«Non esiste una sola Italia, ce ne sono molte. Tanti paesi in uno. Culture e sensibilità diverse. Molte cucine e sapori distinti. Il Nord e il Sud, i boschi ombrosi del Piemonte e l’azzurro sognante del Tirreno. Le Alpi e il Vesuvio. Venezia e la Sicilia. Milano e Roma. Il Nord e il Sud». È l’inizio dell’appassionato editoriale scritto da Roser Torras e Xavier Agulló, i curatori di Gastronomika, uno dei più importanti congressi di gastronomia d’Europa, con base a San Sebastian, nei Paesi Baschi, città ad altissima densità di grandi cuochi.
Fra 3 settimane, da lunedì 6 a mercoledì 8 ottobre, questa «doppia panoramica di aromi», quest'«intreccio di ricette storiche, composizioni di complessa modernità, cibo da strada e prodotti mitici» sarà esplorato a fondo al Palacio Kursaal, il noto cubo piantato sul lungomare. Un palco su cui saliranno 21 grandi connazionali tra cuochi (lunedì 6 Massimo Bottura, Carlo Cracco, Pino Cuttaia, Gennaro Esposito, Mauro Uliassi; martedì 7 Nino Di Costanzo, Arcangelo Dandini, Norbert Niederkofler, Davide Scabin e Salvatore Tassa e mercoledì 8 Massimiliano Alajmo, Andrea Berton, Moreno Cedroni, Lorenzo Cogo, Matias Perdomo, Niko Romito e Viviana Varese), ma anche pizzaioli (martedì Enzo Coccia, Enzo Piccirillo e Cinque Raimondo) e gelatieri (Alberto Manassei della Gelateria dei Gracchi).

Il palco del Kursaal, sede di Gastronomika
Un’autentica
invasión italiana che sarà solo in parte arginata dalle lezioni di grandi cuochi spagnoli, peraltro molti dei quali ospiti in passato o in futuro sul palco milanese di
Identità come
Eneko Atxa,
Dani Garcìa,
Andoni Luis Aduriz,
Carme Ruscalleda,
Josean Alija,
Ricard Camarena,
Martin Berasategui, Pedro Subijana, Ramon Freixa, Jordi Roca. E c'è anche la star peruviana
Virgilio Martinez, fresco numero uno
50Best del suo continente e anche lui a febbraio prossimo a
Identità Milano.
E questo è solo Alta, il programma più succoso di alta cucina di San Sebastian ma, a ben vedere il cartellone complessivo, esiste anche molto altro altro: oltre ai tradizionali stand della parte Market, c’è un fitto calendario di sessioni del vino (con Josep Roca tra gli altri a fare da Cicerone), concorsi di parrilla e pintxos, laboratori per ragazzi e una serie di lezioni aperte al pubblico, che include come relatori oriundi italiani in terra di Spagna come Max e Stefano Colombo del ristorante Xemei di Barcellona e Andrea Tumbarello del Don Giovanni di Madrid.
Gli orari, i costi e iscrizioni al congresso sono sul sito di Gastronomika.