22-07-2007
Sorpresa Lemì
Tricase (Lecce)
Non sarò mai abbastanza grato a Esmeralda e Francesco Winspeare, vignaiuoli salentini, per avermi fatto scopre Lemì, acronimo che Ippazio Turco, cuoco, pizzaiolo e patron, ha composto con le iniziali della sua famiglia: i figli Luca e Eugenia, la moglie Margherita e lui, Ippazio, che da una casetta ai margini dell’abitato ha ricavato tre anni fa un posto gradevole, un’infilata di due salette, la cucina con forno a legna e il patio sul retro.
Il Lemì è un ristorante di carne e pesce, pizze e idee che esce dallo schema, a volte noioso, della tipica trattoria del Salento, dove i piatti sono sempre quelli e spesso eseguiti sbadigliando perché i clienti chiedono di spendere poco e i titolari li accontentano risparmiando su tutto, anche sui giuzzi di vita. Qui invece tutto parte proprio dalla curiosità del cuoco e dall’amore che ha per la freschezza e la qualità delle materie prime, una lotta continua per non farsi sopraffare dall’omologazione della grande industria.
Partendo ad esempio dall’impasto per la pizza (a lievitazione naturale, cambia tutto), Ippazio propone la Variazione di paninetti, quattro variazioni: cicoria e culatello, bietole e capocollo, salmone e robiola, bufala e pomodoro. Lo Studio sui gamberi prevede invece Gamberi rossi con pesca e menta, Gamberetti agli agrumi, Gamberi zucchina e menta, Tartara, Gambero al lardo e pecorino, Scampi al ristretto di mandorle. E ancora un delizioso, gagliardo Polpo arrostito con misticanza, il polpo prima bollito e poi affumicato nel forno a legna e servito con cipolla rossa e rucola selvatica. Da applausi la Tagliata di spada e la varietà di vini. Un posto tutto da scoprire.
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LEMÌ
via Vittorio Emanuele 16
TRICASE (Lecce)
Telefono: 347.5419108
Chiusura: mercoledì (da ottobre a giugno)
Prezzi medi: antipasti 10 euro; primi 11; secondi 14; dolci 5
Pizze: da 4 a 10 euro
Coefficiente di difficoltà: sufficiente, cucina d’autore
Cibi Divini
I ristoranti di tutto il mondo raccontati nel Giornale da Paolo Marchi dal febbraio 1994 all’inverno 2011. E dalla primavera per i lettori del sito identitagolose.it