12-10-2022
I protagonisti delle lezioni del mattino del ciclo "Puglia, Identità e storie di gola" ieri a Foggia. Da sinistra a destra, Marco Amato, Stefano Guizzetti, Gianluca Biscalchin e Gianfranco Pascucci. Nel pomeriggio sono intervenuti anche Pietro Zito e Antonio Campeggio
Leggi la cronaca del giorno 1 Stefano Guizzetti, Gelateria Ciacco, Parma Stefano Guizzetti apre la seconda (e ultima giornata) dell’appuntamento di Foggia, figlio della collaborazione tra Puglia promozione e Identità Golose. Gelatiere tra Parma, Bergamo e Milano, una laurea in Scienza alimentari, da una decina d’anni firma il marchio Ciacco, gelati che mirano a raccontare il territorio con un approccio profondamente scientifico, poggiato anche sui principi del food pairing, le assonanze molecolari tra i prodotti più disparati. «Quali gusti non sono utilizzati nella gelateria? mi chiesi all'inizio del mio percorso. Frutta antica di piccoli produttori, ingredienti biodiversi e cultivar antiche come il grano Del Miracolo dalla provincia di Parma. Ma anche gelati gastronomici come il Tris di bolliti accompagnato da gelati alla salsa verde, aceto di barolo e cren, presentato a Identità Golose 2018; il gelato al Vitello tonnato. l’Hamburger con dentro una pallina di pulled pork, risotto alla milanese, pasta al ragù, l’erba medica essiccata e gelatinizzata, persino del gelato invecchiato o di frutta annerita, fermentata o pera ammuffita. «Noi possiamo trasformare il gelato in qualsiasi cosa, l’importante è studiarne attentamente applicazioni e fruibilità». Interessantissimo. Gianfranco Pascucci, Pascucci al Porticciolo, Fiumicino – Roma «Gianfranco Pascucci è la cassazione del pesce», Paolo Marchi introduce il secondo intervento della giornata, cuoco e patron del ristorante aperto a Fiumicino, «una macchia scura vicino all’aeroporto, un piccolo borgo accanto a un hub intercontinentale. Un luogo storicamente animato da uno spirito conservatore ma alla fine fertile perché noi giovani dell’epoca covassimo un moto di cambiamento». Luigi Veronelli si accorse del piccolo ristorante di Gianfranco e di sua moglie Vanessa, poi vennero il Gambero Rosso e Identità Golose, «L’energia dell’innovazione che mi spinse a farcela a modo mio». Dieci anni consecutivi di stella Michelin dopo, Pascucci è alfiere tra gli alfieri di un territorio che oggi si dà gastronomicamente molto fare (Periferia Iodata). «Personalmente ho cercato di dipingere oltre gli stereotipo dell’aeroporto, delle reti da pesca e del faro: cercavo le erba della nostra macchia. L’alloro, il mirto, il rosmarino. Ma anche le dune di sabbia. Che sapore ha una duna? Come posso trasferire i suoi aromi nel piatto?». Partono le slide e anche il racconto dell’infanzia sulla spiaggia di Coccia di Morto, la miccia di Un mare di plastica, il piatto recente più celebre del nostro cuoco (ne abbiamo scritto a lungo). Cui segue un assaggio per tuttidi una spugna di mare con colatura di alici, salicornia. «Un tuffo per scoprire com'è verde e com'è profondo il mare». Territorio, profondità e denuncia sociale; bontà e pensiero. E uno sprone lanciato ai ragazzi in sala: «Lavorare per migliorarsi ogni giorno di uno 0,01% in più».
Stefano Guizzetti
Paolo Marchi e Gianfranco Pascucci
Gianluca Biscalchin e Marco Amato
I ragazzi dell'Alberghiero Einaudi di Foggia
Antonio Campeggio
Pietro Zito
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt