12-10-2023
Foto di gruppo per tutti i membri del Consorzio per la tutela del Marsala Doc, protagonisti il fine settimana scorso del Marsala Doc Fest. Le cantine affiliate al Consorzio sono 11: Alagna, Casano, Curatolo Arini, Fici, Florio, Frazzitta, Intorcia, Lombardo, Martinez, Pellegrino e Vinci
Nell’ultimo fine settimana si è svolta a Marsala la prima edizione del Marsala Doc Fest. Non una celebrazione rituale ma una tre giorni densa di significati di rilievo. Cerchiamo di riassumerli. Il festival è stato organizzato dal Consorzio di tutela per ricordare un anniversario importante: sono passate 250 primavere esatte dal 1773, l’anno in cui il commerciante inglese John Woodhouse, a caccia di ceneri di soda, finì nel bel mezzo di una tempesta, sul versante occidentale della Sicilia. Trovò riparo proprio a Marsala, e qui ebbe modo di assaggiare il vino locale perpetuum, rimanendone estasiato. Così tanto che ne fece spedire un piccolo quantitativo Oltre Manica, non senza aggiungere al contenuto delle botti in viaggio dell’acquavite per preservarlo, alla maniera di uno Sherry o un Porto. Il vino fortificato piacque così tanto che Woodhouse si precipitò ad acquistare un baglio a Marsala per cominciare a produrne di suo, col metodo Soleras che aveva già fatto le fortune di produttori spagnoli e portoghesi. Ha inizio così la storia di uno dei vini italiani più antichi e più popolari all’estero, un mito ulteriormente fortificato nel tempo da cantine con quasi 200 anni di storia, in qualche caso dunque antecedenti alla stessa Unità d’Italia: Florio (fondata nel 1833, primo marchio italiano di Marsala), Cantine Martinez (1866) o Pellegrino (1880).
La ruota d'assaggio del Marsala: 9 assaggi crescenti per grado zuccherino dal vino base al superiore dolce riserva
Enrico Stella (Cantine Pellegrino) ed Ercole Alagna (Vini Alagna)
Tommaso Maggio (Florio) conduce una masterclass nella sede di Cantine Martinez
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
Bruno Fina, il fondatore di Cantine Fina
I volti di alcuni dei protagonisti del nostro viaggio nel buono di Marsala e dintorni. Da sinistra Filippo Drago (Molini del Ponte a Castelvetrano), Renato De Bartoli (cantine Marco De Bartoli a Samperi, Marsala), lo chef Emanuele Rosso (ristorante Le Lumie a Marsala), Paolo Giacalone (Rosso di Mazara a Mazara del Vallo) e Tommaso Maggio (enologo di Cantine Florio a Marsala)
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