22-06-2023
Un'immagine della zona di produzione dell'Alta Langa
Appena presentata la seconda edizione della Guida Bollicine del Mondo in versione App, gratuita, anche in versione inglese, da scaricare o aggiornare, con 625 cantine e relative etichette, che vanta un singolare approfondimento sulle bollicine piemontesi di Alta Langa. Spesso si scorda la genesi del primo metodo classico in Italia che ha visto la luce proprio in Piemonte, nel Monferrato a Canelli dove è stato creato il primo spumante con evidente ispirazione allo Champagne.
Nel 1848 l’enologo Carlo Gancia trasferì in queste colline, oggi patrimonio Unesco, il sapere appreso a Reims, creando il primo metodo Champenoise nazionale. Dal Novecento ai giorni nostri l’evoluzione è stata costante con l’obiettivo di puntare sulla qualità assoluta. Solo nel 2002 Alta Langa è diventata Denominazione di Origine Controllata e nel 2011 ha ottenuto la DOCG. Un disciplinare molto rigido che prevede l’utilizzo di uve Pinot Nero e Chardonnay, in purezza o in blend, in percentuale variabile.
La Presidente del Consorzio Maria Cristina Castelletta
«Siamo una giovane denominazione, ma abbiamo le idee chiare - chiosa la presidente - puntare alla qualità assoluta e cercare di far apprezzare i nostri terroir con l’unione alla gastronomia che può partire da una tavola semplice di trattoria per arrivare a cucine più elaborate ma pur sempre convincenti per il nostro cliente». Un momento di confronto tra le versioni non dosate e rosate e mostrando quanto i mesi di affinamento possano, effettivamente, svelare grandi bollicine.
Un convivio che ha accesso dibattiti sulla divulgazione sulle tavole e carte vini di questa denominazione e sottolineato, ancora una volta, quanta strada ci sia da percorrere ma voltandosi indietro i sorrisi emergono per il grande lavoro fatto dalle aziende consorziate, coese per raggiungere un risultato di alto livello.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione
Foto di gruppo al pass, prima dell'inizio della cena