Ernst Knam
Sila-Crotone andata e ritornodi Antonio Biafora
Dall'Italia Braschi colpevole di lesa maestà : guai toccare la tradizione
Lo chef de Il Pagliaccio Anthony Genovese è il nuovo ambasciatore dello stoccafisso di Norvegia, succede così a Felice Lo Basso. Vi raccontiamo la premiazione, la cena seguente e anche un pranzo di qualche giorno prima, splendido
In quanti sanno che l’Italia è il maggior consumatore di stoccafisso norvegese del mondo? Un legame forte e duraturo quello che lega Italia e Norvegia sin dal 1400 quando, grazie all'attivo commercio tra le Fiandre e il Nord Italia, fu esportato dalle isole Lofoten e Bergen.
Come spesso capita tutto nacque per caso: il capitano Pietro Querini, un aristocratico veneto, nel 1432 naufragò nei pressi della Manica a causa di una tempesta che continuò per settimane, trascinando le scialuppe di salvataggio fino alle isole Lofoten. Qui, il capitano e pochi membri sopravvissuti dell’equipaggio furono salvati dai pescatori locali. Durante il soggiorno su queste isole, Querini scoprì la lavorazione e l’utilizzo dello stoccafisso. La leggenda racconta che i primi stoccafissi giunti in Italia furono portati proprio da Querini al suo rientro in patria (leggi qui un nostro approfondimento).
Insalata di patate, stoccafisso e puntarelle
E lui di rimando: «Le mie origini calabresi mi hanno sempre accompagnato in tutto il mio percorso e ho avuto modo di conoscere la cucina e il cibo di tutto il mondo ma essere qui a rappresentare un prodotto così lontano ma che è diventato parte della tradizione della cucina italiana è per me un grande orgoglio. Lo stoccafisso è ingrediente a cui sono molto legato a livello affettivo. Mi ricorda la mia infanzia in Calabria e i miei nonni. Tutti gli anni infatti per Natale la mia famiglia metteva in tavola lo stoccafisso e mio nonno si occupava del rituale di preparazione del piatto, partendo proprio dal prodotto secco che ammollava lui stesso».
Ravioli di stoccafisso, brodo di pomodoro del piennolo
In un clima rilassante e conviviale nella splendida cornice del ristorante che ben riflette l’anima e la filosofia dello chef Genovese, la cena è iniziata con intriganti finger food di benvenuto accompagnati da champagne Joseph Perrier Blanc de noirs 2008 che hanno dato il via alla serata. Contaminazioni romane per l’Insalata di patate, stoccafisso e puntarelle cui è seguito il Salmone (appena scottato) con mela fresca e riso alla piastra croccante.
Merluzzo con crema di zucca e nocciole
Il nuovo "ambasciatore dello stoccafisso di Norvegia" ha ricevuto il testimone da Felice Lo Basso, chef del Felix Lo Basso a Milano che è stato insignito della stessa onorificenza nel novembre 2015.
Noi però eravamo stati da Genovese anche qualche giorno prima, per un pranzo di altissimo livello. Vedi i piatti nella nostra fotogallery.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose