08-12-2024
Quando il clima lo permette, alcuni tavoli di Borgo San Jacopo offrono una vista unica ed emozionante
Firenze è per molti motivi una meta turistica di fama mondiale, una città che giustamente celebrata, da secoli, per la sua arte, storia e bellezza. Ma la città gigliata è, altrettanto da secoli, anche una capitale del gusto, nel senso più profondo e articolato del termine. Firenze, anche nel 2024, sa conquistare per la sua straordinaria offerta enogastronomica, che spazia dalle tante insegne informali fino ai ristoranti di grande prestigio. Tra questi ultimi, Borgo San Jacopo brilla di luce propria nel panorama della ristorazione fiorentina di alto livello.
Situato all'interno dell'Hotel Lungarno, sulla sponda destra dell'Arno con vista sul celebre Ponte Vecchio, Borgo San Jacopo fa parte della Lungarno Collection, il gruppo alberghiero di proprietà della famiglia Ferragamo. Fondata nel 1995 da un gruppo imprenditoriale che ha saputo mostrare la propria tensione per l'eccellenza in molti modi diversi, questa catena ha saputo trasferire nel settore dell'ospitalità gli stessi principi di stile, eleganza e qualità che hanno reso famoso nel mondo il marchio di moda Salvatore Ferragamo.
Un punto di forza dell'Hotel Lungarno è senza dubbio il ristorante Borgo San Jacopo. Aperto nel 2004, questo indirizzo gastronomico si è conquistato in breve tempo un posto di primo piano tra i migliori ristoranti di Firenze e non solo, conquistando a fine 2015 la sua prima stella Michelin. L'ambiente del ristorante, disegnato dall'architetto Michele Bönan, coniuga un'eleganza senza tempo con riferimenti allo stile italiano degli anni Cinquanta e al mondo della moda. La sala si sviluppa su due livelli e, grazie a una grande vetrata che incornicia il Ponte Vecchio, regala una vista davvero unica sull'Arno e sulla città. Un'atmosfera romantica e raccolta, perfetta per una cena intima, così come per accogliere tavoli più numerosi.
Le sale
La sua filosofia culinaria punta a esaltare i prodotti del territorio attraverso una costante ricerca sulla materia prima, tecniche di lavorazione complesse ma mai fini a sé stesse, creatività e rigore. Il risultato sono piatti che esprimono sapori netti e riconoscibili, consistenze studiate, presentazioni che trovano nell'essenzialità la propria distintiva eleganza.
Lo chef
Tra i nostri più recenti assaggi del menu Experience, ci ha stregato subito un amuse bouche di grande originalità: un Cracker al porto, con cremoso di pinoli, mandarino in più consistenze e prosciutto di petto d'anatra. Quest'ultimo ingrediente, senza dubbio il protagonista di un piccolo grande piatto, è realizzato con perizia dallo stesso Mengoni e dalla sua brigata.
Cracker al porto, cremoso di pinoli, mandarino in più consistenze e prosciutto di petto d'anatra
Fassona - Battuta di manzo con ostrica scottata, sedano, vermouth, rafano e zeppole alle alghe
Fusilli - Ristretto di granchio, finocchio, gamberi rossi e calamaretti spillo
Rombo chiodato - Lattuga romana, mandorle e prosciutto di Parma
Maialino da latte - In porchetta con radicchio rosso al Porto, mela Annurca e senape Dijon
Babà fiorentino - Bagna all’Alchermes, crema al cioccolato fondente, gelato alla ricotta di bufala
Accanto a una drink list curata da esperti bartender come Marco Colonnelli e Vincenzo Civita, con proposte classiche e signature cocktail (Colonnelli si è anche aggiudicato il premio come miglior Negroni alla Florence Cocktail Week del 2019), il Picteau offre un menu bistrot firmato dallo stesso chef Mengoni. Dalla sua cucina escono piatti che spaziano da sfiziosità gourmet come hamburger e pizze, a grandi classici della cucina mediterranea. Pochi tavoli, in un ambiente raccolto e dal fascino sobrio, con una vista privilegiata sull'Arno. Il connubio perfetto tra bellezza e gusto, in linea con la filosofia che anima la Lungarno Collection del gruppo Ferragamo.
Uno scorcio della sala del Picteau Bistrot & Bar
Non solo Firenze: la Lungarno Collection comprende anche gli esclusivi Portrait Roma e Portrait Milano, quest'ultimo aperto nell'estate 2022. Tutte le sedi sono accomunate dalla medesima filosofia, ovvero offrire soggiorni di lusso dove vivere esperienze enogastronomiche di alto livello.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia
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Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.