È stato bello incontrare Cesare Battisti del Ratanà di Milano a Città del Capo. Cesare e Federica, la sua deliziosa compagna sommelier, hanno fatto 5mila km in giro per il Sudafrica e sono infine approdati quaggiù per godersi gli ultimi giorni degustando cibi e vini della zona. Ci siamo visti per due sere, prima per un aperitivo all’italiana e poi cena e fiumi di chiacchiere (e vino!). Abbiamo subito familiarizzato ed è stato molto bello poter avere tempo per parlare di cibo, di ricette, della ristorazione in Italia dopo due anni di assenza, di fornitori doc e di filosofia varia sull’argomento.
Di Cesare mi ha colpito la semplicità, la schiettezza e il suo atteggiamento molto down-to-earth (il ragazzo non se la tira per niente, che bello) oltre che la sua competenza in fatto di materie prime e il suo entusiasmo per la professione. Abbiamo parlato per ore di risotti, panne cotte, pane e verdure, esperienze vissute a Identità, altri chef e altre cucine, abbiamo attraversato l’Europa e il Sudafrica in un bellissimo viaggio culinario fatto di parole e immagini evocate dai nostri racconti.

I volti di tutti i protagonisti di Identità di carne, martedì 7 febbraio, Sala Blu 2
La seconda sera della loro permanenza a Cape Town siamo andati tutti a cena da
Giorgio Nava del
95 Keerom. Bello l’incontro tra due professionisti che hanno in comune l’amore per l’eccellenza delle materie prime e per la professione di chef. Niente voli pindarici, ma per entrambi la ricerca di cibo vero e di ottima qualità nel rispetto della tradizione.
Giorgio ha allestito un vero e proprio banchetto con tutti i suoi piatti forti, compresa una commovente (per chi vive qui) insalata di carciofi freschi e un trionfo delle sue proverbiali carni del Karoo, regione semi-desertica del Paese in cui il cuoco ha la sua
farm: strepitose. Del resto l'impero di
Nava conta anche su un ristorante che non per nulla si chiama
Carne SA, un paradiso del carnivoro che offre tagli da carne di manzo razza Romagnola, agnello Dorper e selvaggina. Meraviglie di cui ci darà conto a
Identità Milano, nella giornata dedicata a
Identità di carne, martedì 7 febbraio.
Il tutto era innaffiato da ottimi vini. La conversazione è stata molto varia, molti scambi professionali, esperienze di entrambi qui, in Italia e nel mondo, le aspettative per il prossimo convegno di
Identità, ormai alle porte e un po’ (ma poco!) gossip. L’incontro tra due bravissimi chef, ma soprattutto tra due persone che smessi i panni curiali chiacchierano naturalmente e hanno voglia di condividere le proprie storie ed esperienza è sempre molto emozionante. Ce ne siamo andati quando le sedie erano ormai sui tavoli, segno di una serata riuscita perfettamente.