03-01-2022
Le quattro bottiglie siciliane di aziende appartenti al Consorzio ViniVeri protagoniste dalla degustazione al MEC di Palermo
Un giro d’Italia nei ristoranti di 13 regioni e una tappa in Slovenia per i vignaioli del Consorzio ViniVeri, che si sono dati appuntamento in diversi ristoranti d’Italia. A Palermo hanno fatto tappa al Mec con i piatti dello chef Carmelo Trentacosti, c'erano i produttori Salvatore Ferrandes, Il Censo, Di Salvo e Vite ad Ovest. Prima una degustazione con le diverse etichette aziendali, poi una cena con quattro piatti in abbinamento ai vini scelti dai produttori. Territori e vini diversi ma tutti uniti da un’unica filosofia: ottenere un vino in assenza di accellerazioni e stabilizzazioni, recuperando il miglior equilibrio tra l’azione dell’uomo ed i cicli della natura. Regole che vanno oltre ogni disciplinare, ogni certificazione “bio” o “non bio” e che il Consorzio ViniVeri propone ai propri associati cercando anche di stimolare la discussione tra produttori, scambiandosi esperienze e risultati raggiunti. Un racconto proposto agli ospiti presenti al MEC restaurant, nel cuore di Palermo e di fronte la Cattedrale. Location d’eccezione dove contemplare l’energia esplosiva della conquista digitale conservata nella straordinaria collezione di prodotti Apple della Fondazione Jobs e lasciarsi trasportare dalle esperienze di gusto dello chef Carmelo Trentacosti e dalla maestria della sommelier Federica Di Salvo. Otto sale museali che sono diventate il set innovativo dove far conoscere i vini delle quattro aziende vinicole, ma andiamo nello specifico.
Federica Di Salvo, sommerlier del MEC
Praruar 2019, Il Censo Piccola azienda a Palazzo Adriano dove Gaetano Gargano, nobile agricoltore con un’idea ben chiara sugli orange wine da moltissimi anni, è l’esempio che non esiste età per realizzare i propri sogni. Il Censo nasce da un fortunato incontro con Giampiero Bea ed il Praruar è di sicuro la sua etichetta più rappresentativa. Insieme al Njuro (Perricone) e al ‘700 (Nero d’Avola), costituisce il piccolo catalogo vinicolo (interessantissimo il progetto sull’Inzolia nera in evoluzione). Uve Catarratto che crescono su vigneti a 600 metri sul livello del mare e che, una volta raccolte e vinificate (con una macerazione di circa 20 giorni, fin quando le bucce risalgono, come ama ripetere Gaetano) danno vita ad un orange wine dal tannino spinto e piacevole, grandissimi profumi ed una beva che non si stanca mai. In abbinamento Filetto di tonno, la sua bottarga e chutney di cipolle rosse.
Vincenzo Angileri di Vite ad Ovest durante la serata
Zezë 2019 di Azienda DI Salvo Perricone assai caratteristico dell’entroterra agrigentino nato su terreni a 450 metri sul livello del mare, 9 giorni sulle bucce e 12 mesi sulle fecce nobili. L’azienda di Maria e Andrea Di Salvo si trova a Bivona e negli ultimi anni si è concentrata portando avanti un progetto dedicato ai vini naturali che possano essere espressione del territorio sicano e delle potenzialità di una regione così ricca di tradizioni e culture come la Sicilia. I vini hanno nomi che sembrano arrivare da un paese lontano: Marì (Catarratto), Lihàr (Catarratto), Deshur (Nero d’Avola) e Zezè (Perricone), tutti nati dalla lingua arbèreshè ancora parlata nelle enclave greco-albanesi in diversi comuni della Sicilia. In abbinamento un Controfiletto di agnello con cipollotto arrosto e tortino di patate “Anna”.
Passito di Pantelleria 2009 di Salvatore Ferrandes Inutile girarci intorno, strepitoso. Salvatore Ferrandes è la storia del Passito nell’isola di Pantelleria e l’annata 2009 è un inno alla magnificenza ai vini dolci di Sicilia. Profumi di incenso, pasta di mandorla e uva passa (quando si dice dall’uva al vino!). Terreni terrazzati danno vita a uve straordinarie che le sapienti mani della famiglia Ferrandes vinificano in un dammuso del ‘600 a Mueggen. Il clima favorevole, la generosa fertilità della terra vulcanica e la cura artigianale nelle trasformazioni permettono di ottenere prodotti di altissima qualità. In abbinamento una Mousse alla nocciola, gelee di mango, briciole di cacao e salsa alla vaniglia.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
di
nato in Toscana ma cresciuto a Menfi (Agrigento), ama la pasta, la bici e la Sicilia. È laureato in Giurisprudenza all’Università di Bologna ed ha conseguito due master di cui uno in Marketing digitale alla LUMSA. Sommelier e giornalista, si occupa di comunicazione con attività di ufficio stampa e pr. Degustatore e collaboratore di guide enogastronomiche, è autore di 5 libri
Intorno al vulcano dell'Etna, il più grande d'Europa, i vitigni si coltivano manualmente, senza l'utilizzo di macchinari
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo, dando voce a grandi blasoni, insomma delle vere e proprie istituzioni, ma anche a piccole aziende: tutto questo è In cantina.