27-08-2022

Eolia, il nuovo progetto vitivinicolo di Luca Caruso e Natascia Santandrea

Da un felice sodalizio umano e professionale, nasce una piccola azienda che condensa nelle proprie bottiglie le caratteristiche nobili dell'isola di Salina

Natascia Santandrea e Luca Caruso

Natascia Santandrea e Luca Caruso

L’amore per il vino fa parte del Dna di Natascia Santandrea da sempre. Sorriso schietto e occhi magnetici e volitivi, è cresciuta all’interno del ristorante di famiglia, La Tenda Rossa, aperto nel 1972 dai suoi genitori a Cerbaia in Val Di Pesa, vicino a Firenze, forgiando carattere e gusto tra sala e cantina.

Sorte simile quella di Luca Caruso, eloliano doc, attento padrone di casa prestato alla sommellerie nello splendido boutique hotel Signum di Malfa, a Salina, che era la casa di famiglia e che vanta al suo interno l’omonimo ristorante guidato dalla sorella Martina Caruso.

Un’unione foriera di un grande progetto, pensato, desiderato e finalmente realizzato, proprio a Salina. Eolia è l’azienda vinicola, la creatura che nasce dalla passione e dalla grande esperienza di Natascia e Luca, che prende vita dall’acquisizione di un mosaico di vigna composto da 4 ettari, frazionati in 9 micro appezzamenti nei comuni di Malfa e Leni, rispettivamente nelle contrade di San Lorenzo e Valdichiesa.

Lo studio approfondito della complessità di Salina e delle sue contrade - una pluralità di universi compressi in pochi chilometri quadrati - ha impegnato a lungo Luca e Natascia, affiancati da un mentore d’eccezione, Turi Geraci, patron dell’azienda Palari e emblema della Doc Faro a Messina e, nel quotidiano, da Bernardo Ciriciofolo, giovane e talentuoso responsabile di produzione.

Le vigne hanno un'età media di 25 anni - ma si arriva fino a 70 anni - e sono vendemmiate rigorosamente a mano per una resa di circa 30 quintali per ettaro. Due i vini imbottigliati ad oggi.

EOLIA BIANCO M 2021, Salina bianco IGT (90% Malvasia delle Lipari, 10% Catarratto e Inzolia)

Proviene dalle parcelle di Malfa, vicino al mare, da vigneti che godono di una brezza marina foriera di escursioni termiche tra il giorno e la notte anche in estate. Dopo la raccolta le uve vengono pressate sofficemente con il grappolo intero. La fermentazione avviene in piccoli tini di acciaio a temperatura controllata e segue una maturazione sulle fecce fini per circa 7 mesi. Di questa prima vendemmia sono state prodotte 2.500 bottiglie.

Un bianco che è la quintessenza dell’isola, con i suoi delicati profumi che spaziano dai fiori di glicine e gelsomino alle erbe mediterranee, toccando note di iodio e pietra bagnata, godibile sin da subito per la vitalità e la freschezza del sorso, longilineo e tutto sale.

EOLIA BIANCO V 2020, Salina Bianco IGT (100% Malvasia delle Lipari)

Un mosaico di sei piccoli tasselli di vigna di Malvasia delle Lipari, aggrappati alle pendici del Monte Fossa delle Felci e del Monte Porri - antichi vulcani spenti, che lambiscono i 1.000 metri. Terra ripida e generosa di verde, tratteggiata da frutteti, fiori ed erbe spontanee e cespugli di capperi, che beneficia dell'altitudine e delle fresche correnti d'aria che si incanalo dal nord e dal sud. Dopo la raccolta le uve vengono diraspate e pressate sofficemente e fermentano in piccoli tini di acciaio a temperatura controllata per circa 12 giorni. Segue la maturazione sulle fecce fini per 12 mesi e un ulteriore affinamento in bottiglia di circa 9 mesi. Della vendemmia 2020 sono state prodotte 2.300 bottiglie.

Ogni parcella conferisce una singolare e percepibile impronta, contribuendo a creare un bianco caleidoscopico, che scardina ogni più granitica convinzione sulla Malvasia: un vino dal profilo olfattivo appena sussurrato, di iodio, salsedine ed erbe di roccia, che esprime la sua vera essenza nel sorso, intenso, ampio, verticale, stratificato, affilato e tratteggiato di sale. Un bianco di grande carattere, che promette delle sorprese nel tempo.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Adele Granieri

Napoletana, classe 1984, una laurea in legge e una grande passione per il vino, ereditata da una nonna di Monforte d’Alba. Oggi racconta storie di buone tavole e buon vino per varie testate specializzate, partecipa a commissioni di assaggio internazionali ed è cordinatrice della guida Slow Wine per Campania e Basilicata.

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