25-09-2018
Philippe Léveillé, nella sala di Identità Golose Milano. Francese di Cancale, classe 1963, è chef del ristorante Miramonti l’Altro di Concesio (Brescia), due stelle Michelin. E' in Italia dal 1987
Settimana scorsa abbiamo ospitato all’Hub di Identità Golose Milano la cena Il Mondo in Italia, ordita da quattro cuochi di passaporto diverso, tutti adottati dal nostro paese: la Germania di Christoph Bob, la Spagna di Rafael Charquero, l’Uruguay di Matias Perdomo (che ci ha lasciato considerazioni interessanti), la Francia di Philippe Léveillé. Avere con noi lo chef bretone del Miramonti l’Altro di Concesio (Brescia), due stelle Michelin, è quasi un privilegio: raramente si concede sortite in cucina fuori dal forte franciacortino, e quando lo fa, difficilmente cede alle insistenze dei microfoni. Lo abbiamo intercettato mentre disponeva delle chips nel piatto al pass di via Romagnosi, un passaggio delicato nell’impiatto delle sue Lumache ‘quasi’ alla Borgognona. Léveillé è in Italia dal giorno di San Silvestro del 1987. «Arrivai in stazione a Milano e poi presi il regionale per Rovato. Faceva freddo, mi sembrava tutto grigio e cupo, una grande tristezza». Ma dietro l’angolo l’attendeva Iseo e il glorioso ristorante Le Maschere di Vittorio Fusari: «Fui accolto in modo incredibile dalla comunità. Andavo al bar e non facevo in tempo a pagare. Per tutti ero da subito ‘il cuoco francese di Vittorio’». Ospitalità d’altri tempi, è il caso di dire. Sarebbe rimasto a Iseo per un quinquennio, fino al 25 ottobre 1992, primo giorno di servizio al Miramonti, allora nel paese di Caino. Ventisei anni dopo è ancora lì. Un francese in Italia così a lungo, che rarità. «Ma non sono né il primo né l’unico», precisa, «c’è la grande Annie Feolde e un altro bravo professionista, Bernard Fournier, al ristorante Da Candida, Campione d’Italia»
Le lumache "quasi" alla Bourguignonne, cucinate a Identità Golose Milano
Il punto di Gabriele Zanatta: insegne, cuochi e ghiotti orientamenti in Italia e nel mondo
di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
Insegne, cuochi e ghiotti orientamenti: a narrarceli è Gabriele Zanatta, laureato in Filosofia, nonché coordinatore della Guida ai Ristoranti di Identità Golose. Il suo punto di vista va ben oltre la superficie, per esplorare profondità e ampiezza della tavola, di tutto quello che è Zanattamente Buono.