Riccardo Antoniolo
Vegan kebab in doppio crunch di pizza
In libreria Storia della Torino golosa: 15 piatti iconici della cucina sabauda contemporanea
Una foto del Monastero Santa Rosa, hotel di lusso con ristorante una stella Michelin - lo chef è il tedesco Christoph Bob - a Conca dei Marini, in Costiera Amalfitana
«Siete il Paese più bello del mondo. Avete di tutto e di più: anche un bel bagaglio di ignoranza, a volte. Il cibo è un caposaldo dell'Italia. Tenetevelo stretto», dice Christoph Bob, tedesco di Amburgo, classe 1973, dal 2012 al ristorante Il Refettorio dell'hotel Monastero Santa Rosa di Conca dei Marini, Costiera Amalfitana. Un magnifico scenario al quale è approdato dopo le esperienze al Relais Blu di Vico Equense (Napoli) e, prima ancora, un lungo apprendistato al fianco di Heinz Beck a Roma. Bob non ha peli sulla lingua: «Siete troppi esterofili. Avete prodotti straordinari e non sapete venderli: non sai quanto sia difficile per noi avere forniture di ottime mozzarelle: non arrivavano! Ci ha impiegato cinque anni a trovare finalmente un fornitore affidabile. L'ho pregato: "Ogni giorno mi servono due chili di mozzarella. Lo so che è poco, ma mandameli". E alla fine ci sono riuscito. Quale sarebbe stata l'alternativa? Prendere un prodotto industriale. Non ci penso neppure».
Christoph Bob
Bob coi suoi collaboratori nell'orto del Monastero. Foto Mauro Parmesani
Altro aneddoto: «Qui a Conca dei Marini il 3 agosto c'è stata la festa del paese. Piatto della manifestazione: salsiccia e broccoli. I broccoli sono freschi da novembre a marzo, che senso ha proporli ad agosto? Qualcuno si è chiesto come vengano coltivati. Non era meglio proporre delle zucchine in scapece? Io i broccoli li mangio a febbraio, allo stadio. Serve una crescita culturale, ma pian piano ci arriveremo».
La sala de Il Refettorio. Foto Bruno Bruchi
Traspare dai suoi piatti, che si coniugano perfettamente con le atmosfere del Monastero Santa Rosa: hotel di lusso, certo, ma sussurrato. Un'eleganza tutt'altro che pacchiana, con le camere ricavate unendo le cellette delle monache, idea architettonica molto ben eseguita, e collegate tra loro da corridoi silenziosi. Urla di bellezza, semmai, la vista panoramica: impareggiabile.
Su un’alta e scoscesa sporgenza rocciosa, il Monastero Santa Rosa Hotel & SPA si staglia all’orizzonte nella sua maestosa solitudine e sovrasta il territorio circostante.
Foto Mauro Parmesani
Una foto d'archivio del Monastero Santa Rosa quando era in stato d'abbandono
Le famose Sfogliatelle Santa Rosa, inventate dalle monache proprio qui. Foto Mauro Parmesani
Le foto dei piatti sono di Tanio Liotta.
Tartare di spigola, ananas, crema allo yogurt, misticanza
Astice affumicato al legno di ciliegio, spinaci del nostro orto, mela verde, sedano e mandorle
Polpo arrosto, lattughino grigliato, salsa della Ceasar Salad e crostini
Riso Acquarello mantecato al basilico, crema di limone sfusato amalfitano, tartare di gambero rosso
Spaghettone di Gragnano, capperi, olive, alici, filetti di tonno, salsa al pomodoro
Raviolo di pasta fresca, spigola, pomodori verdi, concassé di pomodori rossi, crema di pomodori gialli
Costoletta di manzo, taccole, pomodori e patate. Piatto di texture straordinaria e grande bontà, lo avevamo già raccontato qui: Christoph Bob, l'uomo che cucina la carne per 3 giorni
Sorbetto di fragole e menta, crumble di cioccolato, salsa al limone
Tortina al limone
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it Instagram: carlopassera
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera