20-01-2019
La squadra di Distreat al completo (o quasi). Da sinistra: Federico Sordo, Gabriel Urgese, Nicola Mamo, Beatrice Perin (non citata nell'articolo, al servizio di sala), Andrea Tirelli, Davide Aru, Guido Dossena
Anche per il 2019 la scena gastronomica milanese sembra promettere quella vivacità a cui ultimamente ci siamo abituati, tanto che le nuove insegne da sperimentare non sono mancate nemmeno in queste settimane. Da non molto Gabriele Zanatta ha raccontato su queste pagine dell'apertura di Nebbia, ristorante inagurato dai due cuochi Federico Fiore e Mattia Grilli, e dal sommelier Marco Marone, in via Torricelli.
A poca distanza, affacciato proprio sul Naviglio Pavese, sta per aprire invece Distreat: un locale che sarà un ristorante, ma non solo, in quanto i suoi ideatori hanno puntato da subito sulla poliedricità e sulla multifunzionalità. Accostiamo queste due novità non solo per un motivo di geolocalizzazione, ma anche per sottolineare un altro punto in comune. Come scriveva Zanatta di uno dei cuochi di Nebbia, «Fiore lo ricordiamo bene al Ratanà di Cesare Battisti».
Il bar
Che viene da tutti e tre citato come punto di riferimento, come prezioso maestro e fonte di ispirazione: «Molto di quello che abbiamo imparato al Ratanà - precisa Federico Sordo - farà parte della filosofia di Distreat. In particolare l'obiettivo di proporre una cucina che punti sulla semplicità, sulla golosità, sull'intensità del gusto. Nel piatto, come ci ha insegnato Cesare, non ci devono essere orpelli superflui, ma solo ingredienti utili a dare sapori puliti e decisi».
Le sale
Ma se è bello e giusto che gli allievi ringrazino il maestro, soprattutto quando è una persona integerrima come Cesare Battisti, è arrivato il momento di concentrare le nostre attenzioni su questo nuovo locale, che da lunedì aprirà al pubblico. In un luogo di grande fascino, che è parte importante della storia.
Uno scorcio del cortile
Ecco il perché della poliedricità ricercata da chi animerà Distreat, che sarà aperto dalla mattina alla sera, non stop: con servizio di bar e caffetteria, pranzo, aperitivo e cena. Il bar ha un suo spazio dedicato in una piccola casetta al centro del cortile, che poi sarà un punto di forza del locale con la bella stagione. Il ristorante si articola invece su due piani della palazzina adiacente, con due sale appena rinnovate con gusto lineare e contemporaneo, che potranno accogliere un buon numero di coperti.
Topinambour glassato all'aceto balsamico, con salsa di noci, cime di rapa saltate e scaglie di Lodigiano
Porro in tre consistenze con salsa barbecue artigianale e olio alla cenere
Risotto Riserva San Massimo con crema di cavolfiore, aringa affumicata, pompelmo rosa e semi tostati
Maccheroncino Mancini al ragù di agnello, con mentuccia e ricotta salata
Polpo arrostito con crema di fagioli cannellini, salsa all'arrabbiata e crumble al limone
Biancostato di Fassona piemontese con broccolo romanesco e scalogno agro
Torta di carote, cremoso al cioccolato bianco, arance al pepe e nocciole tostate
Il nostro Tiramisù
Distreat Alzaia Naviglio Pavese 78/3 Milano +39.339.6778204 Chiuso il sabato a pranzo e l'intera domenica (per le prime settimane sarà chiuso a cena dal lunedì al mercoledì) Prezzi medi a cena: antipasti 11, primi 13, secondi 17, dolci 7 euro
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia