02-12-2020
Uno storione (mica piccolo...) nell'allevamento Cru Caviar nel Parco del Mincio
Lo storione è un pesce che affascina e lascia senza parole. Siamo abituati a pensarlo solo come produttore di uova, verdastre o nere, che possono costare sino a 2.000 euro al kg, meglio conosciute come caviale. Invece è imponente nei suoi 200 kg di peso per un esemplare adulto e maestoso nel suo muoversi lento, per gli oltre 3 metri di lunghezza. Stiamo parlando di un pesce preistorico, che può vivere fino a 100 anni e che in natura può raggiungere i 9 metri di lunghezza e i 400 kg di peso: ha la bocca allungata, che ricorda quella dello squalo, uno dei più antichi abitanti del nostro pianeta. Il dorso ricoperto di scaglie taglienti invece rimanda a un altro antico ospite dei fiumi, ovvero il caimano.
Ogni esemplare femmina può produrre fino a 20 kg di uova, che vengono lavorate con la delicatezza con cui si lavorano le pietre preziose. Solo un po’ di sale e acqua e null’altro, prima di entrare nelle latte che le conterranno per farle degustare al cliente finale, in un cucchiaio di corno o di madreperla (l’avorio no, evitiamo di usarlo).
Varie tipologie di caviale Caviar Cru
Fino agli anni ‘70 del secolo scorso lo storione era diffuso in molti fiumi europei e lo si trovava facilmente anche tra le acque profonde di Adige, Tevere e Po. Poi la caccia selvaggia e la riduzione degli habitat lo hanno reso molto raro, come d’altronde nel resto del mondo, tanto da considerarlo oggi una specie a rischio di estinzione e vietarne la caccia anche in Russia, che ne aveva fatto un prodotto di punta del suo export.
Il distretto del caviale italiano è da sempre nella zona compresa tra Veneto e Lombardia, tra i fiumi Mincio e Adige e le province di Verona, Brescia e Mantova. Qui, in territori dal clima umido, freddo di inverno e caldo d’estate, si alleva tutto il caviale italiano. Le aziende sono poche e autorizzate da un’apposita disposizione del Ministero dell’Agricoltura.
L'allevamento Caviar Cru a Goito, nel Mantovano
Il caviale viene lavorato fresco appena prelevato e messo nelle latte che lo custodiranno solamente con sale di Cervia, in bassa percentuale. Da qualche anno al prodotto fresco si sono aggiunti altri prodotti, a base caviale, che consentono una conservazione più duratura delle uova, ovvero la versione secca in polvere croccante, oppure compatta da grattugiare in sigari e infine amalgamata con burro, per consentire un consumo dilazionato nel tempo e a prezzi inferiori.
La sostenibilità e l’attenzione per l’ambiente hanno spinto l’azienda a cercare di valorizzare nel tempo anche la carne di storione, da sempre considerata un prodotto di valore inferiore alle sue uova, tanto che si lavorava in Italia solo la carne del maschio, mentre la femmina veniva per lo più congelata ed esportata verso l’Est Europa.
Saverio Bettinazzi
La Caviar Cru ha scelto di lavorare la carne di storione sottolio e affumicata, oltre che a filetti, per esaltare la completa assenza di spine e la carne grassa e tenace di questo pesce straordinario. La Focaccina veneta fritta con storione affumicato e maionese tartara e gli Spaghetti al burro di caviale del Gran Caffè Quadri di Venezia fanno capire come questa sia la strada giusta.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
gastronomo per passione e assaggiatore seriale, abitante della periferia montana del Regno Sabaudo, nel tempo che resta prova a innovare il sistema di welfare italiano. Ancora si emoziona prima di aprire il menu di un nuovo ristorante
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