17-08-2013

Orsone, mai visto un masterchef così

Appena aperto, il locale italiano di Lidia e Joe Bastianich impressiona per professionalità

Joe Bastianich dietro il banco della taverna del s

Joe Bastianich dietro il banco della taverna del suo primo ristorante italiano, l'Orsone in località Gagliano a Cividale del Friuli in provincia di Udine, telefono + 39.0432.732324

Da giorni era circondato da un silenzio assordante. Dagli Usa avevano scelto una partenza sottovoce, senza le fanfare dei comunicati stampa; eppure sui siti, e da lì tra gli appassionati, era tutto un florilegio di indiscrezioni e finti scoop, come quello che straparlava di un rigido dress code (in realtà la proprietà si limita a sconsigliare di “indossare shorts e infradito”), o quell’altro che prometteva di rivelare menu e prezzi del nuovo locale, quando forniva solo quelli della taverna attigua. Così l’unico spunto reale lo regalava il sito ufficiale dell'Orsone, ancora povero di contenuti, sul quale campeggiava però una frase emblematica: «Amiamo da sempre il Friuli, qui ci sentiamo a casa. Ora vogliamo ritornare, per condividere le nostre esperienze». Firmato Joe e Lidia Bastianich.

Gazpacho di cuore di bue, prosciutto crudo Dall’Ava, avocado e uovo di quaglia sott’olio

Gazpacho di cuore di bue, prosciutto crudo Dall’Ava, avocado e uovo di quaglia sott’olio

Eccoci dunque a Cividale, per conoscere da vicino il primo ristorante italiano di Joe “Masterchef”. Un tipo che ci sta simpatico – empatia poi confermata dall’incontro vis-à-vis – ma stimolava in noi pur facili giochi di parole, del tipo “Orsone, una cena in diludendo”, per strappare sorrisi a mastercheffini critici e crozziani ortodossi. A dirla tutta, mentre abbandonavamo la Laguna veneta direzione Udine, il sospetto forte è che l’Orsone potesse essere una sorta di operazione massmediatica, del tipo: come sfruttare al meglio l’acquisita notorietà televisiva.

A pensare male si fa peccato ma spesso s’azzecca, diceva l’ex immortale. Spesso, ma non sempre. Perché in questo caso ogni cattivo pensiero s’è rivelato fallace. Noi siamo rimasti sinceramente impressionati: non ci è mai capitato di desinare a una tavola aperta da poco – eravamo al settimo giorno esatto – e trovarla già così ben oliata in tutte le sue componenti, strutturata, solida, puntuale. Merito dei gran professionisti che i Bastianich han voluto portare da New York, a cominciare da due ex Del Posto, lo chef spagnolo Eduardo Vale Lobo e il maître umbro-furlan Andrea Sbrizzo.

Doppia anima anche ai fornelli. La prima per The Tavern, il settore sbarazzino dell’Orsone: appena entrati, sulla sinistra troverete un lungo bancone bar (dietro al quale in questi giorni Joe è spesso indaffarato) dove ordinare qualcosa da bere e qualche piatto Usa style: lobster roll, hamburger rivisitati, eccetera. Varcata la parete a vetri sul fondo, si entra invece nel ristorante vero e proprio, più formale, dove gli sguardi sono ipnoticamente catturati dalla grande cucina a vista: Vale Lobo è al lavoro, Bastianich spesso passa a controllare.

Cosa si mangia, dunque? A prezzi ragionevolissimi (li trovate in fondo all’articolo) si gustano piatti perfetti, senza una sbavatura, equilibrati. Sono grandi rivisitazioni della tradizione italiana, classici di mamma Lidia (che si aggirava tra i tavoli), come i Ravioli di cacio e pere con salsa di cacio e pepe, dentro pere, il frutto, fuori pepe, la spezia, oppure una goduriosa, esemplare lasagna lunga tirata alla perfezione, che nelle sue pieghe nasconde ragù di coniglio - delizioso - salsa di pomodoro, stracchino e crema di spinaci. L’antipasto era una sintesi glocal: Gazpacho di cuore di bue, prosciutto crudo Dall’Ava, avocado e uovo di quaglia sott’olio. Tra i secondi, proposte di mare/orto (come John Dory, peperoni, cavolfiore e bagna cauda, il John Dory è il pesce San Pietro) o carni golose: maialino di Segovia al vermuth rosso e scalogno, petto d’anatra al foie gras, ma noi abbiamo optato per il Joe’s veal chop con animelle, capperi e scarola al grana. Dolci di altissimo livello, persino un gradino sopra il resto (il pastry chef del Del Posto, Brooks Headley, era a Cividale nei giorni scorsi a controllare gli ultimi dettagli): Tortino di pane e cioccolato, nutella e banane, dagli stimolanti sentori salati, oppure Roasted fruit, pesche noci, ricotta ghiacciata, limone e basilico, freschissimo.

Dunque ravioli, lasagne… Nulla di rivoluzionario, nessun effetto speciale. Si può persino azzardare una critica: Bastianich va sul sicuro, non propone una cucina difficile, ammannisce a volte gusti ruffiani, fa insomma il piacione. Ma, ripetiamo, fa impressione vedere come tutto già funzioni a meraviglia, ai ritmi scanditi dai brani scelti da Joe (che, a proposito, a settembre parte con un suo nuovo programma musicale, su Sky). E si termina contenti, consapevoli di aver gustato una gran cena, preparata da straordinari professionisti del settore. Il successo, che già arride, è tutto meritato.

Orsone, via Darnazzasco 63, frazione Gagliano, Cividale del Friuli (Udine), + 39.0432.732324.

Aperto da martedì a sabato, per ora solo a cena

Prezzi medi: antipasto 10 euro, primo 15 euro, secondo 25 euro, dessert 9 euro; menu degustazione a 59 euro


Carlo Mangio

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a cura di

Carlo Passera

classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera

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