Stile neoclassico con tanto di colonnati, palme e piscina anni Cinquanta, uno chef “rockabilly” duro e puro. Se ci fosse anche una cameriera sosia di Marilyn verrebbe quasi il sospetto di trovarsi a Las Vegas. Ma il mare a pochi passi non lascia dubbi. Siamo a Valencia, a due passi dalla Marina Real Juan Carlos I, dentro il tronfio ma eccellente Hotel Balneario Las Arenas, 5 stelle family oriented – già meta di turismo all’inizio del secolo scorso – dove Rafa Morales sfida una clientela più conformista che curiosa con la sua cucina supercreativa e low cost.

Il ristorante di Rafa Morales, contenuto nell'Hotel Balneario Resort Las Arenas
L’ex chef bistellato di
Hacienda Benazuza (con un totale di 14 anni alla corte di
Ferran Adrià nel curriculum) da nemmeno un paio d’anni ha trovato casa qui. Con un’offerta differenziata tra il giorno e la notte. A pranzo rassicura i clienti della piscina con proposte semplici e di qualità: dalle alici del Cantabrico con pane “alla catalana” a una tortilla di patate da manuale. La sera una porticina quasi nascosta svela una sala minimale, con una manciata di tavoli, tutti affacciati – come in una sorta di acquario – sul lungomare sempre affollatissimo di Playa de la Malvarosa, dove lo chef 35enne mette in scena il suo repertorio e la sua tecnica, senza freni né rimorsi, sulla base del mercato e dell’ispirazione dell’alba.
Lo schema si rifà alle tapas d’autore e i menu variano dal
Tres 8 al
Cinco 5. Che stanno per il prezzo (quanti ristoranti d’albergo di pari livello, in Italia, offrono lo stesso?) e non per il numero di portate. Si va dal
Baccalà in salamoia giapponese alla
Mousse di mais al tartufo alle
Ali di pollo XXL alla messicana. In chiusura, la
Banana croccante al lime e caffè. La lunga esperienza alla corte di
Adrià si legge chiara tra le righe riuscendo però a tradursi in una divertente e divertita espressione personale.

Bradford Hyde, un americano al timone dell'Alma de Temple dell'hotel Caro
Le ferite della crisi, in città, sono alla luce del sole, tanto quanto la voglia e la capacità di affrontare la situazione con orgoglio, buone idee e prezzi in grado di (ri)avvicinare il pubblico. Anche nel territorio della cucina d’autore. Ecco allora un’altra insegna – questa freschissima di inaugurazione – dentro il nuovo
Caro, boutique hotel nel cuore della città vecchia, dove sono stati mantenuti tutti gli elementi architettonici originali di questo palazzo nobiliare del XIX secolo: affreschi di epoca romana, volte gotiche, mura moresche. Ma a stupire più di tutto è l’offerta gastronomica del suo elegante ristorante
Alma del Temple, firmata dal giovanissimo chef americano
Bradford Hyde.
A pranzo formula record addirittura a 19 euro, la sera è difficile spendere più di 25 euro (vini esclusi) passando dall’
Uovo “mollet” con verdure di stagione e trucioli di prosciutto al
Risotto verde e aglio tenero con polpo. Ingredienti poveri e di stagione che tengono bassi i costi ma non la soddisfazione: c’è anche il
Merluzzo con olio di curry, piquillos e patata violetta e un sontuoso
Hamburger della casa (anzi del
Temple) prima di concludere con il deserto di
Cacao e gelato di caffè.
Fa piacere registrare nuove aperture nel capoluogo della Comunidad Valenciana, dopo un anno difficile, segnato più che altro da chiusure: prima
Arrop e poi
Ca’ Sento di
Raúl Aleixandre, insegna pioniera dell’alta cucina in città che però pare sia in procinto di riaprire in una nuova veste. Così a spartirsi il bottino dei gourmet valenciani (e dei sempre numerosi turisti, italiani soprattutto) restano il
Riff e
La Sucursal.

Microverdure ecologiche con sardina marinata del ristorante Sucursal
Punti in comune: decor contemporaneo, eccellenti carte dei vini e l’immancabile
tomate valenciano interpretato con creatività al momento dell’aperitivo (per noi vince la soda di pomodoro del
Riff). Cucina più di testa e di mercato quella di
Bernd H. Knöller, chef tedesco ormai valenziano d’adozione – suoi piatti “signature” la raffinata
Zuppa di ostriche e alghe e il
Riso “brut”, ovvero al nero di seppia. Di equilibri ed esecuzione quasi orientale quella de
La Sucursal, ristorante al primo piano dell’
Institut Valencià d’Art Moderna, esaltante nel
Dorayaki di foie con carota impregnata nell’arancia sanguigna o nel
Pesce di mercato con edamame, cuscus vegetale e cipolla confit. Un omaggio al vino al momento del dessert:
Sorbetto di pesca con tralci di vite e tannini dolci.
INDIRIZZI
Restaurante Rafa Morales
Hotel Balneario Resort Las Arenas
Eugenia Viñes, 22-24
+34.608.251029
Alma del Temple
Caro Hotel
calle Almirante, 14
tel. +34.963.059000
carohotel.com
Riff
calle Conde Altea, 18
+34.963.335353
La Sucursal
calle de Guillem de Castro, 118
+34.963.746665