20-07-2013
Christian Milone, chef della Gastronavicella della Trattoria Zappatori di Pinerolo (Torino), vincitore della seconda edizione del Premio Birra Moretti Grand Cru, contest riservato a chef e sous-chef con la passione per la birra in cucina. Lunedì 22 luglio si chiude la prima fase della terza edizione, qui tutti i dettagli per partecipare
I concorsi, soprattutto quelli con un premio in palio, hanno un grande appeal sia tra i partecipanti sia tra chi ne è spettatore. Se poi aggiungiamo che si tratta di cucina e che la giuria è formata da un parterre de roi di altissimo livello tra chef, sommelier ed esperti del settore la miscela vincente è presto fatta. Questo genere di prove, però, vengono raccontate per lo più nei meccanismi e nelle dinamiche di partecipazione, oltre al mettere in luce le qualità o competenze che i partecipanti devono dimostrare. A far notizia rimangono poi il nome del vincitore, il premio che si è aggiudicato e le ricette che gli hanno permesso di aggiudicarsi la vittoria. Di rado, invece, si dà spazio al “post” ossia a quella quotidianità che riprende il suo corso dopo un’esperienza così importante. Se fino a poco tempo fa anche il Premio Birra Moretti Grand Cru, rivolto a chef e sous-chef under 35, non faceva eccezione rispetto agli altri concorsi. Ora la fa perché vogliamo raccontare cosa accade nella vita dei vincitori delle prime due edizioni a distanza rispettivamente di due anni e quasi un anno dalla finale. Nel 2011 al suo esordio, il Premio ha visto come vincitore Giuliano Baldessari, sous-chef di Massimiliano Alajmo, tre stelle de Le Calandre di Rubano (Padova). Anzi dovremmo dire quasi “ex-sous chef”, perché Baldessari concluderà nel mese di agosto la sua esperienza più che decennale nella famiglia padovana.
Giuliano Baldessari, vincitore della prima edizione del Premio Birra Moretti Grand Cru. Dopo 10 anni alle Calandre, è pronta per un'insegna tutta sua a Barbarano Vicentino
Lumache e birra, uno dei due piatti con cui Milone s'è aggiudicato l'edizione 2012
Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola
a cura di
sceneggiatrice e scrittrice, dalla scuola di giornalismo enogastronomico del Gambero Rosso è approdata a Identità Golose