12-08-2017

I ristoranti dell'estate: Costiera Amalfitana

Sette insegne di cucina tradizionale e contemporanea da Cetara a Positano. E due indirizzi per fare scorta di vini a Salerno

La vista che si gode dal Monastero Santa Rosa a

La vista che si gode dal Monastero Santa Rosa a Conca dei Marini, Salerno, sede del ristorante Refettorio di Cristoph Bob (foto monasterosantarosa.com)

Al Convento (+39 089 261039, piazza San Francesco 16, Cetara, Salerno, alconvento.net )
Nel cuore del borgo marinaro di Cetara la famiglia Torrente ha convertito un Conventomedievale nel più famoso luogo di culto del pesce povero e da più di quarant'anni conquista i suoi più fedeli proseliti con la semplice bontà di pane, burro e alici. Se questo è il tempio delle alici di Cetara, Pasquale Torrente è il suo sacerdote. Uomo estremo e assai dirompente, ha promosso con passione e in lungo e in largo la verità gastronomica della sua città, ungendo le bocche dei popoli del mondo con la tradizionale colatura di alici di Cetara. Leggi l'intera recensione di Valentina Santonastaso.

Il Carlino del San Pietro di Positano, insegna di cucina più semplice rispetto al blasonato Zass, nella stessa sede

Il Carlino del San Pietro di Positano, insegna di cucina più semplice rispetto al blasonato Zass, nella stessa sede

Il Refettorio del Monastero Santa Rosa (+39 089 8321199, via Roma, 2, Conca dei Marini, Salerno, monasterosantarosa.com)
Prendi uno chef tedesco di buona esperienza e mettilo in Costiera Amalfitana, in quel “paradiso” del Monastero Santa Rosa. Il risultato è un mix d’organizzazione germanica, qualità mediterranea e bellezza all’ennesima potenza, la sintesi dell’armonia tra gli elementi: un calice di vino bianco Costa d’Amalfi doc, la brezza che soffia sull’insenatura di Conca dei Marini, la vista profumata dei giardini in fiore, la piscina che si fonde nel mare all’orizzonte e un piatto di cannelloni della “casa”, con ripieno di pesce di scoglio, gamberi rossi, ricotta affumicata e spinaci su ristretto di pesce. Leggi l'intera recensione di Massimiliano Rella.

La Serra dell'hotel Le Agavi (+39 089 811980, via G. Marconi 169, Positano, Salerno)
L’hotel Le Agavi è un luogo incantevole, mozzafiato per la veduta sulla splendida Positano, meta di un turismo d’élite esigente e innamorato di questi luoghi. Le Agavi, come il borgo stesso, si sviluppano in altezza, rubando spazio alla montagna che costeggia con prepotenza il mare. Qui infatti non esistono grandi spiagge, ma tante piccole cale da scoprire raggiungendole vie mare o attraverso ripidi percorsi da terra. Leggi l'articolo di Marina Alaimo.

Zass del San Pietro (+39 089 875455, via Laurito, 2, Positano, Salerno, ilsanpietro.it)
È raro trovare, nel mondo reale, un posto come il San Pietro. La retorica dell'aggettivazione si infrange contro lo scoglio sul quale è costruito l'hotel. La vista su Positano e sulla Costiera Amalfitana non lascia fiato. È meglio tacere. E godere. Soddisfatti gli occhi è il momento del palato. Dal 2003 guida il ristorante del San Pietrouno chef visceralmente campano che però si chiama Alois Vanlangenaeker. Il fatto che sia nato e cresciuto in Belgio, che abbia lavorato in blasonati ristoranti francesi non toglie niente alla sua natura mediterranea.  Leggi l'intera recensione di Gianluca Biscalchin.

Dove fare scorta di vini prima di partire per la Costiera? Da Armando Pistolese di Tozzabancone in via Duomo 39 a Salerno, telefono +39.089.2865356. Vini naturali e perle bio dalla Campania e oltre

Dove fare scorta di vini prima di partire per la Costiera? Da Armando Pistolese di Tozzabancone in via Duomo 39 a Salerno, telefono +39.089.2865356. Vini naturali e perle bio dalla Campania e oltre

Osteria del Taglio (+39 089 9243333, via Giovanni Ruggi d'Aragona, 10, Salerno, osteriadeltaglio.it)
Girando per i vicoli stretti del centro storico di Salerno, capitiamo quasi per caso in un locale candido al piano meno uno: scesi i gradini, troviamo tre persone (due chef e un lavapiatti) che si dannano in una cucina a vista di poche centinaia di centimetri quadrati. Non c’è spazio neanche per il bollitore (e infatti la pasta cuoce in un pentolone anni Cinquanta). È la tana che Francesco “Ciccio” Costantino e Pinella Fasano scavarono per una decina di tavoli in tutto a fine 2012, negli spazi in cui un tempo c’era un tipografia, piazzando a vigilare sui piatti Domenico “Mimmo” VicinanzaLeggi l'intera recensione di Gabriele Zanatta.

Re Maurì del Lloyd's Baia (+39 089 7633687, via Benedetto Croce, Salerno - strada verso Vietri, remauri.it)
Ci voleva la Michelin per stanare un talento a-social chino da due anni a lavorare tra il blu delle ceramiche di Vietri e quello del mare che si apre spettacolare all’orizzonte sul Cilento. E sì che Lorenzo Cuomo, nel suo lungo girovagare prima di tornare a casa, ha lasciato ricordi splendidi tra i colleghi: per Alessandro Negrini e Fabio Pisani di Aimo e Nadia «è un ragazzo straordinario e determinato». E chissà come si sperticherebbero Oliver Glowig e Andrea Berton, altri due mammasantissima che l’ebbero al servizio. Leggi l'intera recensione di Gabriele Zanatta.

Dove fare scorta di vini/2. Da Line Winebar, corso Vittorio Emanuele 176, Salerno, telefono +39.089.241713: Drago (in foto) è ferrato e fornito di champagne e piccole chicche da tutta l'Italia

Dove fare scorta di vini/2. Da Line Winebar, corso Vittorio Emanuele 176, Salerno, telefono +39.089.241713: Drago (in foto) è ferrato e fornito di champagne e piccole chicche da tutta l'Italia

Rossellinis a Palazzo Avino (+39.089.818181​, via S. Giovanni del Toro, 28, Ravello, Salerno, Rossellinis)
Palazzo Avino, ci entrate da quella che era in origine la cappella dedicata a Maria Maddalena Penitente e l'occhio, pur ubriaco di un susseguirsi a tratti escheriano di archi divani scale pianerottoli distributori di confetti da cui ancora scale e archi e scorci di mare e fiori e via dicendo, vi rassicura sul fatto che qualunque vostra penitenza sta avendo termine. Seguite la luce e il mare ed arriverete sulla terrazza del Rossellinis (e si, anche Roberto e la Bergman hanno smesso di fare penitenza in questa casa) dagli anni Novanta la tavola più interessante vicina al cielo. Leggi l'intero articolo di Giulio Francesco Bagnale


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