In attesa delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina d'Ampezzo 2026, Graziano Prest si è "allenato" a quelle estive di Tokyo, cucinando a Casa Italia, dove sono stati festeggiati gli atleti azzurri. Lo chef ha confermato di essere all'altezza dei trionfi italiani con una cucina semplice, ma solo in apparenza, frutto di estenuanti ricerche e prove con le svariate materie prime.
Al Tivoli trovano risposta sia gli amanti della cucina del mare sia di quella terragna. Non a caso ai piedi delle Tofane quotidianamente arrivano i pesci dai mercati ittici di Venezia e Chioggia, ma un po' tutto il pescato dell'Adriatico viene esaltato dalle trasformazioni del team di Prest. Un lavoro di squadra, che coinvolge sempre anche i nuovi arrivati, da alcuni decenni riesce a mantenere alto il prestigio del ristorante. È forse questo uno dei segreti dello chef, che conserva la sua naturale capacità unita a una precisa volontà: quella di cogliere ogni minimo dettaglio della materia prima grazie a un'abilità tecnica molto raffinata. Bisogna tenere presente che la "regina delle Dolomiti" vive ogni anno due stagionalità diverse: quella invernale e quella estiva.
Piatti saporiti e molto intriganti a base di agnello, o lumache e rane fritte sono inseriti nel menu accanto a una delicata Tartare di astice con finocchi confit, mela verde gel di rape e wasabi. Il servizio è coordinato in sala da Maridilia Moro e risulta molto preciso e attento, senza mai esagerare. Molto fornita la cantina con etichette importanti del territorio e una particolare attenzione alla produzione francese.
+390436866400
+390436862218
per lungo tempo redattore del Messaggero Veneto, divide la sua passione tra gastronomia e aviazione, soprattutto le Frecce tricolori