Nel XV secolo Valencia era una delle città faro nel mondo. Grazie al porto, alle attività commerciali e ai banchieri locali, che finanziarono - per conto di Isabella di Castiglia - i viaggi di Cristoforo Colombo, la città nel Sud Est della Spagna era riconosciuta come centro fiorente e in grande fermento. Oggi, a sei secoli di distanza, Valencia vive una nuova primavera, trainata dalle eccellenze di un territorio rinomato per la cucina, la sostenibilità e i grandi architetti, tanto da essere nominata Capitale Mondiale del Design per il 2022 dalla World Design Organisation.

Altre immagini della Ciutat de les Arts i les Ciències, foto Alba García

In bici alla Città delle Arti e delle Scienze (foto Daniel)
Patria di
Santiago Calatrava - sua la meravigliosa
Città delle Arti e delle Scienze - vanta edifici progettati da
Norman Foster e
José María Tomás Llavador. E con otto ristoranti stellati, fra città e provincia, la
paella e le
patatas bravas, Valencia è città del gusto.

La paella, foto Mike Water

La famosa horchata di Valencia, foto Mikel Ponce
E così si è presentata a Milano in una serata allietata dalla cucina e dai piatti di
Manuel Alonso. All’hub
Identità Golose Milano di via Romagnosi, lo chef, capace di portare il chiringuito aperto 20 anni fa dai genitori fino alla stella Michelin, ha deliziato gli invitati con un menu speciale del territorio, accompagnato dai vini della regione valenciana.
«Valencia è un magnifico teatro dove mettere in scena la mia cucina – ha raccontato Alonso – Sono fiero di essere ambasciatore di questo territorio così ricco di prodotti, tradizioni, estro e opportunità».
Un lungo percorso quello della famigilia
Alonso, culminato con la stella assegnata al loro
Casa Manolo. «Da 35 anni raccontiamo nei nostri piatti la città, la sua provincia e i suoi prodotti. Abbiamo rapporti di amicizia e fiducia con tanti contadini, allevatori, casari e con loro e grazie a loro, ogni giorno, cerchiamo di rendere felici i nostri clienti e di scrivere nuovi capitoli nella narrazione delle tradizioni e del gusto di questa meravigliosa terra. Sento la responsabilità in quello che faccio con tanto amore perché l’obiettivo è essere espressione di una cultura che ci appartiene e vogliamo comunicare e tramandare».
Per questo è nato anche Taste Gandia (Gandia, 75mila abitanti a circa un'ora a Sud di Valencia, è il cuore della provincia valenciana di La Safor, ndr): si tratta di «un progetto a lungo termine per valorizzare prodotti a chilometro zero radicati nella regione e che non sono spesso utilizzati nelle preparazioni dei grandi ristoranti.

La melanzana rigata di Gandia, nella foto di Mike Water
Prodotti come la melanzana rigata Gandia, una varietà unica al mondo dal caratteristico sapore piccante, profumato e fine, che vogliamo difendere e riproporre grazie al lavoro con gli agricoltori della zona che abbiamo coinvolto nel progetto stesso».

Gambero con bietole, uno dei piatti presentati da Alonso a Identità Golose Milano

Spuma di pomodoro e salsa romesco con capelin

Animella con puré di patate
La cena a
Identità Golose Milano è stata un crescendo di profumi, sapori e gusti targati Valencia. Con un’attenzione e una capacità davvero notevole, verrebbe da dire unica, di lavorare sulle texture. Nei piatti di
Manuel Alonso, infatti, la parte croccante non è assolutamente un optional, un orpello o un elemento accessorio per strizzare l’occhio a palati modaioli. Diventa invece un preciso modello interpretativo, un archetipo di come inserire questo elemento nei piatti, come si è potuto gustare fra gli amuse bouche nel
Sandwich di acciughe e pomodori, e più avanti nella serata nel
Gambero con bietole, dove il crostaceo assume una consistenza perfetta e per finire nell’
Animella con puree di patate dolci con il “quinto quarto” cotto alla perfezione: morbidissimo dentro e croccante fuori.

Panorama del centro storico

Plaza de la Virgen, una piazza di Valencia che sorge sull'antico foro della Valentia romana ed è circondata da tre degli edifici più emblematici della città: la cattedrale di Valencia, la basilica della Vergine degli Abbandonati e il palazzo de la Generalitat

Il Giardino del Turia, uno dei parchi naturali urbani più grandi della Spagna. Foto Arlandis
Insomma un tripudio di “valencianità” e la celebrazione di un territorio che grazie all’alta qualità della vita, al clima mediterraneo e alla possibilità di sfruttare al meglio il tempo libero, si è costruito un brand vincente. La presenza di numerose piste ciclabili, l’uso di mezzi di trasporto alternativi e le tante aree verdi hanno fatto di Valencia una città a misura d’uomo, perfetta per lo smart working, merito della combinazione di natura, vita urbana e infrastrutture.

Paseo maritimo Las Arenas (foto Daniel)

Passeggiata nel Jardin del Turia, foto Emilio Chuliá
«Valencia è una destinazione ambita per il mercato italiano e offre ai turisti una grande varietà di attrazioni per svago e divertimento durante tutto l’anno, un’offerta culturale e gastronomica riconosciuta a livello internazionale, il tutto nel pieno rispetto dell’ambiente», ha spiegato
Isabel Garaña, direttrice dell’
Ente Spagnolo del Turismo.
Ha parlato anche Letizia Colomer, Italy market manager di Visit Valencia: «La nostra è diventata una meta di riferimento per la gastronomia a livello mondiale. Il prossimo 14 dicembre ospiteremo il galà di presentazione della guida Michelin Spagna e Portogallo 2022», perché qui si è saputo abbinare a una tradizione culinaria basata sulla qualità del prodotto, anche progetti innovativi di rinomati chef e imprenditori gastronomici, che posizionano Valencia come capitale culinaria della Spagna.
Il ristorante
Ricard Camarena, per dire (leggi
Ricard Camarena: alta cucina oggi è una melanzana indimenticabile e
Ricard Camarena, grande cucina che illumina Valencia), ha conquistato la prima stella
green assegnata dalla Michelin in Spagna; è stato così premiato il lavoro dello chef in termini di sostenibilità delle materie prime; la presenza di un orto all’uso di processi tradizionali che non utilizzano prodotti chimici; la riduzione dello spreco alimentare.
Oltre alle citate Isabel Garaña e Letizia Colomer, hanno partecipato alla serata milanese anche Javier Solsona, direttore formazione dell'Ente Turismo della Regione di Valencia, e Jordi Mayor, assessore al Turismo della Provincia di Valencia e sindaco di Cullera.