«Per riconoscere il talento degli altri ci vuole talento.» Con queste parole di Roberta Schira si è aperto l'incontro sui temi del talento, della formazione e del valore dell'heritage, una conversazione che ha messo in luce l'importanza di preservare e valorizzare l'eccellenza italiana nell'industria dell'ospitalità.
L'appuntamento ha visto la partecipazione di alcuni dei principali esponenti del settore: Stefania Lazzaroni (Direttrice Generale di Altagamma), Antonello Buono (General Manager di Borgo dei Conti), Gianluca Borgna (Direttore del Grand Hotel Alassio Savona) e Max Musto (General Manager del Four Seasons Florence). Durante l'incontro sono emersi temi centrali riguardanti la formazione dei giovani, la motivazione, il patrimonio culturale e le sfide che l'industria del lusso sta affrontando.
Stefania Lazzaroni, al timone di
Altagamma, ha sottolineato l'importanza di formare i giovani non solo trasferendo competenze tecniche, ma anche infondendo un senso di appartenenza alla tradizione. La sua visione si concentra sulla necessità di mantenere vivi il "bello" e il "ben fatto", elementi che sono alla base del Made in Italy. La fondazione sostiene i giovani, assicurandosi che i borsisti ricevano una formazione pratica e concreta, per evitare che interrompano il loro percorso e non diventino artigiani a tutti gli effetti. «Non vogliamo che i giovani che iniziano il percorso abbandonino a metà strada», ha dichiarato
Lazzaroni, ribadendo l'importanza di seguire i talenti fino alla realizzazione del loro pieno potenziale.
Gianluca Borgna, direttore del
Grand Hotel Alassio, ha invece messo l'accento sulla necessità di valorizzare il team di lavoro, elemento fondamentale per il successo dell'hotel. Ha raccontato come, agli inizi, la parola "leading" fosse sconosciuta e, in pochi anni, siano riusciti a creare un'accademia interna con parametri chiari su welfare, formazione e sviluppo.
Borgna ha anche affrontato il tema della rivalutazione delle scuole alberghiere, troppo spesso percepite come una scelta di ripiego. «Sebbene non siano considerate 'fighe' come le università, sono il luogo dove si formano i professionisti che faranno la differenza nel futuro del settore», ha osservato, evidenziando l'importanza di un coinvolgimento diretto da parte dei professionisti del settore.
Antonello Buono, manager del
Borgo dei Conti, ha sottolineato come la valorizzazione dell'artigianato e della tradizione sia uno dei punti di forza della storica struttura umbra. Il suo intervento ha messo in luce l'importanza di utilizzare risorse locali, sia in termini di maestranze che di materiali, per mantenere viva la cultura e la tradizione del territorio. «Abbiamo utilizzato il 100% di materiali umbri, 100% maestrie e artigiani umbri», ha spiegato
Buono, facendo emergere come ogni dettaglio sia pensato per riflettere e celebrare l'heritage locale.
Max Musto, dal
Four Seasons Florence, ha offerto una riflessione sul talento, la motivazione e la formazione nel settore dell'ospitalità. Ha enfatizzato l'importanza di scoprire e valorizzare i giovani talenti, che spesso non hanno ancora chiaro quale strada intraprendere. Parlando della sua esperienza personale, ha spiegato che, nonostante i 30 anni di carriera, la passione per il suo lavoro lo spinge ogni giorno a fare ciò che ama, senza mai percepirlo come un peso.
Musto ha anche parlato della formazione continua, riconoscendo che è dai giovani che arrivano spunti e innovazioni che arricchiscono l'intero settore. Inoltre, ha trattato il tema dell'overtourism, sottolineando che, pur condividendo l'idea di «meno quantità, più qualità», è necessario un impegno concreto da parte delle strutture e delle città per poter fare davvero la differenza.
Un concetto interessante emerso dal dialogo è stato quello del «lusso gentile», tema trattato da
Gianluca Borgna, che ha spiegato come, sebbene inizialmente visto con scetticismo, questo lusso si sia affermato come un'esperienza che va oltre l'esclusività, ponendo al centro le relazioni umane. «Alla fine, ciò che ci lascia qualcosa sono sempre le persone», ha affermato, citando
Pete Wells.
Borgna ha anche evidenziato l'importanza delle «human skills» per migliorare le relazioni e ha sottolineato come l'intelligenza artificiale possa liberare tempo per dedicarsi maggiormente agli ospiti, andando oltre le loro aspettative.
In conclusione, l'incontro ha fornito una panoramica completa delle sfide e delle opportunità che il settore dell'ospitalità di lusso sta affrontando: la formazione, il talento, la motivazione dei giovani e la valorizzazione del patrimonio culturale sono elementi centrali per continuare a sostenere l'eccellenza e l'autenticità che caratterizzano il settore.