29-10-2006

Sorpresa Drouant

Parigi Si può eccepire fino alla noia sulla modernità della cucina francese in rapporto ad altre, la spagnola e l’italiana di sicuro, pure la cinese che sarà e la giapponese che è, a patto non si arrivi a bestemmiare sostenendo che in Francia si mangia male. Non si mangia attuale, che è cosa ben diversa, e la freschezza dei sapori non è certo la nostra anche se fraîcheur suona benissimo, come tanti loro vocaboli del resto. Un raffronto tra cugini separati dalle Alpi sarà possibile dal 5 al 9 novembre all’Expo grazie a Equip’hotel e all’area dei sapori italiani, dove Identità Golose, www.identitagolose.it, curerà una serie di incontri con cinque esponenti della Nuova Cucina italiana: Fabio Baldassarre (L’Altro Mastai di Roma), Massimo Bottura (La Francescana a Modena), Moreno Cedroni (Madonnina del Pescatore a Senigallia), Carlo Cracco (Cracco-Peck a Milano) e Niko Romito (Reale a Rivisondoli in Abruzzo). E lunedì 13, la presentazione della seconda edizione della guida di Omnivore, www.omnivore.fr, il Carnet de Route che tanto stupì per qualità al suo esordio. Sono certo che da Parigi tornerò a Milano contento, anche perché ho imparato a evitare i posti bolsi, preferendo, grazie anche ai consigli di Andrea Petrini, un italiano in terra di Francia, puntare su chi ha qualcosa di nuovo da proporre. Almeno l’effetto sorpresa è garantito, se poi scopri qualità nel piatto... bingo. L’ultimo innamoramento verso l’Opèra, in un angolino delizioso. Il Drouant era un bistrot di secolare gloria e intensa atmosfera che Antoine Westermann, tristellato alsaziano, suo a Strasburgo il Buerehiesel, ha acquisito il 5 novembre di un anno fa rifondandolo e affidandone la cucina ad Antony Clèmot. Protagonista è la stagione e i suoi prodotti, tutto nel segno del numero 4 per non limitare il raggio d’azione del cliente. Con un po’ di fantasia è il concetto di tapas e stuzzichini applicato alla ristorazione. Lindo, ricco e di spigliata classe, al Drouant ci si sente a proprio agio, una via di mezzo tra la caoticità di un bistrot e la rigidità dei santuari dell’alta cucina. A parte il piatto del giorno e quelli legati agli “exceptionnel produit du moment”, un mese fa ad esempio superbi porcini, nonché un menu a pranzo a 42 euro, il tratto distintivo è dato da quattro opzioni per voce (antipasti, piatti principali e dessert), ognuna delle quali composta da quattro micro-piatti o da quattro alternative robuste: 4 legumi, 4 pesci, 4 classici, 4 sapori dal mondo, 4 carni, 4 cioccolati, 4 gelati... Voto? 8. .

DROUANT
16-18, palce Gaillon 75002 PARIGI
Telefono: +33(0)142651516 Sito: www.drouant.com
Chiusura: mai Ferie: mai
Prezzi medi: antipasti 25, piatti forti 30 e dessert 12 euro Il piatto del giorno: 20 euro
Coefficiente di difficoltà: sufficiente, cucina geniale

Cibi Divini

I ristoranti di tutto il mondo raccontati nel Giornale da Paolo Marchi dal febbraio 1994 all’inverno 2011. E dalla primavera per i lettori del sito identitagolose.it

Paolo Marchi

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Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
blog www.paolomarchi.it
instagram instagram.com/oloapmarchi

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