20-08-2019
Peter Brunel davanti al suo nuovo ristorante, appena inaugurato
Prima la famiglia. Tra tutto quello che si vuole mettere prima al giorno d’oggi la famiglia è una cosa seria. Peter Brunel, trentino della Val di Fassa, ha lasciato la stella (ma c’è da giurare che la ritroverà presto), un grande gruppo come Ferragamo e soprattutto Firenze, dove era executive chef dei ristoranti Lungarno Collection, per tornare nel suo Trentino. Non nella sua valle, ma poco lontano dal Garda, da dove viene la famiglia della moglie.
In fondo la sua rampa di lancio è stata proprio Riva del Garda, dove nel 2003 ha conquistato la prima stella Michelin quando aveva appena 28 anni. Insomma si compie così il ritorno alle origini. Il cambio di passo è dettato dal poter finalmente essere indipendente: una scelta che porta maggiore impegno e responsabilità, ma anche una libertà mai assaporata in precedenza.
Lo chef in cucina
Ora l’insegna è discreta e porta il nome dello chef: Peter Brunel Ristorante Gourmet. E la ristrutturazione è stata accurata, ha diviso l’ambiente in tanti spazi, dove ci si può fermare per l’aperitivo o spostarsi per il caffè o un superalcolico. Nel salottino c’è un giradischi con una piccola collezione di vinili che si possono scegliere e ascoltare, la musica è una grande passione dello chef. La cucina è completamente a vista.
L'esterno e l'ingresso
Il basso Garda Bresciano ha insegne consolidate e un paio di eccellenze assolute, anche la sponda veronese è cresciuta. Attorno alla manifestazione Fish and Chef, che proprio quest’anno ha compiuto dieci anni, è cresciuto il Dream Team dei cuochi gardesani. Il trentino, che concentra tutte le sue stelle verso le montagne, mancava di un luogo come questo sul lago.
La sala
Aperto dal 30 luglio, il riscontro del ristorante è stato subito positivo, si lavora bene. Le aspettative sono alte soprattutto per il periodo autunnale, quando comunque il livello di attenzione verso l’enogastronomia di chi viene sul Lago è più alto che nei mesi estivi.
L'orto d'estate: Ortaggi interi, in crema, quinoa, aromi ed erbette e salsa maionese
Ricordo di Lofoten: Alici marinate, acqua di mare, peperone di Piquillo, foglie d’ostrica e grissino al finocchio
Gnocchi di patate: Patata, fonduta di Parmigiano, Blu e more con tapioca
Il cinghiale in Cinta: Bottoni di cinghiale in fondo di cinta senese e briciole d’oro al pan di segale
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
Giornalista sportivo a Eurosport con 16 Olimpiadi all’attivo (l'ultima, Pyeongchang 2018), ha un’antica passione per il cibo. Assaggiatore di Identità Milano dalla prima edizione
I Cannelloni, il passaggio più delizioso del menu dedicato a Gabriele D'Annunzio del ristorante Peter Brunel di Arco (Trento). A destra, il pizzino con cui lo scittore esortava la sua cuoca Albina e tenere cannelloni pronti "a ogni ora del giorno e della notte"
Un Peter Brunel in gran spolvero quello che abbiamo incontrato al suo Peter Brunel Ristorante, ad Arco, provincia di Trento
Gnocchi di patate e pasta secca con fonduta al blu di Bagnoli e castagne al tartufo nero, una ricetta di Peter Brunel, chef del ristorante omonimo di Arco, Trento (le foto sono di Martino Dini)
Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.