03-08-2022

Bollicine del mondo: 12 consigli per l'estate

Calici frizzanti che rallegrano le giornate più calde. I nostri esperti ci regalano suggerimenti preziosi per sorsi sempre eccellenti, ricchi di racconti e di sfumature

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Asti Spumante Dolce Millesimato Docg Cuvage 2017 - Cuvage, Piemonte

La cantina Cuvage nasce nel 2011 ad Acqui Terme, in provincia di Alessandria. Un nome derivato dalla crasi delle parole Cuvéé e Perlage, termini essenziali nel linguaggio spumantistico. La giovane realtà è guidata da un famoso vigneron delle zona, Stefano Ricagno, direttore centrale dell’azienda facente parte oggi del gruppo Mondodelvino di Priocca, un colosso del vino che si distingue con questa cantina dedicata alle bollicine del territorio. L’Asti Spumante Dolce Millesimato di Cuvage è un grande spumante aromatico che dimostra quanto questa porzione del Piemonte sia nata per omaggiare la coltivazione dell’uva Moscato. Una bollicina di appena 7 gradi alcolici che matura almeno nove mesi sui lieviti e altri sei in bottiglia. Dal colore giallo paglierino dorato con note di fiori bianchi, mela Golden e lievi sentori di nocciola alternata a note di pepe bianco. Al sorso si aggiungono tostature di crosta di pane e sul finale note di brioche appena sfornata. Perfetto per essere associato ad una giardiniera oppure audace con la cucina asiatica. Cinzia Benzi

 

 

Metodo Ancestrale Ali Boit Boit et les 40 Buveurs - Domaine Agnes Paquet, Borgogna | Francia

La Borgogna non è solo terra di blasonati domaine, di artigiani del vino che hanno esportato nel mondo il concetto di terroir: è anche terra di conferitori, contadini e non, che affittano piccole parcelle o che hanno da sempre destinato le proprie uve alla vendita. A volte però il meccanismo si può inceppare e a questo punto si avverano storie come quella di Agnes Paquet: la sua famiglia, proprietaria di una vigna a Auxey-Duresses sin dagli anni '50, decise di venderla. Fu a quel punto che Agnes, fresca di studi in economia, iniziò quelli di enologia e viticoltura e decise di non lasciare quel patrimonio. Anzi rilanciò, acquisendo altre parcelle e costruendo un domaine da zero nel 2000. Ovviamente la produzione è incentrata sui classici vini borgognoni ma c'è spazio anche per le bollicine, tra cui una il cui nome è tutto un programma: Ali Boit Boit et les 40 Buveurs è un pet nat fuori dagli schemi, ottenuto dall'imbottigliamento di mosto di aligoté parzialmente fermentato che, dopo la rifermentazione in bottiglia, mantiene un evidente residuo zuccherino. Il naso è particolarissimo: mix di frutta, nespola e albicocca, tocchi cerealicoli e di miele di castagno, cenni balsamici di ginepro. La bocca ha attacco dolce e mieloso per chiudere su un'acidità furente. Le freak, c'est chic! Alessio Pietrobattista

 

Alta Langa 2017 Cantina Clavesana - Cantina Clavesana, Piemonte

Un modello virtuoso di identificazione col proprio territorio nonché un esempio di continuità con la coltura materiale del luogo. Nata come cantina sociale e cooperativa e rimasta sempre fedele alla sua natura, Clavesana è infatti completamente identificata col Dolcetto di Dogliani DOCG di cui rappresenta il primo produttore. Fondata il 27 aprile del 1959 da un gruppo di 32 coraggiosi viticoltori, oggi conta ben 200 conferitori tra i suoi associati, a dimostrazione di quanto il modello sposato si sia rivelato vincente nel corso di questi 63 anni. Dalle due linee, Terra e Mito, si ricavano oggi, oltre al Dolcetto, anche Barolo, Nebbiolo, Pinot Nero, nonché un repertorio di vini spumanti di tutto rispetto, come questo Alta Langa che, blend di 70% Chardonnay e 30% Pinot Nero, rappresenta un magnifico esponente del suo territorio. In lui, infatti, si concentrano tensione minerale e croccantezza di frutto, in una materia senza soluzione di continuità. Il naso, che esprime dapprima note terziarie, manifesta poi una generosità fruttata e floreale, "gialla" di ginestra, pesca e ananas. Il sorso, corposo, è slanciato da una struttura solida che lascia presagire un potenziale in termini di longevità nonché la capacità di accompagnare qualunque momento, sia della tavola sia della vita. Andrea Grignaffini

 

Lambrusco Concerto - Medici Ermete, Emilia Romagna

Azienda antica e familiare, la cui lunga storia inizia nel 1890, sulla via Emilia, quando Remigio Medici decide di fondare una cantina per valorizzare i vigneti di famiglia. Condotta generazione dopo generazione, oggi l’azienda è proprietaria di circa 80 ettari di appezzamenti (coltivati interamente a regime biologico), distribuiti tra le aree a più alta vocazione vitivinicola della regione Emilia-Romagna ed esportata in 70 Paesi nel mondo. La quinta generazione è rappresentata da Alessandro, protagonista della rivoluzione in chiave biologico: dopo tre anni di conversione viene ottenuta la certificazione per tutte le 5 tenute, una scelta etica per il rispetto del territorio e per il sostegno della biodiversità. Il primo vino ad essere certificato è proprio quello più rappresentativo dell’azienda, il Lambrusco Concerto. Prodotto a partire da uve Lambrusco Salamino, è un Lambrusco Reggiano Doc che nasce in località Tenuta La Rampata su terreni argillosi. Ovviamente da bersi fresco e giovane, ma ciò non toglie nulla alla piacevolezza di un vino ideale, per stile e caratteristiche. Una spremuta travolgente di frutti di bosco: ribes, lamponi, more, fragole. Il colore scuro, il perfetto bilanciamento tra dolcezza e acidità, semplicemente perfetto. Bruno Petronilli

 

 

Oltrepò Pavese Metodo Classico Brut Collezione 2008 - La Versa, Oltrepò | Lombardia

“Custodi di una tradizione unica”: recita così il sito di questa cantina fondata nel maggio del 1905 da Cesare Gustavo Faravelli, assieme ai primi 22 soci, al fine di produrre vini di ottima qualità, capaci di esprimere al meglio le caratteristiche delle migliori uve del territorio. Un territorio è quello dell’Oltrepò Pavese naturalmente vocato alla viticoltura in genere e alla spumantistica in particolare. Da allora, questa cantina ha vissuto tanti momenti di gloria, ma anche momenti profondamente bui. Adesso, sembra essere tornato il sereno, grazie all’acquisizione, avvenuta nel 2019, da parte di Terre d’Oltrepò. Le premesse ci sono tutte, basti assaggiare ad esempio la linea Collezione. Il millesimo 2008, degustato lo scorso ottobre, ci ha positivamente stupito e impressionato per franchezza, finezza e persistenza. Assemblaggio di Pinot Nero e Chardonnay, matura sui lieviti centoventi mesi dalla vendemmia più un altro mese in bottiglia dopo la sboccatura. Giallo paglierino brillante; aromi di fiori bianchi, frutti gialli e pasticceria; fresco e cremoso, perfettamente armonico e molto persistente. Un Metodo Classico esemplare e degno erede di quella tradizione unica intrapresa dai padri fondatori oltre cento anni fa. Luca Torretta

 

Champagne Louis XV 2012 - De Venoge, Champagne | Francia

Un ritratto di Luigi XV risalta nel luminoso Grand Salon della Maison De Venoge e le “Bien- Aimé” sembra uscire dal quadro per spiegare che senza il suo editto del 25 maggio 1728, lo Champagne non sarebbe esistito, poiché autorizzava unicamente ai vini della Champagne di essere trasportati e commercializzati in bottiglia. La Cuvée de Prestige, intitolata al re di Francia, nasce con il millesimo 1995. È un assemblaggio paritario di Chardonnay, proveniente dai villaggi Grand Cru della Côte des Blancs di Le Mesnil sur OgerAvize e Oger, e di Pinot Noir dei Villaggi Grand Cru della Montagna di ReimsBouzy e Mailly. La vinificazione è stata fatta in acciaio senza svolgimento della fermentazione malolattica e dopo un affinamento di 7 anni sui lieviti, il dégorgement è avvenuto nel 2020 con un dosaggio di 7 grammi litro. Champagne di grande eleganza che rivela all’olfatto profumi di frutta bianca matura, sentori agrumati, fiori secchi, crema viennese, tostature di caffè, note di frutta secca, mandorla, seducenti speziature e una leggera nota fumè donata dalla Chardonnay. Al palato mostra una bella rotondità, è equilibrato, con una bella freschezza e un’effervescenza cremosa, la vena minerale è piacevole e integrata con un finale sapido e agrumato dalla lunga persistenza. Manlio Giustiniani

 

Brut Nature Morandé - Morandé, Cile

Pioneering Spirit, così si legge nel pay off dell’azienda vitivinicola cilena Morandé. Chi è il pioniere? È un esploratore, è un pedone come suggerisce l’etimo della parola stessa che per primo si avventura, ricerca e scopre qualcosa. Era così anche in ambito militare. Il pioniere è precursore, è innovatore. E difatti Morandé studia e scruta con attenzione tutti i possibili diversi terroir cileni alla ricerca dell’appezzamento perfetto per porre la vigna a dimora. Non solo. Innovazione a tutto tondo, in vigna con densità altissime e vitigni tanto autoctoni quanto internazionali, in cantina con tutti i materiali e le tecnologie possibili. I prodotti lo dimostrano, corretti ed identitari, esprimono una passione non comune per la coltura della vita e la viva volontà di fare bene. Il Brut Nature ne è esempio fulgido, racchiude in sé quelle caratteristiche necessarie che rendono un vino un grande spumante. Da Chardonnay in prevalenza, e Pinot Nero, prima fermentazione in legno lunghissima a seguire 30 mesi sui lieviti, nessun dosaggio aggiunto: color oro pallido, bolle piccole e fini, al naso si sprigionano sentori di frutta fresca e fiori bianchi secchi. Il sorso è coinvolgente con un caleidoscopio di sapori decisi. Luca Turner

 

Champagne Extra Brut L'Integrale - Rémy Massin & Fils, Champagne | Francia

L’Integrale Extra Brut dei Massin si piazza agilmente tra le espressioni più pure che si possono ottenere dal Pinot Noir in Côte des Bar. Dosato 4,5 g/l, dopo una rifermentazione in bottiglia che lo vede sui lieviti per quattro anni, è Champagne che mantiene intatte le caratteristiche di freschezza e tensione: gli aromi ricordano frutti di bosco ma anche agrumi, fiori bianchi e blu, frutta secca e forti accenti minerali; il sorso ha una cremosità soffice attraversata da elettricità acida e salina. Le uve per questa piccola perla arrivano dalla selezione dei 22 ettari di vigneti in proprietà a Ville-sur-Arce, con ceppi che hanno oltre trent’anni, coltivati ormai da anni senza diserbanti e fertilizzanti chimici e dal 2015 certificati Haute Valeur Environnementale. La scelta è stata quella di Cédric, affiancato dal padre Sylvère, la madre Carole e la sorella Florence, che assicura al marchio Rémy Massin, fondato dal nonno Rémy nel 1974, Champagne di gran classe, mai rigidi ma minerali, in cui sono preservate le caratteristiche di acidità cui si arriva solitamente in Côte des Bar. C’è da non perdere anche l’assaggio della Cuvée Louis-Aristide, dedicata alla prima generazione di vigneron Massin (1865), che racchiude una solera di millesimi dal 1995, un documento dello stile aziendale. Monica Coluccia

 

 

Calabria Igp Greco Bianco Frizzante Metodo Ancestrale - Casa Comerci, Calabria

Domenico Silipo ha ereditato la passione per la vigna dalla nonna Rosina, figlia di Francesco Comerci, che alla fine dell’800 fondò l'azienda vitivinicola. Dopo anni trascorsi in Emilia e scelte di vita lontane dalla vocazione agricola, Domenico ha deciso di ricostruire l’azienda, per onorare la storia della sua famiglia. Dopo anni di programmazione e di condivisione con gli amici della vita e con i due figli, Francesco FedericoCasa Comerci prende vita nella sua veste odierna: 30 ettari, di cui 15 a vigneto e il resto a oliveto. La produzione è dedicata al Magliocco canino, coltivato nella vigna "Badìa" e lavorato in purezza, per assecondare la vocazione ampelografica del territorio e al Greco Bianco, che trova dimora nella vigna "Sant'Andrea", su una collina rivolta verso il Tirreno. I vigneti sono condotti in regime biologico dal 2009, adottando tecniche di coltivazione mirate al rispetto dell’ambiente e della natura. Fantasia è un vino frizzante ottenuto con il metodo della rifermentazione in bottiglia da uve Greco Bianco. Un vino semplice e disimpegnato, succoso, saporito e dissetante, di grande freschezza, dai profumi di fiori di campo freschi e scorza di limone, con delicate note di timo di sottofondo. Adele Granieri

 

Oltrepò Metodo Classico Extra Brut 2018 - Frecciarossa, Oltrepò | Lombardia

Uno dei primi ad apprezzare i vini di Frecciarossa è stato addirittura Alfred Hitchcock, che incontrò Giorgio Odero all’hotel Villa d’Este a Cernobbio nel 1925. Una testimonianza importante, anche per far capire come l’azienda di Casteggio fu una delle prime a imbottigliare i propri vini. Oltre un secolo di storia, per Frecciarossa, nata nel 1919. Ma non si vive di sola storia, come conferma Valeria Radici Odero, tornata in Oltrepò, a casa, nel 2011 dopo aver vissuto a lungo all’estero, e che ha subito affiancato la madre Margherita nella gestione dell’azienda. La decisione per migliorare i vini fu quella di passare al biologico. Circa 21 ettari di vigneto, la metà dei quali a Pinot Nero, che è il punto di riferimento per la produzione dell’azienda. L’assaggio del Metodo Classico Extra Brut Millesimato 2018 fa capire come questa “fissazione” per il Pinot Nero sia la strada giusta per produrre bollicine di qualità in Oltrepò Pavese. Il vino, 24 mesi sui lieviti, si esprime per immediatezza, ma mostrando un’identità legata al vitigno, in questo caso coltivato a circa 200 metri di altitudine a Casteggio. Un naso piuttosto d’impatto, con una nota balsamica di sottofondo, lascia spazio poi a un sorso pulito e preciso e un finale di nuovo balsamico. Raffaele Foglia

 

Spumante Metodo Classico Follia - Valle delle Lepri, Emilia Romagna

Sulle dolci colline di Coriano (Rimini), accarezzate dal vento del Mare Adriatico, nasce nel 1981 l’Azienda Valle delle Lepri, oggi nelle giovani mani dei fratelli Luca e Alessandro Cecchini, che hanno ricevuto in eredità azienda, know how e passione dal babbo e dal nonno. Il loro Metodo Classico è una Follia nata dall’idea di Luca, presentata come tesi di laurea, nel 2008. Follia perché ai tempi, in quelle zone, di Metodo classico non si parlava proprio, ma il tempo ha dato ragione ai due fratelli. Le prime produzioni erano 100% Chardonnay, per svilupparsi poi in 60% Pagadebit e 40% Chardonnay, per giungere alla versione delle ultime due annate con 60% Pagadebit, 20% Chardonnay e 20% Pinot Nero, con un affinamento sui lieviti che va dai 24 ai 36 mesi. Il colore è giallo paglierino intenso, con una nota matura sull’orlo e una bollicina affusolata, con grana minuta e un allungo buono. La crosta di pane e la vaniglia si affiancano al naso ad una presenza di biancospino e frutti a pasta bianca, il sapore è armonico con note erbacee e floreali, ma mai amaro. Grazie alla sua freschezza e la sua salinità si abbina perfettamente ai crudi di pesce piuttosto grassi, come gambero o ostriche. L’annata 2018 è in arrivo, perfetta per dare un pizzico di follia alle calde serate estive. Stefania Oggioni

 

Spumante Metodo Tradizionale Brut Nature - Rutini Wines, Argentina

La cantina Rutini Wines prende il nome da Felipe Rutini, marchigiano di Torre San Patrizio, in provincia di Ascoli Piceno, che emigra in Argentina nel 1884 per stabilirsi a Mendoza, fondando una delle prime aziende vinicole del Paese e convertendosi in uno dei padri nobili della viticultura argentina che, nella regione ai piedi della Cordigliera delle Ande, ha innegabili radici italiane. Rutini Wines si avventura nel campo della spumantistica e del metodo tradizionale 20 anni fa, dal 2015 e tutt'oggi Mariano Di Paola è l’enologo responsabile delle bollicine aziendali, supportato dalla consulenza dei due enologi francesi Jean Pierre Valade y Philippe Pla, che viaggiano dalla regione dello Champagne due volte l’anno per affiancarlo nella scelta delle parcelle di terreno più indicate e nella selezione dei tagli. Tanto lo Chardonnay come il Pinot Noir utilizzati nell’elaborazione di questo spumante vengono dai vigneti aziendali di Gualtallary, nella Valle de Uco, a circa 1.250 metri di altezza. Parcelle che presentano un terreno alluvionale e un suolo sabbioso con matrice rocciosa. Uno spumante piacevole ed espressivo che si apre su note di ananas e pesca bianca. Al palato mostra un’entrata nitida e pulita, secondo lo stile Brut Nature, una bella acidità e un'ottima persistenza. Giovanna Abrami

 

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In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

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Identità Golose