Diego Vitagliano, partenopeo classe 1985, è uno dei maggiori esponenti della nuova generazione di pizzaioli napoletani. La sua storia, iniziata tra i vicoli del Rione Sant’Antonio, lo ha portato a diventare un punto di riferimento nel mondo della pizza, grazie a un approccio che coniuga sapientemente tradizione e visione contemporanea.
La passione per quest’arte sboccia in Vitagliano a soli 14 anni, quando inizia a lavorare come portapizze nella storica pizzeria Carmenella di Salvatore e Vincenzo Esposito. Sono anni di gavetta, in cui apprende i segreti della pizza napoletana tradizionale. Dopo diverse esperienze in altre pizzerie, nel 2016 Vitagliano decide di aprire il suo primo locale a Pozzuoli. È qui che inizia a sperimentare nuove tecniche di impasto, con l’obiettivo di ottenere una pizza più leggera e digeribile, senza rinunciare al gusto e alla tradizione.
Vitagliano si mette alla prova con l'uso di impasti indiretti, con biga o poolish, e di farine diverse dalla classica 00, aumentando l'idratazione e allungando i tempi di lievitazione. Nasce così la sua pizza, caratterizzata da un cornicione alto e alveolato, che all'epoca fu definita "a canotto" e oggi è considerata uno dei primi esempi di pizza napoletana contemporanea.
L’approccio innovativo di
Vitagliano non si limita all’impasto. Il pizzaiolo pone grande attenzione alla qualità delle materie prime, selezionando con cura ogni ingrediente, e all’esperienza complessiva del cliente, introducendo nelle sue pizzerie figure professionali come il sommelier e gli addetti all’accoglienza. Il successo non tarda ad arrivare. Nel 2017
Vitagliano trasferisce la sua pizzeria a Bagnoli, in un locale più grande, e nel 2019 apre una seconda sede a Pozzuoli. Nel 2022, in occasione dei Mondiali di calcio, porta la sua pizza anche a Doha, in Qatar.
La pizzeria 10 Diego Vitagliano, con la dedica a Diego Armando Maradona a ricordare perché è stato chiamato proprio Diego, diventa un brand riconosciuto a livello internazionale, premiato da guide e classifiche di settore, come con i Tre Spicchi del Gambero Rosso dal 2021, il primo posto nella classifica 50 Top Pizza Italia per tre anni consecutivi (2023, 2024, 2025), il premio I Maestri dell’Impasto nel 2022 e il premio Miglior servizio di sala da 50 Top Pizza Italia nel 2023.
Nel 2024 Vitagliano pubblica il libro La pizza napoletana tra creatività e tradizione, edito da Italian Gourmet, in cui racconta la sua storia e svela le sue tecniche di impasto e le ricette più rappresentative, come la Che Cavolo (con crema di cavolo nero, acciughe del mar Cantabrico affumicate, noci alla curcuma e foglie di cavolo nero fritte) e l’Abra-ciami (con doppio crunch, provola affumicata, carpaccio di angus affumicato, paprika dolce, fior di sale, rucola e maionese alla brace).
Ma
Vitagliano non si ferma qui. Oltre alla pizza, si dedica anche alla produzione di panettoni artigianali e di altri dolci della tradizione napoletana, come la pastiera. Nei suoi locali propone inoltre un’ampia selezione di pizze senza glutine e di impasti alternativi, come la
Rustichella e la
Croccante.
«La pizza è di tutti», afferma Vitagliano, sottolineando come la sua ricerca dell’eccellenza non vada a discapito dell’accessibilità. Nonostante il successo, Vitagliano rimane fedele alle sue origini, proponendo una pizza che sia allo stesso tempo innovativa e profondamente legata alla tradizione napoletana. La sua storia è un esempio di come la passione, la dedizione e la voglia di sperimentare possano portare a risultati straordinari.