12-04-2022
La locandina di Identità Milano 2022 con il piatto simbolo, firmato da Massimo Bottura: Immagine e somiglianza - Nel mio futuro ci sarà sempre futuro. Uno spaghetto... che diventa dessert! È parte del nuovissimo menu dello chef modenese all'Osteria Francescana, denominato Vieni in Italia con me
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Sarà di Massimo Bottura il piatto simbolo di Identità Milano 2022: si chiama Immagine e somiglianza, col sottotitolo Nel mio futuro ci sarà sempre futuro che si sposa a meraviglia con il tema del congresso, Il Futuro è oggi. Dunque Immagine e somiglianza: una pasta, apparentemente al pomodoro, ma diversa. Quasi uno spaghetto al pomodoro, insomma, e proprio così viene definito nel nuovissimo menu dell'Osteria Francescana, del quale il piatto fa parte. Lo si trova proprio alla fine, appena prima dei petit fours, e non è l'unica sorpresa.
Spiega Bottura: «Riprendo il concetto di Vieni in Italia con me (il suo celebre libro del 2014, ndr), ossia rompere ogni barriera. Non esiste un Nord, un Centro e un Sud: esiste un'Italia unica. Tutti vogliono costruire dei muri, noi invece li abbattiamo, ed è proprio il concetto che esprimiamo a Casa Maria Luigia ogni sera e per il quale la gente impazzisce».
«Andiamo oltre le barriere, racconto il nostro Paese attraverso una riflessione. Uso la materia prima senza i punti di riferimento dettati dalla storia, ma procedendo con un'analisi critica del sapore di ogni ingrediente. Per la prima volta lavoro così a fondo sulla cucina italiana nel suo complesso»
Torniamo al piatto. «Immagine e somiglianza: vedo uno spaghetto rosso, è un'immagine iconica che evoca qualcosa di noto, di italiano, ma in realtà è una somiglianza. È Alighiero Boetti! Rifaccio lo spaghetto al pomodoro, ma non come l'originale perché lo trasformo in un dessert». Un dessert? «Sì. E nel nuovo menu il babà è un amouse bouche, la caprese diventa Oops! Ho dimenticato la caprese, il fegato alla veneziana è una friandies... Andiamo appunto oltre le barriere, racconto il nostro Paese attraverso una riflessione. Uso la materia prima senza i punti di riferimento dettati dalla storia, ma procedendo con un'analisi critica del sapore di ogni ingrediente. Per la prima volta lavoro così a fondo sulla cucina italiana nel suo complesso: ci tengo molto. Se prendo un cappero di Pantelleria, lo disidrato, lo polverizzo, ecco che questo cappero diventa l'essenza del sale. Una robiola affumicata con tartufo nero e nocciole diventa un raviolo. E poi c'è quell'altro raviolo, col coniglio alla cacciatora...». (Aggiungiamo noi: quest'ultimo piatto nel nuovo menu della Francescana si chiama "Un viaggio nel Bel Paese: ravioli come contenitori di idee". Ma ora Bottura appare improvvisamente perplesso. Qualche attimo di silenzio. Poi riprende). «Ma no! Ma devo fermarmi! Questa è la mia lezione a Identità Milano! Me la vuoi far anticipare?!? Me la vuoi spoilerare!?!». No no, Massimo: con te appuntamento sabato 23 aprile, ore 12,45, sala Auditorium.
Massimo Bottura con la sua squadra a Identità Milano 2021 (foto Brambilla-Serrani)
Ci sono insomma le caratteristiche della salsa al pomodoro, però senza il pomodoro. Acido, dolce, amaro. Il tutto incorporato direttamente negli spaghetti, che sono serviti tiepidi. Nascondono una base di pasta di mandorle siciliane e un cuore di erbe aromatiche - ad esempio foglie di basilico rosso - «che sono molto importanti, donano tridimensionalità al palato, profondità di gusto». Sopra agli spaghetti, a condimento finale, ecco mandorle grattugiate, polvere di cappero e latte di mandorle. «Lo dicevamo prima: il piatto unisce Nord e Sud. E inoltre rompe i confini tra dolce e salato». Immagine e somiglianza ha una sorta di "sottotitolo": Nel mio futuro ci sarà sempre futuro. Spiegazione: «Noi non siamo gente abituata a fermarci. Raggiunto un obiettivo, ci proiettiamo subito verso il progetto successivo. Ecco: bisogna costruire il futuro attraverso il proprio futuro, ossia attraverso i progetti, gli investimenti, il capitale umano».
«Bisogna costruire il futuro attraverso il proprio futuro, ossia attraverso i progetti, gli investimenti, il capitale umano»
Commento di Paolo Marchi: «È importante che nel futuro Massimo veda ancora la pasta, che è il piatto più italiano insieme alla pizza. Anzi, una bella provocazione sarebbe se un giorno, magari non troppo lontano, decidesse di esprimersi anche proprio sulla pizza. Nei suoi piatti c'è sempre tantissima Italia, ma in chiave nuova, ragionata».
Il piatto simbolo dell'ultima edizione di Identità Milano, settembre 2021: Questo non è un gioco, è lavoro di Matias Perdomo e Simon Press. Foto Brambilla-Serrani
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classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
Antoine Roland-Billecart con Gil Grigliatti di Velier e Francesca Barberini. Tutte le foto sono di Brambilla-Serrani
L'incontro sulla Disobbedienza Giusta. Da sinistra Paolo Vizzari, Luca Marchini, Aurora Caporossi, Laura Dalla Ragione, Enrico Parisi, Lucia La Paglia, David Scatolla, Grazia Boccacci, Luna Pagnin, Francesca Finazzi, Alba Toninelli e Ruggero Parrotto (tutte le foto sono Brambilla-Serrani)