09-07-2021
Jessica Galletti fuori dalla Rotonda a Mare di Senigallia, a margine della seconda edizione di Identità di Gelato
La passione per il gelato prende gran parte della sua forza da quanto questa straordinaria golosità ghiacciata riesce a essere trasversale, popolare, entrando nella vita di tutti noi nel modo più semplice e immediato. E' facile innamorarsi del gelato: per molti di noi sarà un amore che ci accompagnerà tra coni e coppette mangiate in ogni dove, per altri diventerà invece una ragione di vita, magari inaspettatamente.
E' sicuramente successo a Jessica Galletti - 38 anni, romagnola, una laurea in Ittiopatologia già conseguita e una che sta cercando di portare a termine in Biologia marina - che oggi guida due gelaterie a Cesenatico e Cesena, chiamate Il Gelato di Jessica, che si distinguono per ricerca della qualità e, ancor di più, maniacale cura della freschezza e della salubrità del prodotto. Jessica Galletti ha scoperto la sua passione...scoprendo di essere bravissima a preparare e servire i coni. L'abbiamo incontrata a margine della seconda edizione di Identità di Gelato a Senigallia (ne abbiamo scritto qui: Cedroni, Uliassi e Brunelli, che tris d'assi a Identità di Gelato. La cronaca della mattinata - Il gelato universale: Bernardini, Tortora, Di Lena, Poloni e Pastori), e questa è la chiacchierata che ne è uscita.
Da quelle prime esperienze, come sei finita a fare davvero la gelatiera? E' stato importante l'incontro con una persona, che poi è diventato mio socio. L'ho conosciuto anche grazie agli studi che stavo facendo, in un periodo in cui andavo all'università ma continuavo anche a lavorare in gelateria, a fare i coni. Quel mio primo socio era un chimico industriale e produceva semi-lavorati per le gelaterie: anche lui fu colpito dalla mia passione e dalla mia bravura come gelatiera, da qui nacque un sodalizio. Avevo solo 24 anni e questa persona mi aiutò molto a crescere, non posso negarlo. Poi però le nostre strade si sono divise perché la mia idea di gelato è diventata sempre più lontana dalla sua.
Come racconteresti oggi la tua idea di gelato? Riparto da quello che ti raccontavo prima: niente chimica. Quindi assolutamente no a mono- e digliceridi degli acidi grassi, chiamati anche E471, usati tantissimo in gelateria, mentre io uso solamente tara, carrubba e guar. Questo comporta una stabilizzazione inferiore del gelato, e mi porta a mantecare molto più spesso piccole quantità di gelato, così che sia sempre perfetto. Uso tanto lo zucchero di cocco, che ha un indice glicemico molto basso: ha un costo superiore agli altri zuccheri, ma mi permette di creare dei gelati più sani, e mi piace moltissimo il risultato. Preparo un gelato di cioccolato fondente con lo zucchero di cocco che a mio parere è delizioso, in cui uso anche delle fave di cacao non tostate, per mantenere intatte le doti nutritive di quell'ingrediente.
Jessica Galletti con il suo libro
Storie dal mondo del gelato di qualità
a cura di
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare
Delizia speciale al limone è il gusto dell'estate 2023 ideato da Iginio Ventura, maestro artigiano della gelateria Pina Gel a Peschici, Foggia
Le foglie di fico della campagna salentina vengono raccolte dal papà della chef Rizzo, che le fa essiccarre prima al sole e poi all'ombra, per mantenere intensa l'aromaticità. Il risultato è un gelato saporito ma non troppo zuccherino, con la dolcezza del gelato al fico stemperata dalla piacevole acidità del sorbetto alla fragola e dalle gelée al gin fico della Farmacia dei Sani
Omar Casali sarà lo chef ospite protagonista della prossima Colazione all'Italiana di Identità Golose Milano: appuntamento per domenica 21 maggio, dalle 12. Qui per prenotare il vostro tavolo