Grande novità a Identità Golose Milano, primo hub internazionale della gastronomia. A partire dal prossimo 14 maggio, infatti, oltre ai tanti eventi in Sala Ovale, ai pranzi firmati Andrea Ribaldone&Alessandro Rinaldi, alle cene con gli chef ospiti (clicca qui per programma e prenotazioni), agli incontri, alle presentazioni e alle mille altre attività che affollano ogni giorno via Romagnosi 3, prenderà il via Identità Cocktail&Wine, la nuova proposta dedicata all'aperitivo (tutte le sere dalle 18 alle 20).
Insomma: dopo il grande successo di
Identità Cocktail al congresso
Identità Milano 2019 e la sempre maggior presenza d'
Identità anche nel mondo dell'enologia - a iniziare dalla newsletter
Identità di Vino (per iscriversi e riceverla gratuitamente,
clicca qui) - presto anche all'hub sarà possibile godersi il proprio drink, accompagnato da ottimi stuzzichini, magari in attesa - perché no - del proprio tavolo per la cena. O anche semplicemente per godersi un aperitivo ben realizzato, in un luogo di grande bellezza.
Per l'occasione, il bar manager di Identità Golose Milano, Luigi Barberis, ha studiato tre cocktail speciali, che diventeranno i signature a Identità Cocktail&Wine. Verranno presentati durante un'anteprima a inviti, venerdì 10 e sabato 11 maggio prossimi.

Identità Milano, il cocktail
Il primo - forse il più rappresentativo, si chiamerà ovviamente
Identità Milano. Ingredienti: bitter, vodka
Belvedere, oleo saccarum bergamotto, lime e
Identità Glicine Agrumato fragranza alimentare ideata dalla designer olfattiva
Antonella Bondi. Sarà appunto il cocktail simbolo di
Identità Golose Milano, una reinterpretazione dell’aperitivo classico della tradizione milanese, ossia il bitter shakerato. Il cocktail viene decorato in superficie con la riproduzione del Duomo di Milano, fatta con la polvere d’oro. «In generale, in tutte queste tre nostre ideazioni abbiamo voluto richiamare lo spirito della città - ci spiega
Barberis - In questo caso, facciamo un twist del suo cocktail forse più rappresentativo».
Secondo cocktail dal nome particolare:
Tacchi a spillo (rabarbaro, limone, sciroppo di spumante e ginger beer). Ossia il rabarbaro, altro classico aperitivo della tradizione milanese («Basti pensare allo storico
Zucca») rivisto in chiave moderna. Né
Spritz, né
Moscow Mule e neanche Coca Cola… Bensì una sorta di "
Spitz alla meneghina", un drink leggero, da sorseggiare a tutte le ore e sempre attuale. La sua classe sta nella semplicità.
Terzo e ultimo cocktail speciale analcolico:
Luci sui Navigli, con karkadè, passion fruit, sciroppo allo zafferano e kaffir lime. Si tratta di un tributo alla classe milanese: un cocktail analcolico, i cui ingredienti e sapori diventano un ponte profumato tra Oriente e Occidente. Insomma, un melting pot di aromi custoditi... da un prezioso diamante. «Milano è città cosmopolita per eccellenza - conclude
Barberis - Un suo prodotto-simbolo è lo zafferano, già per sé originario dell'Asia Minore. Lo abbiniamo al kaffir lime dalla Malesia, al karkadè africano e al passion fruit sudamericano, in un abbraccio di aromi e culture».
Identità Cocktail&Wine sarà a partire dal 14 maggio tutte le sere, dalle 18 alle 20, domenica esclusa. I cocktail costeranno 20 euro e verranno serviti insieme a tante golosità; salumi (tra i quali uno splendido prosciutto di Parma Galloni Selezione Oro, tagliato al coltello), selezione di formaggi, fritto d’autore firmato Frienn, babà salati e altri stuzzichini.
CHI È LUIGI BARBERIS - Barberis, nato ad Alessandria l’8 maggio 1980, sin da adolescente inizia a lavorare “dietro al banco” di una caffetteria, un po’ per passione e un po’ per assecondare il suo carattere solare e la sua personalità vulcanica, che ama il contatto con il pubblico.
Il suo lavoro di barista lo appassiona talmente tanto che a 16 anni si cimenta con successo nella preparazione dei primi cocktail. Dopo gli studi universitari decide di dedicarsi a tempo pieno a questa professione e nel 2006 apre il suo primo locale ad Alessandria, il
Caffè degli Artisti, che tuttora gestisce.
Autodidatta, Luigi coltiva la sua formazione frequentando numerosi corsi dedicati e seminari di approfondimento sui vari aspetti della miscelazione, spendendo il suo poco tempo libero in viaggi nei luoghi dove si producono i migliori distillati del mondo. Di ritorno da una visita in Armagnac, capisce come deve essere svolto il lavoro del barman e quale ruolo ha questa figura: chi si occupa di miscelazione deve comunicare storie e tradizioni e con queste fare felici i propri clienti.
Il suo stile è legato all’essenzialità, a un ritorno alla semplicità. Secondo
Barberis chi sta dietro al banco deve valorizzare la parte artistica di questo mestiere, che la fa chi realizza il prodotto (il distillatore o il liquorista). Il bartender è solo la parte finale di questo percorso e proprio per questo deve rispettare il prodotto che sta usando per creare un cocktail, senza cambiarne le caratteristiche. Un po’ come fa un bravo cuoco, che cerca di esaltare un ingrediente senza coprirlo con virtuosismi tecnici.
Da grande non sogna di diventare famoso, ma desidera che le persone del team di lavoro con cui si confronta quotidianamente, svolgano con la sua stessa dedizione questo meraviglioso mestiere, che a differenza di altri ha una caratteristica unica: quella di strappare un sorriso e rendere felici i propri clienti.
Attualmente Luigi Barberis, oltre al Caffè degli Artisti, è bar manager di Identità Golose Milano ed è responsabile della carta dei cocktail di alcuni locali, tra cui il ristorante Lino di Pavia e il Caffè dei Mercanti di Acqui Terme.