06-09-2021

Cortina Summer Party, tutte le immagini della festa ampezzana

Scenografico evento al Rifugio Socrepes. Protagonisti, importanti cuochi del territorio, da Graziano Prest a Massimo Alverà

Riccardo ed Enzo De Prà, figlio e padre, chef de

Riccardo ed Enzo De Prà, figlio e padre, chef del Dolada di Pieve d’Alpago (Belluno), protagonisti del Cortina Summer Party (foto Bandion)

Un evento gourmet in un luogo davvero speciale, a 1.521 metri di quota, incorniciata dallo spettacolo delle cime delle Dolomiti (Patrimonio Unesco). Stiamo parlando della dodicesima edizione del Cortina Summer Party, sui prati del Rifugio Socrepes. Un pic nic mondano, "l’evento più glamour" dell’estate 2021 di Cortina d’Ampezzo. Una ventina di stand gastronomici, per un ristretto numero di partecipanti (solo 550) nel rispetto delle normative in merito agli eventi post-covid. Il tutto con un dress code tirolese, un omaggio al territorio, che ha visto impegnati moltissimi partecipanti per aggiudicarsi il premio per il miglior abito maschile e femminile, che sono stati consegnati dal sindaco di Cortina Gianpietro Ghedina (anch'egli e sua moglie in abiti tirolesi).

Una serie di cooking show ha visto come protagonisti alcuni tra gli chef più noti e delle eccellenze ampezzane. Lo chef Graziano Prest del ristorante Tivoli ha conquistato unanimi e meritati consensi proponendo Passeggiata nel bosco d’estate, un delicato piatto dall’impronta ben precisa: cervo con maionese allo yogurt, chips di verdure e salsa alle erbe spontanee. Poco lontano dallo stand di Prest c’erano i De Prà, il mitico Enzo - chef del Dolada di Pieve d’Alpago - assieme al figlio Riccardo. Hanno proposto un Ovetto al vapore e tartufo estivo dei colli. Un bel esempio di cosa significhi il rispetto e l’autenticità dei sapori locali, coniugato con cotture innovative, frutto della continua ricerca e della passione.

Al centro Graziano Prest (ristorante Tivoli) con i ragazzi del suo team 

Al centro Graziano Prest (ristorante Tivoli) con i ragazzi del suo team 

Massimo Alverà (pasticceria Alverà) e Alessandro Favrin (Seda)

Massimo Alverà (pasticceria Alverà) e Alessandro Favrin (Seda)

Molto intrigante la proposta di Stefano Pian dell’hotel Rosapetra: Tataki di tonno rosso al miso, servito su una base di anguri, salsa ponzu e germogli di borragine. Non meno stuzzicante l’insalata Artemide di Riso Buono, pancia di agnello con spuma di risotto al Prosecco creato da Alessandro Favrin, lo chef del ristorante Seda. Per ritornare alla tradizione pura, merita un capitolo a parte lo chef Alessandro Bortoli, della Baita Piè Tofana, ospitato nella casetta che aveva ospitato i cronometristi delle Olimpiadi invernali del 1956, ora trasformata in una baita ai piedi delle Tofane di Cortina. Bortoli ha servito Patata dorata allo spolert, crema di goulash e cavolo viola croccante. 

Un balzo non solo di gusto quello che si faceva assaggiando il Baccalà in olio cottura marinato al Sumac con panzanella croccante e caviale di arancia e Campari. L’idea è dello chef campano Giovanni Gagliardo, da pochi mesi ai fornelli del ristorante del Faloria Mountain Resort e Spa. Da uno dei locali più iconici della mondanità di Cortina lo chef Gianluca Beltramini dell’Hotel Cortina ha vluto stupire con Gazpacho con salmone marinato alle barbabietole, crema di bufala e borragine. Una proposta molto raffinata che ha soddisfatto anche i palati più esigenti.

L’insalata Artemide di Riso Buono, pancia di agnello con spuma di risotto al Prosecco (Alessandro Favrin)

L’insalata Artemide di Riso Buono, pancia di agnello con spuma di risotto al Prosecco (Alessandro Favrin)

La focaccia nel bosco (Massimo Alverà)

La focaccia nel bosco (Massimo Alverà)

Passeggiata nel bosco d’estate (Graziano Prest)

Passeggiata nel bosco d’estate (Graziano Prest)

Un dolce è stato creato appositamente per l’evento da Massimo Alverà della pasticceria omonima, un lievitato con frutti di bosco, semi canditi e salsa alla vaniglia chiamato La focaccia nel bosco. Un lievitato che è firmato “Identità dolce”, come ha raccontato lo stesso Alverà, il quale continua ad arricchire la gamma di dolci sfornati dalla pasticceria che suo bisnonno Adolfo aveva aperto ben 104 anni fa. “Alla realizzazione di questa focaccia hanno contribuito i consigli dell’amico Corrado Assenza, per me un autentico faro, e a questo aggiungo anche le farine del Molino Quaglia – ci ha raccontato mentre era intento a distribuire le fette della splendida focaccia".


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Giuseppe Cordioli

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Giuseppe Cordioli

Per lungo tempo redattore del Messaggero Veneto, divide la sua passione tra gastronomia e aviazione, soprattutto le Frecce tricolori

 

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