Stefano Guizzetti
La vie en rosedi Sang Hoon Degeimbre
Ricette d'autore Nervetti con legumi misti, salsa verde e santoreggia è il Piatto del 2023 di Oliver Glowig
Donato Marzolla (primo da destra), lo chef Paolo Morresi e compagnia alla scoperta di Taipei
Come per incanto eccomi qui a narrare di un altro luogo dall’altra parte del mondo. Poco più di un anno fa ero ad Antigua e raccontavo della mia esperienza invernale nei Caraibi; poi abbiamo festeggiato i riconoscimenti stellati del Due Camini al Borgo Egnazia; presto intraprenderò un percorso tutto nuovo; adesso però vi scrivo di un’altra grandissima esperienza di vita e lavoro che ho avuto negli ultimi mesi. Dove? A Taipei, che inizialmente non sapevo bene nemmeno dove fosse, poi ho capito essere la capitale di Taiwan, l’enorme isola di fronte alla Cina.
È un posto per alcuni versi fantastico, pieno di interesse e ricco di diversità rispetto al nostro modo di vivere - dire in meglio o in peggio non sarebbe corretto. Taipei ha una cultura peculiare, molto differente da quella europea, con tanti spunti da "rubare" e da portare possibilmente nella nostra bella Italia.
Vi racconto alcune cose che mi sono rimaste molto impresse, prima di focalizzare sulla scena food.
A Taipei il mezzo di spostamento preferito da molti è lo scooter. La sua circolazione è ben regolata: ai semafori, se si deve per esempio girare a sinistra, ci si sposta sulla destra dove si trova una piazzola speciale dedicata, disegnata sull’asfalto: quando scatta il verde si può passare. Ogni volta che si va a fare benzina c'è in regalo una bottiglietta d’acqua o un pacchetto di tovagliolini. Frequenti sono i controlli della polizia locale e quasi sempre con tanto di prova palloncino: se si risulta positivi, si finisce dritti in galera per una notte, oltre a dover pagare una multa salata.
Fin qui, alcune note di colore. Ma l'aspetto gastronomico? Intanto, un aspetto che ha preso a detestare: qui si mangia con i bastoncini - il che è normale - ma si è abituati a succhiare rumorosamente per portarsi il cibo alla bocca, sia che si tratti di pasta lunga che - ahimè - di piatti brodosi.
Ho provato tante specialità locali. Alcune davvero buone, come l'omelette con le ostriche, il wurstel in pane di riso, la zuppa di maiale (rigorosamente bollente), il succo di zucchero di canna, il frullato di papaia con aromi, il tè nero taiwanese, ma anche un whisky del posto che ha vinto meritati premi. Nella mia lista nera sono invece entrati a pieni voti l’uovo nero fermentato (davvero nero e... sa di ammoniaca!), lo stinky tofu (letteralmente "tofu puzzolente". È un tofu fermentato venduto spesso come snack stile street food), la carne “fresca” dei mercati rionali, che viene lasciata all’aria aperta.
Vendita di uova nere
Tè nero di Taiwan
Paolo Morresi, Donato Marzolla, Enrico Derflingher
Perché questi night market sono così popolari a Taiwan? Il motivo è semplice. La popolazione qui non ama cucinare e, non avendo una tradizione di cucina familiare, è abituata a cibarsi ogni giorno di street food a basso costo, basato per la maggior parte su riso e poi verdure, spezie, maiale e pollo. In definitiva mangiare fuori risulta anche molto più conveniente.
Chiosco al mercato di Shilin con tanto di segnalazione Michelin
Chiudo con alcune dritte su dove assaggiare tutte queste specialità.
La torre del centro commerciale 101
Bubble tea
E per le vostre cene gourmet? Tre indirizzi:
Prelibatezze all'Addiction Aquatic Development
La sala del Nihonryori-ryugin
Un piatto de Le Palais
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brindisino, per molti anni al lavoro in Costiera Amalfitana, come maître del Rossellinis di Palazzo Avino, nel 2014 è passato a Londra, come restaurant manager dell'Hotel Baglioni, quindi il ritorno a casa con lo stesso ruolo al Borgo Egnazia, a Savelletri di Fasano. Nel 2014 la Guida di Identità Golose la ha scelto come miglior responsabile di sala dell'anno. Ha seguito e segue numerosi progetti in giro per il mondo
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose