16-11-2024
Banchi di assaggio al Bunker di Torino, sede di Augusta (foto Giulia Fasano)
Il 10 e 11 novembre negli spazi di Bunker a Torino si è svolta Augusta, mostra mercato di vini naturali. Una manifestazione, giunta alla seconda edizione, che ha la felice ambizione di propagandare i valori dell’artigianalità e della sostenibilità della filiera agricola anche attraverso ciò che vino non è. Augusta è fiera del vino. Così recita il pay off dell’evento con l’anfibologia del termine sostantivo/aggettivo. Dove il vino naturale rappresenta l’organismo cardine di un ecosistema di valori, e la fierezza per il rispetto dell’ambiente, dei processi agricoli e di trasformazione, ne forniscono degli esempi. Con 3.150 visitatori, 20% in più rispetto all’anno scorso, tra appassionati e operatori del settore, ha dimostrato una crescente affezione alla kermesse torinese e a quello che rappresenta. Ha ospitato: 62 produttori di vino provenienti, in ordine decrescente, da Francia, Italia, Spagna, Austria, Germania, Svizzera, Slovenia; 2 birrifici artigianali, 2 distillatori e chinati, 1 acetaia francese, 3 torrefazioni, 7 produttori agricoli e artigiani, 3 food truck, 1 libreria; tutti che si muovono nel campo semantico del non convenzionale.
Ma chi c’è dietro Augusta? L’ideatore è Piero Crocenzi, spalleggiato da Silvio Vitale. Crocenzi è amministratore delegato di Eventi 3, società che, tra gli altri, è anima organizzativa anche del Salone del Libro. Piero è appassionato di vino e con Augusta ha investito fin da subito nella portata culturale della fiera, con l’idea di far rivivere a Torino, il fermento enogastronomico che all’inizio degli anni Duemila spumeggiava in città. Da qui infatti Augusta OFF: l’alter ego itinerante e dell’evento, durante il quale, enoteche e ristoranti si rendono ebbri complici con dj set e degustazioni per consentire agli “Augustiani” di brindare fino a tarda notte. La project manager è Lucia Telori. Con un’esperienza decennale nel vino, Lucia ricopre la veste operativa che prevede il processo di selezione e scouting dei produttori che orbitano in Augusta, includendo nella lista anche aziende estere ancora senza importatori in Italia. Perché l’anima commerciale della fiera sia comunque legittimata.
Team Augusta: da sinistra Piero Crocenzi, Giovanna Solimando, Silvio Vitale e Lucia Telori
foto Juliette Mas
foto Giulia Fasano
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abruzzese per genetica, bolognese per velleità e milanese d'adozione, classe '89, dopo una laurea in Lettere e Filosofia e qualche anno tra forno e fornelli, scopre il buon vino. Così, Master in Food & Wine Communication all'Università Iulm, lavoro in cantina, degustazioni, fiere e bevute dopo, si ritrova a scriverne ma soprattutto a parlarne
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