08-09-2023
Il toscano Claudio Rovai alla postazione, affacciata sulla sala, da cui controlla il cuore della sua cucina: la brace
Food Writers non è, come qualcuno potrebbe immaginare dal nome, un circolo ricreativo per giornalisti gastronomici (e verrebbe da aggiungere "per fortuna"...), ma è invece un ristorante milanese, tra le novità più interessanti degli ultimi mesi. In zona San Siro, al 14 di via Domenico Millelire, le sue vetrine scure celano un poco alla vista le due sale arredate in stile contemporaneo, minimal, con toni scuri e caldi. Un'insegna che nasce da un'azienda che invece si chiama Oyster Oasis, nata nel 2014 da soci italiani e francesi, specializzata nella distribuzione di ostriche, "oltre 200 tipologie provenienti dalle migliori filiere d’Europa" si legge sul sito ufficiale, ma non solo: frutti di mare, crostacei, pescato fresco, conserve di mare.
Un grande assortimento pensato sicuramente per rifornire una variegata tipologia di clienti dell’Ho.Re.Ca., ma disponibile anche al dettaglio. Proprio grazie a Food Writers, nato inizialmente come punto vendita dove poter trovare anche plateaux e qualche piccolo piatto cucinato, per poi svilupparsi sempre di più come ristorante.
A questo scopo, a inizio 2023 nella cucina di Food Writers è arrivato lo chef Claudio Rovai, che qualche goloso milanese già ricorderà come chef di Exit, fin dalla sua inaugurazione. Toscano di Lucca, Rovai ha fatto esperienza in Italia e all'estero (Inghilterra e Australia) prima di approdare nella cucina di Matias Perdomo e Simon Press a Contraste, convincendoli di essere la persona giusta a cui affidare un progetto importante come Exit Gastronomia Urbana.
Claudio Rovai
E di grande successo, anche grazie alle idee di Rovai. Che poi ha deciso di reinventarsi ancora, abbracciando il progetto Food Writers. Con sé ha portato una passione, quella per la brace: «Ho sempre avuto un grande amore per le cotture sulla brace e da un po' desideravo sviluppare un mio progetto dedicato a questo approccio alla cucina, che mi riempie il cuore, mi emoziona sinceramente». L'identità della proposta di questa insegna, con l'arrivo dello chef toscano, si è sviluppata gradualmente, fino a richiedere una ristrutturazione per ampliare i locali e dare a Rovai una cucina più grande, con la postazione brace in prima fila, a vista sulla sala.
La sala di Food Writers
Parlare di golosità sulle pagine di Identità Golose significa toccare un tema centrale e ci sentiamo di dire che nei nostri assaggi da Food Writers questo concetto appare come un filo conduttore costante della cucina di Rovai. Che riesce a dare ai suoi piatti di pesce una ricchezza di gusto che fa venire voglia di bocconi pieni, entusiasti. Dalla semplicità elementare, ma per nulla banale, di Tonno, lardo e pan brioche, alla citazione meneghina, giustamente piaciona, dell'Ostrica alla milanese, servita impanata come una piccola cotoletta e accompagnata da un profumato salmoriglio e una maionese di ostrica.
Il tasso di golosità aumenta ancora nei piatti di pasta come i Paccheri al ragù di triglia, irresistibili, o i Cappelletti ripieni di fegato di baccalà e ragu di garusoli, dall'intensità carnosa e opulenta. Ma devono ancora presentarsi al tavolo le Bombette di ventresca di tonno rosso, cacio e pepe, salsa verde: sulla carta si poteva temere che fossero persino eccessive, ma invece è la misura che Rovai dimostra nel bilanciare quei saporoni nel piatto a trasformarlo in una bomba, più che una bombetta.
La preparazione dell'Ostrica alla milanese
«Amo cucinare alla brace, ma non deve mai essere una forzatura - spiega Claudio Rovai - ci sono piatti che nascono sulla brace, perché pensiamo che quella tecnica aggiunga qualcosa al gusto finale. Quando la brace non serve, non avrebbe senso usarla tanto per metterci in mostra. Ho voluto concentrarmi per ora sulla celebrazione della straordinaria materia prima ittica che mi viene messa a disposizione, nel futuro vedremo se sarà il caso di ampliare ulteriormente la nostra offerta e l'uso della brace con altri ingredienti».
Il sommelier Kaoshar Shirajul
Una squadra affiatata
Di seguito, le foto di alcuni dei piatti che abbiamo assaggiato da Food Writers.
Tonno, lardo e pan brioche: la marinatura al gin del tonno è un punto di forza di questo assaggio, così come la consistenza del lievitato
Ostrica alla milanese
Focaccia aperta di anguilla, spinacino, pesca, senape: un altro assaggio riuscitissimo che arriva dalla brace
Paccheri al ragù di triglia
Cappelletti ripieni di fegato di baccalà e ragu di garusoli
Bombette di ventresca di tonno rosso, cacio e pepe, salsa verde
Rombo, kashke di melanzane e cetriolo marinato allo zafferano
Ombrina, crema di peperone cornetto, finferli e bouillabaisse di gambero rosso
TiramiFood con crema di ricotta di bufala, granita al caffe e cialda croccante al cacao
Souffle ghiacciato al mango con crumble di arachidi salate
Food Writers Via Domenico Millelire, 14 Milano +39.389.5380120 foodwritersmilano@gmail.com Chiuso a pranzo e l'intera domenica Prezzi medi: plateaux da 30 a 130 euro, starter 14, main 22, brace da 10 a 40 euro, dessert 8 euro
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia
Particolare di sala del nuovo Contraste, via Meda 2, Milano. Il ristorante ha un nuovo assetto architettonico, firmato Debonademeo Studio
Deep Raw, di Edoardo Tilli, è stato pubblicato da Maretti editore e curato da Sara Favilla, con fotografie di Lido Vannucchi. 224 pagine, 42 euro, si può comprare qui
Gli chef Andrea Borroni e Cristian Stradaioli
Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.