28-09-2022
A4 Serenissima, michetta a forma di rosetta con farina di mais. Uno dei piatti del percorso domenicale Tòla Dòlza, a Casa Maria Luigia, il progetto di Massimo Bottura e Lara Gilmore, una splendida villa nella campagna emiliana. In cucina la chef Jessica Rosval
Tòla Dòlza è la festa della domenica di Casa Maria Luigia: ritrovo cosmopolita, ode alle atmosfere della campagna emiliana che fa del riunirsi a tavola, l’espressione sublime dell’arte di prendersi il giusto tempo per assaporare la vita.
La Famiglia Francescana accoglie gli ospiti con un aperitivo nel giardino della villa, tra i colori del tramonto riflessi nei calici e le note dal vivo di un’orchestrina jazz che riecheggiano nell’aria rarefatta della sera. Poi il fuoco chiama tutti a raccolta: elemento dalla forza profonda, regola il tempo della cucina e del servizio, penetra i sensi risvegliando vecchi ricordi e, intanto, avvicina le persone.
Jessica Risval, chef di Casa Maria Luigia in via Stradello Bonaghino 56, a Modena
Ed è proprio per questo suo potere che Jessica Rosval, chef di Casa Maria Luigia, lo ha scelto come tema del suo menu, ideato durante il primo lockdown con l’intento di tornare a riunire le persone, all’aperto e quindi in totale sicurezza, attraverso il cibo. Non c’è tecnologia, solo un forno, una griglia e un affumicatore, oltre che la forza rigenerante del calore che attrae le persone intorno a una tavola, in vero stile italiano.
Per qualcuno può sembrare un ritorno al passato, a quella tradizione perpetuata dai racconti delle nonne, ricordi di anni difficili in cui il cibo era poco ma abbondava la voglia di ritrovarsi a tavola per goderne tutti insieme. In realtà, questa filosofia dello “sharing”, che prevede portate con diversi assaggi da condividere tra tutto il tavolo, non è mai stata più attuale e sta prendendo sempre più piede nei locali di tendenza, dai più informali bistrot agli stellati.
Anche a Casa Maria Luigia tutto diventa condivisione. I piatti vengono serviti per l’intero tavolo e ciascuno prende la sua porzione secondo l’ordine e il ritmo che preferisce. Niente imposizioni, nessuna rigidità neppure nel servizio, sempre preciso e puntuale ma aperto al dialogo e al racconto di qualche episodio di vita quotidiana della Francescana Family.
La tavola in condivisione
Un’atmosfera rilassata e coinvolgente, fatta di chiacchiere e buon cibo, che ti fa sentire a casa.
E arriviamo al gusto. Consistenze morbide e note affumicate rendono i sapori familiari. La dolcezza appena smorzata da una punta di acidità di Ricotta, Miele e Camomilla, è puro conforto per il palato e per l’anima.
Ricotta e Miele Maria Luigia e Camomilla
Cotture lente, alte temperature, ingredienti freschi e ricette ispirate alla tradizione come il Pesto Modenese, un tortino di spinaci su pesto di lardo, rosmarino e Parmigiano, passato in forno per sprigionare tutti gli aromi e poi arricchito dalle erbe aromatiche dell’orto.
Pesto Modenese, tortino di spinaci su pesto di lardo, rosmarino e Parmigiano
Mare e Melone è un tributo ad uno dei piatti più iconici dell’appena trascorsa estate italiana. Le capesante marinate nel sale prendono il posto del prosciutto e accompagnano il melone bianco riprendendo la stessa dolcezza e sapidità della versione tradizionale. Fresco e informale, in questa variante più ricercata, si sposa perfettamente con tutta la filosofia di Casa Maria Luigia.
Mare e Melone, capasanta marinata nel sale, con melone bianco e finocchietto, aromatizzata con olio al peperoncino
E come per ogni tavola, anche in questo ritrovo non mancano i racconti di viaggio: con la Rib di Fassona, affumicata su legno di ciliegio e rovere, percorriamo la A4 Serenissima che attraversa il nord Italia dal Piemonte a Milano, dove la tradizionale michetta a forma di rosa qui viene impastata con farina di mais. Fino al Veneto con una versione bianca dell’Alabama Sauce al rafano, un piatto succulento e intrigante: una tappa di puro godimento a cui abbandonarsi senza riserve.
Bronte, crème caramel aromatizzato al pistacchio di Bronte, tuile di pistacchi, polline e sciroppo d'acero
Poi ancora: Focaccia e erbe estive, Pesca Girasole, Cedro dal Nord al Sud, Albicocca e Bronte. Ogni piatto celebra quel senso universale di calore domestico, che solo i sapori fortemente radicati nella memoria dei ricordi sanno evocare.
Focaccia e erbe estive
Sapori che fanno germogliare una irresistibile voglia di tornare e di fare di Casa Maria Luigia, luogo dell’esperienza di tutti i giorni.
Proprio come l’ha pensata Massimo Bottura nel suo progetto originale: una villa nella campagna emiliana in grado di diventare “la tua casa lontano da casa”.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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legata alla sua Val Trebbia, ama viaggiare – soprattutto con la fantasia – ascoltare storie e conoscere nuove realtà. Da sempre appassionata dalle storie di cibo e dalla scrittura, da qualche anno è stata rapita dal mondo del fine dining, dove l’arte della cucina e del servizio danno vita a esperienze gastronomiche uniche, espressione dell’anima di ogni chef, della loro squadra e, sempre più spesso, di tutto un territorio
Il Borlengo dell'Appennino di Jessica Rosval, chef del ristorante Gatto Verde a Casa Maria Luigia, Modena. Foto di Margherita Verini e Stefania Gambella
Massimo Bottura tra le botti della sua acetaia: «Il mio approccio è quello dei grandi vigneron italiani, che attraverso i loro vini hanno dato un’espressione autentica del proprio territorio con il coraggio di uscire dal disciplinare», ci racconta
Foto di gruppo a fine servizio: in prima fila, da sinistra, il maître di Identità Golose Milano Andrea Polini, Jessica Rosval e l'executive chef dell'Hub Edoardo Traverso