28-03-2019

Il potenziale olfattivo di un cocktail

Fragranze edibili per emozionare col bere miscelato. Ne hanno parlato David Rios, Oscar Quagliarini e Giuseppe Mancini

David Rios, miglior bartender del mondo nel 2013,

David Riosmiglior bartender del mondo nel 2013, sul palco di Identità di Cocktail 2019 (foto Brambilla/Serrani)

Parte con il botto Identità di Cocktail 2019. Sul palco, allestito da Augusto Contract su disegno di Marketing & Trade, salgono niente meno che un campione del mondo e un fuoriclasse delle mixologia.

Beppe Mancini, bartender Diageo, e Oscar Quagliarini, ora al Le Garagiste di Parigi 

Beppe Mancini, bartender Diageo, e Oscar Quagliarini, ora al Le Garagiste di Parigi 

Ad aprire la terza edizione dello spazio dedicato alla miscelazione all’interno del Congresso, sono lo spagnolo David Rios, premiato miglior bartender del mondo nel 2013 e Oscar Quagliarini, talentuoso e geniale barman romano ora impegnato nel progetto “Le Garagiste” a Parigi. Il tema è quello del profumo, delle essenze e della componente olfattiva dei cocktail. La ricerca in tal senso parte da un concetto preciso e chiaro, ben illustrato da Rios: “Quando assaggio un vino la prima cosa che faccio è valutarne il colore e poi sentirne il profumo. Da li, usando quel senso, parte la mia esperienza gustativa. Questo non succede, purtroppo, con i cocktail”.

Vero, anche se è meglio dire: non succedeva. Perché ora, grazie a Cocktail First il progetto di Antonella Bondi, architetto di esperienze olfattive, questa lacuna viene colmata. “L’idea – spiega Antonella dal palco di Identità di Cocktail – è quella di lavorare con i migliori barman del mondo per elaborare fragranze speciali che valorizzino e completino l’esperienza del beverage attraverso le stimolazioni olfattive”. L’incontro con Oscar Quagliarini è stato, in questo senso, illuminante.

Le fragranze di Antonella Bondi

Le fragranze di Antonella Bondi

Da anni il barman che ha fatto grandi alcuni locali storici di Milano, ha rilanciato la linea cocktail del Park Hyatt Hotel a due passi dal piazza Duomo e ha girato mezzo mondo in cerca di contaminazioni e illuminazioni, lavora sul concetto di sensazioni olfattive e mixologia. “Non mi sono mai emozionato davanti a un cocktail – afferma Oscar – come invece mi è capitato davanti a un piatto. Per questo ho iniziato a sperimentare, a fare ricerca, a imparare l’arte dell’estrazione e della profumeria. L’obiettivo è stato creare fragranze edibili e naturali da utilizzare nella preparazione dei cocktail per aumentarne il potenziale, per rendere unica l’esperienza del cliente, per portare emozioni e suggestioni nuove”.

Cosi, dopo anni di studi e prove, sono nate linee di essenze per la miscelazione, fra le quali Leon, dedicata al figlio di Oscar, Parisour for You e Parisour for Me, utilizzate per la preparazione dei cocktail proposti durante la masterclass. Insieme a Beppe Mancini, bartender impegnato con Antonella Bondi nella creazione di fragranze edibili per la mixologia e brand ambassador Diageo, Quagliarini ha preparato due cocktail ricchi di gusto ma sopratutto di profumi. “E’ un percorso lungo, difficile e complesso – ha proseguito – ma davvero interessante. Per questo il mio prossimo passo non è quello di aprire un bar ma una profumeria!”.

Oscar Quagliarini

Oscar Quagliarini

Rios, a destra, con Beppe Mancini

Rios, a destra, con Beppe Mancini

Per concludere in bellezza la sconvolgente simpatia e la grande capacità comunicativa di David Rios hanno incantato il pubblico. La sua preparazione di un drink, a base di mezcal e champagne, si è conclusa con una spruzzata di una delle essenze di Antonella Bondi, appositamente creata per Identità Golose. “I profumi, le fragranze, le essenze, devono diventare un elemento centrale nella preparazione dei drink – ha sentenziato Rios – perché possono fornire quel tocco di magia, di ricordo e di eleganza che non si possono inserire in altro modo nei cocktail. Per questo occorre continuare a sperimentare per poter rendere sempre più unica l’esperienza dei cliente che avete di fronte a voi”. Parole sante.


IG2019: costruire nuove memorie

a cura di

Maurizio Trezzi

giornalista, classe 1966 con una laurea in Fisica e oggi un lavoro da comunicatore. Ha raccontato due Olimpiadi e 5 Mondiali di atletica leggera su Eurosport. Super appassionato di buona cucina, rhum caraibici e golf

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