07-02-2016
Sono 6 i punti vendita del gruppo D.O.C. di Tony Nicolini a Melbourne in Australia: Doc Espresso, Doc Delicatessen e Doc Pizza Mozzarella & Bar nel quartiere di Carlton, Doc Pizza & Mozzarella Bar ad Albert Park e un terzo Doc Pizza Mozzarella & Bar a Mornington. Nicolini sarà relatore aIdentità di pizza lunedì 7 marzo (foto tratta da D.O.C. facebook)
continua dalla prima parte L’Australia non è dissimile da altre realtà e nella lotta all’accaparrarsi i clienti serve quel qualcosa in più che non abbia la pizzeria accanto, come il culatello, che Tony abbina alle pesche grigliate e alla stracciatella. Qui l’eccellenza del prodotto italiano non è soggetta a oneri e doveri imposti dalla tradizione, ma lascia spazio alla creatività, per cui la Pizza ai quattro formaggi unisce parmigiano, gorgonzola, mozzarella e taleggio ma tutti di bufala, mentre nella seconda Pizza della settimana la mozzarella affumicata e il guanciale caramellato incontrano una crema di melanzane e tahini del Medio Oriente. In contrasto con la visione più classica del padre, Tony ama guardare all’alta ristorazione italiana, soprattutto Massimo Bottura e Mauro Uliassi fanno capolino più volte nella conversazione, e alla creatività contemporanea che valorizza i migliori ingredienti e ricerca il matrimonio perfetto di sapori.
«Le pizzerie in Italia sono molto ripetitive. Lo erano anche qui in Australia, finché non ho deciso nel lontano 1997 di cambiare sistema di preparazione, presentazione e marketing della pizza. Ed è cosi che è nata l’idea di una designer pizzeria (pizzeria firmata). Una pizzeria che utilizzi la stessa filosofia di un grande ristorante Italiano. Usare prodotti e ingredient artigianali, curati e presidi Slow Food. Cercando di associarsi e fare business con piccole produttori e fornitori. Abbinando una buona gamma di birre artigianali e anche dei grandi vini Italiani. Da noi il cliente può abbinare un bel bicchiere di Barolo con una fantastica Pizza al tartufo bianco di Alba. Il risultato è un prodotto finale che rappresenti la massima espressione della grande cucina Italiana. E il cliente è disposto a pagare per l’eccellenza, anche se e solo ’na pizza! Dietro tutti questi piccoli dettagli c’e anche una grande attenzione al 'brand' e alla nostra 'brand story”, dice Nicolini.
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di
Classe 1985, biologa marina e appassionata di sostenibilità e cucina. Dopo aver vissuto in molti posti, da NY alle Filippine, è tornata in Italia e si è dedicata alla comunicazione lavorando come giornalista freelance. Ora nuova tappa, in Australia