La gelateria di qualità conquista Milano che puntualmente anticipa nuove tendenze, una città in cui il valore di un prodotto non passa inosservato, ideale per sperimentare, e dove l’identità di un’insegna evolve assieme alle esigenze dei suoi abitanti (e non solo).
Ed è proprio questa tendenza che hanno seguito nella loro evoluzione le gelaterie del Gruppo Artico, brand dedicato agli amanti di coni e coppette, ben radicato nel tessuto urbano con ben 4 punti vendita: dalla storica sede nel quartiere Isola, quindi le aperture in Città Studi, Duomo e l’ultimo store inaugurato lo scorso anno in zona Solari.
La sua storia ha inizio 12 anni fa quando la famiglia Fioretti resta letteralmente incantata dal grande lavoro del maestro gelatiere Maurizio Poloni, di Nova Milanese, al punto da convincersi che un prodotto eccezionale come il suo non poteva di certo mancare sulla piazza milanese.
Detto fatto: le due famiglie “si sposano” professionalmente e nasce il primo punto vendita di Artico in via Lambertenghi. Da allora, ne sono accadute di cose, a partire dall’arrivo dei nuovi negozi fino alla nascita di una vera e propria accademia interamente dedicata al mondo del gelato: la sua produzione, l’ideazione di gusti inediti, ma anche la maniera corretta di proporlo e servirlo al banco, studiando accuratamente le proporzioni così da far tornare i conti.

Mariano e Fabrizio Fioretti
Fino a una recente operazione di re-branding a cura di Mariano Fioretti, seconda generazione, esperto in Marketing, formatosi presso grandi multinazionali. Poi la scelta, circa un anno fa, di dedicarsi all’universo Artico per restituire una nuova immagine all’attività di famiglia.
Il gelato Artico, così, da tradizionale quale era diventa artigianale contemporaneo, avvalendosi di una narrazione visiva più fresca, con un invito a vivere a pieno lo spazio gelateria e conoscere i valori che sorreggono il lavoro quotidiano di questa realtà. Che continua ad attrarre giovani, i quali riconoscono ancora la profondità del gesto, il valore del mestiere, per niente semplice, in quanto buona parte di quanto concerne la lavorazione di un gelato presuppone una buona base di conoscenza matematica, ma anche chimica per quella ricerca di equilibrio tra le proporzioni.

«Qui a Milano tutto prende piega molto più facilmente, eppure sia nelle gelaterie sia in accademia, ci siamo sempre posti il fine di migliorare sensibilmente il livello della qualità in questo settore. Sono tanti gli studenti che sono passati da noi e che poi sono andati via aprendo la loro attività: ecco, questo ci rende estremamente felici purché si faccia gelato di qualità» dichiara Mariano Fioretti, socio assieme a suo fratello Fabrizio.

Un prodotto che, soprattutto negli ultimi anni, si sta adattando a distinti regimi alimentari (pensiamo all’attenzione sull’apporto proteico) e intolleranze: «La nostra missione è approfondire in maniera sempre più marcata - continua Mariano - l’elaborazione di gusti attenti a qualsiasi intolleranza alimentare; tanti quelli realizzati a base di latte delattosato, o ancora meglio a base acqua – formula perfetta nella creazione di gusti alla frutta fresca o secca che, mediante la sua grassezza, garantisce una maggiore struttura al gelato, senza mai peccare in termini di gusto. Vogliamo che non si senta minimamente la differenza tra un gusto classico e uno senza aggiunta di derivati del latte, magari chissà rendendo la versione a base acqua l’unica disponibile al banco».

Solitamente l’inverno è dedicato alla selezione della materia prima, di altissima qualità, generosa – basti pensare che per produrre 1 litro di gelato al pistacchio vengono utilizzati 110 g di pasta di pistacchio purissima: il focus è sempre quello di trovare un produttore di riferimento per singolo ingrediente e poi creare liberamente con un buon assortimento tra creme e sorbetti, con l’aggiunta della granita in estate. La produzione avviene direttamente negli store, ciascuno con il suo laboratorio, e viene costantemente monitorata in base ai consumi dei singoli gusti per un gelato sempre freschissimo.
E arriviamo all'assaggio.
Delizioso lime e avocado, e il mango che esalta il frutto nel giusto punto di maturazione; il pistacchio salato esplode letteralmente sul palato, vibrante e acceso grazie alla tostatura con sale e pepe; lo yogurt si impreziosisce di noci e miele, mentre cannolo conserva la texture cremosa e corposa della ricotta… e ancora croccante e amarene, la crema, dal gusto antico, profumata al limone con bacche di vaniglia, suadente, opulenta eppure tanto leggera all’assaggio.
E per non farsi mancare nulla, per questa stagione Artico Solari offre la possibilità di godersi una cremosa novità, le Coppe di gelato, un salto indietro nel tempo, nei favolosi anni ’80, solo che ora la qualità è altissima e gli ingredienti sono calibrati alla perfezione: una maniera per assaporare il gelato in tutta tranquillità, troppo spesso considerato una frivolezza da passeggio, mentre la possibilità di accomodarsi invita a fermarsi e a ragionare sulla bontà e a goderne come un pasto a tutti gli effetti.
Tra le proposte, la Coppa Mediterraneo con gelato al pistacchio, gelato al cannolo, gelato alla mandorla Puglia, pistacchi tostati, mandorle tostate, crunch al cannolo siciliano, cannolo mini, variegato al pistacchio e panna montata, o la Coppa vintage, gelato fior di panna, gelato al cioccolato fondente al 70%, gelato alla crema, variegato di amarene, croccante al cioccolato, canestrello Canavesano e panna montata.