10-09-2006

Sorpresa Bolina

Tricase (Lecce) Tricase ovvero il Salento più estremo, sponda adriatica, un paradiso grazie anche alla simpatia della popolazione. Entri in un bar o in un negozio e vieni salutato con un «ciao signore, cosa vuoi?». E tu rispondi chiedendo un espresso piuttosto che due chili di pomodori e chissenefrega se non ti hanno dato dei lei, che quasi sempre nel resto d’Italia suona fasullo. E come ho mangiato bene in due posti che si danno le spalle: il Bolina a Tricase Porto e le Puritate a Gallipoli sullo Jonio. Oggi, con questa rubrica, si risale il vento. Il Bolina è proprio sul piccolo porto di una frazione densa di belle ville che presto chiuderanno per l’arrivo del freddo. Lo conducono i fratelli Fabio e Imma Pantaleo, con lui che serve le preparazioni di lei e lei che a sua volta rappresenta in zona una mosca bianca perché, saldamente legata ai sapori e ai prodotti salentini, preferisce far degustare il meglio ai clienti, senza schiantarli con cofane ripiene fino all’orlo di antipasti e primi. Tutto questo le crea dei problemi in una terra dove un ristorante, per i più è buono se ti ingozza come un’oca da foie gras. Imma ha frequentato valide cucine lontano dalla Puglia, ad esempio quella di Pietro Leemann al Joia a Milano, piuttosto che i corso di pasticceria di Maurizio Santin alla Città del Gusto del Gambero Rosso a Roma. Lo capisci da certi passaggi come i cubi con cui ha ricostruito la pastiera o una deliziosa Tarte Tatin monodose che io non abbinerei al bavarese di mele, soprattutto dopo averla sposata, alla seconda visita, a una stregante ricotta alla vaniglia. Questi potranno essere anche i vostri momenti finali di una cena con le onde negli occhi. In ogni proposta (quasi in ognuna per la verità perché la Minestra di erbe spontanee con fagioli e frutti di mare, pur corretta, era troppo slegata per lasciare traccia felice nella memoria). Io credo che chi viene in questa terra dai forti contrasti, sia portato a chiedere piatti dai sapori decisi e netti. E qui li ho trovati, per di più eleganti: Spiedino di cannelloni di seppia alla griglia; Polpo arrosto, insalata di puntarelle, melanzane e pomodori confit; Carpaccio di ombrina e gamberoni con le loro spume; Code di scampi croccanti tra gli antipasti. I primi: Tria di pasta fresca con pesto di pistacchi di Bronte, gamberetti e profumo di mortadella; Spaghetti alla chitarra, puntarelle di cicoria e cozze; Risotto al pesto con calamarettyi. E infine i secondi, su tutti Crema all’aglio con frutti di mare e Medaglioni di rana pescatrice con guanciale. .

BOLINA
lungomare Cristoforo Colombo TRICASE PORTO (Lecce)
Telefono: 0833.775102 Chiusura: mercoledì Ferie: a dicembre
Prezzi medi: antipasti 10; primi 11, secondi 11 e dessert 6 euro - Menù degustazione: non è previsto - Coperto: 2 euro
Coefficente di difficoltà: buono, cucina d’autore

Cibi Divini

I ristoranti di tutto il mondo raccontati nel Giornale da Paolo Marchi dal febbraio 1994 all’inverno 2011. E dalla primavera per i lettori del sito identitagolose.it

Paolo Marchi

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Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
blog www.paolomarchi.it
instagram instagram.com/oloapmarchi

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