24-03-2018

Brolo dei Giusti, novità con le radici immerse nella storia

Nuova linea di Cantina Valpantena Verona per la ristorazione: poche bottiglie numerate, solo in annate straordinarie

La nuova linea Brolo dei Giusti, presentata da Can

La nuova linea Brolo dei Giusti, presentata da Cantina Valpantena

A sessant’anni, bisogna farsi un regalo speciale, uno di quelli capaci di trasmettere tutta la saggezza di un simile traguardo. Ed è ciò che è accaduto con il Brolo dei Giusti, la nuova linea rivolta alla ristorazione di Cantina Valpantena Verona.

Una tiratura limitata, che sprigiona la potenza di un vino e della sua storia, racchiuse in un brolo appunto: il campo protetto da siepi, alberi di ulivo e marogne. Questi ultimi sono i muretti a secco tramandati dalla tradizione per definire le proprietà in Valpolicella; lo stesso logo scelto mostra un contadino, seduto su una marogna, il giusto che ha lavorato e ora riposa vicino al frutto dei suoi sforzi.

Luigi Turco, presidente della Cantina Valpantena, con il direttore Luca Degani

Luigi Turco, presidente della Cantina Valpantena, con il direttore Luca Degani

Segno particolare: il Brolo dei Giusti viene prodotto esclusivamente nelle annate più spettacolari. Per il suo esordio si è fatto accompagnare in una serata allo Spazio Eventi Presso - Porta Nuova di Milano dalla cena dello chef Giancarlo Perbellini.

Dopo una verticale di Amarone della Valpolicella Torre del Falasco dal 1997 al 2012, ecco il debutto di questa linea con l’annata 2011 di Amarone (8mila pezzi, tutti numerati a mano) e 2013 di Valpolicella (12mila). Si è curato ogni dettaglio, comprese le bottiglie serigrafate, per preservare il viaggio nel lungo affinamento. Il Brolo dei Giusti Amarone della Valpolicella Docg 2011 (16 gradi) si è rivelato davvero un’esperienza degna della saggezza che vuole ispirare, con un rosso intenso e brillante e la capacità di incantare l’olfatto attraverso sentori di spezie che cedono poi lo spazio all’eco di frutti rossi. Sapendo infine offrire in armonia al palato potenza e delicatezza, come suggerito dall’abbraccio metaforico del brolo.

La verticale di Amarone della Valpolicella Torre del Falasco dal 1997 al 2012

La verticale di Amarone della Valpolicella Torre del Falasco dal 1997 al 2012

Luigi Turco, presidente della Cantina Valpantena, ha sottolineato come questo rappresenti «il punto di arrivo di un percorso di crescita qualitativa che ci ha portati ad essere uno degli attori principali della denominazione, a livello internazionale». E ha ribadito la filosofia della cura di questi vigneti,  « dove il rispetto per la natura e l'amore per le cose ben fatte sono gli stessi con cui la nostra gente ha sempre svolto il proprio lavoro».

Questa linea trova origine  in tre vigneti condotti dall’azienda cooperativa, rispettivamente di 13, tre e poi 2,5 ettari in Valpantena. Qui vengono coltivate le varietà tipiche della Valpolicella, dunque Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara; gli impianti sono in parte a pergola, in parte a guyot. Sono state sperimentate – come spiegato dal direttore Luca Degani – tecniche avanzate di coltura, ad esempio la confusione sessuale, senza fare ricorso al diserbo chimico e privilegiando lavorazioni meccaniche del sottofila.

Il Brolo dei Giusti sarà prodotto solo nelle annate migliori

Il Brolo dei Giusti sarà prodotto solo nelle annate migliori

Un passo importante, quello dei  Brolo dei Giusti, per Cantina Valpantena Verona che oggi conta 250 aziende agricole associate per un’estensione di 780 ettari di vigneto. Anche perché la strada continua attraverso alleanze preziose: nuovi sapori e suggestioni si sono uniti a quest’avventura affrontata con dedizione dal 1958, attraverso la fusione con l’Oleificio delle Colline Veronesi (200 ettari di oliveti)  e la creazione di un polo oleovinicolo con 360 imprese.


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Marilena Lualdi

responsabile de l'Informazioneonline e giornalista di Frontiera - inserto de La Provincia, scrittrice e blogger, si occupa di economia, natura e umanità: ama i sapori che fanno gustare la terra e le sue storie, nonché – da grande appassionata della Scozia – il mondo del whisky

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