Enrico Bartolini
Finalmente la non pasta!di Pietro Leemann
In cantina Docg Tullum in Abruzzo: piccolo è meglio. Parola di Feudo Antico
Anna Sartori, titolare di Pasticceria Sartori a Erba (Como), relatrice di Pasticceria Italiana Contemporanea al Congresso di Identità Milano (domenica 25 ottobre, ore 15.20, Sala Blu 2)
Si fa presto a dire gelato. E, di solito, anche a sceglierlo. Ognuno ha i suoi gusti del cuore. C'è chi ama le creme, chi i sorbetti alla frutta e chi è curioso e si avventura sempre alla scoperta delle novità. Per questi ultimi entrare alla Pasticceria Sartori di Erba è come fare un salto nel paradiso dei golosi. Nel regno di Anna Sartori, che con la sorella Roberta e il marito Giuseppe, gestisce la pasticceria fondata come gelateria, i gusti sono 44. E sono serviti tutti in speciali coppette, dalle quali il gelato può essere fatto scivolare nella cialda del cono, in grado di conservarne al meglio sapore, cremosità e proprietà «meglio delle carapine», spiega la stessa pasticciera-gelatiera sottolineando come tutti i gusti siano «originari». Che nell'accezione pratica significa che ognuna delle 44 variazioni di gelato della Pasticceria Sartori è priva di stabilizzanti ed emulsionanti chimici sostituiti da ingredienti naturali come il kudzu, un amido proveniente dalla radice di rampicante di origine giapponese, e diverse fibre tra cui semi di lino.
44 Gusti. All'apparenza possono sembrare tanti i 44 gusti di gelato della Pasticceria Sartori. In realtà la scelta è molto semplice tra i gusti tradizionali che comprendono i gelati alla frutta e le creme, quelli emozionali in cui gli ingredienti vengono esaltati dalla lavorazione e da combinazioni che accendono le papille gustative e, dulcis in fundo, i gusti d'avanguardia con i gelati di pistacchio, mandorla e caramello salato, gianduia e pralinato e pera e cannella a base riso (li abbiamo assaggiati e sono davvero inaspettati) e abbinamenti audaci come liquirizia e maggiorana o carota e timo. E, in accordo con il metodo Feis - che sta per "fisico, emotività, intelletto e spiritualità" – che mira a identificare per ognuno un profllo alimentare di appartenenza – ogni scelta di uno o di un altro gusto potrà darvi un'indicazione su che tipo di persona siete: tradizionale, emozionale o all'avanguardia.
E se le palline dell'albero di Natale fossero di gelato? E' l'idea con cui ha giocato il gelatiere di Pinagel a Peschici, Iginio Ventura, in uno dei suoi post sui social
Stefano Guizzetti, fotografato da OnStageStudio, è stato uno dei protagonisti della sezione di Identità di Gelato per la versione On the road del nostro congresso. ISCRIVETEVI A IDENTITÀ ON THE ROAD CLICCANDO QUI. Per info iscrizioni@identitagolose.it o il numero di telefono +39 02 48011841 interno 2215
Il giovane Gian Luca Cavi doveva essere uno dei relatori di Identità di Gelato al Congresso di Identità Golose: l'impossibilità di svolgerlo regolarmente ci ha costretti a rimandare la sua lezione al 2021, ma la aspettiamo con curiosità
Giornalista catanese a Milano, classe 1966. «Vado in giro, incontro gente e racconto storie su Volevofareilgiornalista» e per una quantità di altre testate. Inscalfibile
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