03-01-2023
Stefania Lattuca, Giada Botarelli,Peppe Barone -Foto: Annalisa Cavaleri
Un porto sicuro nel grigio di Milano. Tavoli in legno, sedie blu mare e archi che ricordano un oblò. C'è aria di Sicilia a Milano grazie a Terrammare, il ristorante con impronta creativa creato da Peppe Barone (già chef del ristorante Fattoria delle Torri a Modica) e Stefania Lattuca.
L'interno del ristorante - Foto AC
Grandi classici della cucina isolana ripensati per un approccio più leggero e bilanciato, uniti a piatti più creativi: questa la ricetta di questo luogo del cuore che racconta una delle isole più belle e ricche di golosità del mondo. Il sorriso è assicurato appena varcate la soglia, e già questo è un bel regalo.
Sopravvissuto ai due anni della pandemia, oggi Terrammare ha una nuova luce, forte della risposta positiva del clienti che prenotano i tavoli per non farsi sfuggire il percorso siciliano. Da pochi mesi, c'è una novità ai fornelli, la giovanissima chef di 23 anni Giada Bottarelli, che arriva dallo storico ristorante Giacomo.
Stefania Lattuca
«Ci siamo resi subito conto che, nonostante la giovane età, Giada era giusta per affiancarci - spiegano Barone e Lattuca - Sembra timidama ha una grandissima forza. E' creativa, ma si applica nelle basi di cucina. Se resterà a lungo con noi, siamo certi che sarà una crescita progressiva e continua, che si rifletterà nel piatto».
Mix di antipasti - Foto AC
Arancino o arancina? - Foto AC
E, infatti, forte di questa collaboratrice così appassionata, Peppe Barone ha dato un twist più creativo al menu, con nuovi abbinamenti che dimostrano una nuova consapevolezza e voglia di novità. Certo, i grando classici sono intoccabili - la caponata, perfetta nel suo delicato agrodolce, la parmigiana, così golosa ma non unta, pane e panelle, la paranza - ma in carta arrivano nuovi piatti per l'inverno.
Bistecca di cavolfiore. Un ottimo piatto veg - Foto AC
La nuova resident chef di Terrammare Giada Botarelli. 23 anni e tanta energia, con la voglia di ripensare la cucina siciliana con un twist contemporaneo - Foto: Annalisa Cavaleri
Potrete godere di alcuni nuovi antipasti come gli Scampi al sale accompagnati da chutney di mango, radici dolci oppure della Capasanta glassata arricchita da un ristretto di cicale con scaglie di tonno, per continuare, per chi preferisce la carne con la Battuta di fassona con bagna cauda e nocciole tostate. Come vedremo anche più avanti, è aumentata anche l'attenzione per chi sceglie una cucina vegetariana con l'Uovo pochè con spuma di pecorino e pepe profumato, molto goloso ma non eccessivamente sapido, come spesso capita.
Pasta Benedetto Cavalieri e gamberi di Mazara - Foto AC
Nuovissime anche la Lasagnetta aperta, davvero delicata, un disco di pasta sovrastata da pesce bianco e salsa alla mugnaia, con dischi di pasta al pomodoro a completare. Ottimi i Fusilloni alla carbonara di mare e lo Spaghettone burro, alici e gambero rosso. L'inverno si sente anche nel Risotto con robiola e animelle e negli Gnocchi di patate affumicate, funghi e brodetto.
Lasagnetta di pesce - Foto AC
Si cala l'asso con i nuovi secondi, il Polpo con burrata e nduja, interessante abbinamento tra pesce e terra, e il Baccalà con crema di topinambur, foglie di bietola e rafano, bel. gioco di consistenze. Si vola in Giappone con il Tataki di tonno, ma qui l'ingrediente è rigorosamente siciliano e si guarda indietro nel tempo, per non perdere mai la tradizione con il Pollo Ficatum con mais soffiato, crema di patata e pancetta croccante. Si torna al vegetale, ma senza rinunce, con una bella bistecca di Cavolfiore, alta circa due dita, con il profumo del tartufo nero e l'aromacità delle nocciole.
Cannolo siciliano - Foto AC
Zabaione - Foto AC
Oltre al nuovo menu, c'è il degustazione dedicato alla Sicilia che unisce i piatti cult, come le Alici marinate, la Pasta alle sarde, il Baccalà e topinambur e il Cannolo di ricotta. Visto che Peppe Barone e Stefania Lattuca sono innamorati di Milano, la loro seconda casa, c'è anche una proposta menghina: Risotto giallo e Cotoletta, rigorosamente al rosa di vitello. La carta è anche ricca di crudi di mare da abbinare a una cantina ben pensata, di circa 150 eitchette, che, come ci aspettiamo, racconta soprattutto una Sicilia inedita e che merita nuova luce.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
giornalista professionista e critico enogastronomico, è docente di Antropologia del Cibo e food marketing all'Università di Milano e all'Università Cattolica. Studia da anni il valore simbolico del cibo nelle religioni e collabora con alcune delle più importanti testate del settore
La colazione di Niko Romito all'hotel Bulgari di Milano
La Senti-Menti di Gallura è la pizza speciale per l'estate 2024 creata da Franco Pepe a 4 mani con lo chef Pasquale d'Ambrosio. La Sardegna in un boccone
Particolare della sala del The Longevity Kitchen, in Via Melzi d’Eril 34, zona Arco della Pace, a Milano