14-09-2016

A'Barra, cucina di prodotto

Il neonato ristorante di Madrid conferma una diffusa tendenza: l'ingrediente prima di tutto

La sala principale del neonato A'Barra di Mad

La sala principale del neonato A'Barra di Madrid, un ristorante in cui spicca una grande tavolata ellittica di marmo voluta dai proprietari José Gómez di Joselito e Cayo Martínez dell'azienda La Catedral De Navarra. In Spagna è un fiorire continuo di ristoranti di grande cucina di prodotto, cui avviene assegnato un taglio formale moderno (nella foto, l'executive chef di A'Barra Juan Antonio Medina, foto sito A'Barra)

Ospitiamo oggi un nuovo contributo di Gastroactitud, importante portale d'informazione gastronomica di Spagna, diretto da José Carlos Capel Julia Pérez, curatori del congresso internazionale di Madrid Fusión (prossima edizione: 23-25 gennaio 2017). Capel e Pérez firmano per noi un focus sulle più interessanti realtà iberiche e oltre. Lo stesso facciamo noi di Identità sul portale Gastroactitud.

Una barra ellittica di marmo nero per 20 commensali che racchiude un'intera cucina. E' la struttura protagonista di questo singolare spazio gastronomico di Madrid, che include anche un'elegante sala da pranzo e numerose altre salette private. E' una scommessa potente e rischiosa di due imprenditori appassionati di buona cucina: José Gómez (quarta generazione al comando del grande jamon iberico Joselito, ndr) e Cayo Martínez (conserve La Catedral De Navarra). Li circonda un grande team team di cuochi, con Jorge Dávila a dirigere il ristorante e la sala.

E' un locale dall’anima classica e dall’estetica contemporanea, realizzato con gran gusto e materiali estremamente nobili, del quale ci attraggono specialmente i tavoli accanto al camino, illuminati a pranzo da una grande luce naturale. Lo slogan che si legge sul menu sin tradición no hay vanguardia (“senza tradizione non c’è avanguardia”) è una vera e propria dichiarazione d’intenti.

Notevole la luce che filtra dalle vetrate

Notevole la luce che filtra dalle vetrate

Alla Barra è servito esclusivamente il menu degustazione di 14 passaggi. Si mangia solo in due turni, uno a mezzogiorno e l’altro a cena, nel corso dei quali il cliente assiste a una rappresentazione gastronomica privata, con un nutrito team di cuochi che lavora dal vivo per 20 fortunati. Cucina immediata, in cui tutto è preparato al momento. Composizioni classiche con alcune strizzate d'occhio al moderno e anche una certa irriverenza come il pollo, ingrediente bandito dall’alta cucina (per quanto sia un animale da cortile ed ecologico), che qui recuperano e servono in tre passi successivi: un successo.

Ai tavoli delle varie salette si può invece scegliere sia alla carta sia il degustazione. Prevolgono i sapori accesi, le combinazioni riconoscibili e porzioni generose in cui la materia prima è al centro dell'attenzione. I piselli lágrima, i funghi, le fragole o i pesci e i frutti di mare sono uno spettacolo, difficile trovare di meglio. Tale è la cura che mettono nella selezione, che un furgone di proprietà si piazza ogni giorno nelle varie zone di produzione, per la raccolta degli ordini che passa lo chef di cucina Juan Antonio Medina. Un ristorante che esprime un nuovo concetto di lusso, legato al prodotto autoctono, roccaforte della migliore cucina spagnola.

Uno dei 14 assaggi che compongono il menu degustazione

Uno dei 14 assaggi che compongono il menu degustazione

Il menu degustazione dal prezzo contenuto (65 euro) e la cantina sensazionale (anche lei a prezzi davvero davvero ragionevoli) aggiungono ulteriori argomenti a favore. All'ingresso, il Xerry Bar è perfetto per gustarsi un prosciutto de bellota iberico Joselito (si possono anche fare degustazioni comparative di 3 annate diverse), accompagnato da una coppa di sherry tra i migliori al mondo. Vietato farselo scappare.

A’Barra
Pinar, 15
Madrid, Spagna
+34.91.0210061
Prezzo medio: 80 euro
Menu degustazione: 65 euro
Chiuso domenica


Dal Mondo

Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Julia Pérez

Giornalista spagnola, scrive di cucina per El Mundo e Gastroactitud. Il suo libro, “100 Esperienze gastronomiche da non perdere” ha ispirato una serie televisiva su Tve

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