05-11-2022
Felipe Zuniga e Martina Francesconi: due dei gelatieri che hanno partecipato al Festival del Recupero 2022 di Pianetto
Il Festival del Recupero è un'iniziativa organizzata dall'associazione Tempi di Recupero, fondata da Carlo Catani (per diversi anni direttore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo) e Laura Demerciari (architetto e storica dell’alimentazione), con l'obiettivo di promuovere una cultura alimentare etica e una sensibilizzazione verso i temi del recupero in ambito enogastronomico, attraverso la valorizzazione del territorio, delle produzioni sostenibili e di un uso integrale delle materie prime in cucina.
La più recente edizione del Festival si è tenuta a inizio ottobre a Pianetto di Galeata, piccolo paesino incastonato nell'Appennino tosco-emiliano, in provincia di Forlì-Cesena, e ha coinvolto vignaioli, chef, bartender, produttori, e anche gelatieri: ognuno di loro impegnato a mostrare, nel modo più semplice e genuino, dunque proponendo all'assaggio i frutti del proprio lavoro, la propria interpretazione di un approccio responsabile, attento all'impronta idrica, informato ai principi della cucina circolare e della valorizzazione di ogni parte delle materie prime.
Il chiostro della chiesa di Santa Maria dei Miracoli, a Pianetto di Galeata, che ha accolto le due giornate del Festival. A pochi metri dalla chiesa, si trova anche l'Osteria La Campanara, premiata con la Chiocciola della Guida Osterie d'Italia Slow Food
La sua passione per la ricerca, per la chimica del gelato (tema affrontato anche nella sua tesi di laurea alla facoltà di Agraria), lo porta a proporsi sempre nuove sfide e a cercare soluzioni inedite per portare nelle sue creazioni sapori, aromi, profumi e consistenze che possano stupire, ma anche conquistare nel modo più semplice e immediato. Per il primo assaggio che ci ha proposto ha utilizzato esclusivamente le bucce di mango siciliano biologico, con un'importante aggiunta di lime, che ha dato un profilo aromatico molto spiccato al gelato. Ma la vera sorpresa è arrivata da un sorbetto ottenuto in modo molto particolare: prendendo delle doghe di botti in cui per circa 40 anni è stato invecchiato l'aceto tradizionale di Modena, e mettendole in infusione in acqua per 24 ore a 65° di temperatura, estraendo quindi la potenza aromatica racchiusa in quel legno dalla vita così nobile.
Stefano Guizzetti con una delle doghe di botte usate per il suo sorbetto
Il sorbetto alla salsa verde di Guizzetti
Martina Francesconi e il suo sorbetto all'opuntia
L'opuntia appena raccolta
...e il suo colore incredibile, tutto naturale, in mantecatura
L'alpino, una creazione di Giulio Rocci
Da sinistra Giovanni Occhialini e Giulio Rocci
Lo speciale fior di panna di Giovanni Occhialini
Alessandro Zoli
Storie dal mondo del gelato di qualità
a cura di
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia
La grande squadra della Gelateria Paganelli in via Adda a Milano: da sinistra Elena, in laboratorio, Francesco Paganelli, patron e maestro gelatiere, al banco Monica, e a destra, Elena, moglie di Francesco. Foto a cura di @NemaCreative Agency
Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, al centro tra Fabrizio Nonis e Niccolò Vecchia (tutte le foto sono di Brambilla-Serrani)
Foto di gruppo al Sigep di Rimini per i premiati con i Tre Coni dell'edizione 2024