26-10-2023
Davide Oldani, classe 1969, milanese di Cornaredo, dove ha aperto il ristorante D'O esattamente 20 anni fa, posa davanti alle copie del suo ultimo libro
In termini bibliografici, pochi cuochi hanno la prolificità di Davide Oldani, pensiamo mentre scorriamo le pagine di “Visioni Pop”. È l’ultima fatica letteraria del cuoco di San Pietro all’Olmo - la diciottesima, per l'esattezza - e l’ha presentata settimana scorsa alla Fondazione Feltrinelli di Milano, una sala gremita di amici, colleghi, giornalisti. «I libri sono per me il pretesto per mettere nero su bianco quello che ho fatto fino a quel momento, l’occasione per comporre un bilancio». Vent’anni esatti di ristorante D’O, in questo caso, ci ricorda il sottotitolo del volume, “Una passione lunga vent’anni”. Il libro è un racconto molto intimo del cuoco, «che si mette a nudo» per davvero. Una summa di parole, colori vivaci, segni grafici e fotografie che compongono un vivace diario personale, cadenzato dai valori che hanno sempre sostenuto questo testùn, come lo chiamava con affetto Gualtiero Marchesi, il maestro più importante che ha avuto assieme ad Alain Ducasse (il quale firma una prefazione del libro): “equilibrio”, “coerenza”, “chiarezza”. Snocciola i racconti dei momenti cruciali della sua vita, dalle prime esperienze alla lezione ad Harvard, dai ricordi dell’infanzia ai punti di vista sull’idroponico e il biomeat. Una narrazione umile, scritta da un imprenditore («ma è meglio se mi chiamate artigiano intraprendente») che «non ha mai smesso di volare coi piedi per terra» ma sempre col «coraggio di sognare guardando al futuro».
La copertina del libro, edito da Gribaudo. Si può acquistare online
Attacamento alla maglia. La spina dorsale del D'O del Cornaredo
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classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
Sul palco dell'Auditorium, a sinistra il giornalista Luca Ferrua che ha introdotto lo chef Davide Oldani (a destra) del ristorante D'O, due stelle Michelin e una stella verde a San Pietro all'Olmo - Cornaredo, Milano. Tutte le foto sono a cura di Brambilla-Serrani
Coloro i quali hanno dato vita all'evento Golosi di Identità nello spazio di Identità Golose Milano, nella serata di ieri, giovedì 2 marzo: da sinistra Ruggero Parrotto, Direttore generale di Fondazione Cotarella, Paolo Marchi, Dominga Cotarella (assieme alle sue sorelle, ideatrice della Fondazione), Davide Oldani, Chicco Cerea, Andrea Aprea, Claudio Ceroni, Marta Cotarella, Guido Paternollo ed Enrica Cotarella
Crediti fotografici @onstagestudio.photo