03-11-2021
Hey French è il vino multivintage realizzato da Pasqua, arrivato ora alla sua seconda edizione
Una semplice provocazione? No, affatto. “Hey French: You Could Have Made This But You Didn’t" è un progetto di Pasqua per riuscire a fare un grande vino bianco da invecchiamento veneto.
Si tratta di un multivintage, una vera rarità in Italia (se si esclude, ovviamente, il mondo delle bollicine) che riesce a riunire le caratteristiche positive delle varie annate, espressioni di un territorio unico come quello del Soave.
Riccardo Pasqua e Filippo Bartolotta durante la degustazione a Palazzo Bovara
Il progetto viene raccontato da Riccardo Pasqua: «Nel 2013 cercavano un terreno per fare un grande bianco veronese. Abbiamo trovato questo vigneto incredibile, molto alto, con suolo vulcanico: caratteristiche perfette per un prodotto eccezionale. Poi abbiamo ragionato: non eravamo certamente i primi che volevano fare un grande vino bianco sulle colline del Soave. Abbiamo così fatto le prime fermentazioni nel 2013, riuscendo a esprimere un territorio come mai lo aveva fatto. E poi ci siamo detti: perché non aspettiamo e facciamo il primo multivintage italiano?»
La prima edizione è stata realizzata con le annate 2013, 2015, 2016 e 2017. «Dopo aver trovato il giusto equilibrio, lo abbiamo messo in bottiglia – continua Riccardo Pasqua - Ma poi, come fare a comunicarlo? A noi di Pasqua piace molto l’arte e siamo vicini a quel mondo. Così abbiamo chiesto all’artista di origini francesi Cb Hoyo, famoso per le sue icone e le provocazioni, di farci l’etichetta. Così nasce “Hey French: You Could Have Made This But You Didn’t" (Hey Francese: avresti potuto farlo ma non l'hai fatto)».
Un momento della degustazione
La 2013 ha note tostate, di frutta secca e di cera d’api, il 2015 ha un sentore chiaro di testa di fiammifero, si sentono molto le note legate al terreno vulcanico, il 2016 è meno minerale, ma ha più profumi di genziana e frutta matura, il 2017 è molto profondo, con sentori di note tropicali e spezie.
Le due edizioni di Hey French insieme ai vini delle singole annate che hanno contribuito al blend finale
L’annata 2018, che concorre invece nella seconda edizione, dove invece non c’è più la 2013, ha delle interessante noti di cedro e pompelmo, ma anche di the. E anche in questo caso Hey French diventa la “summa” di queste caratteristiche, per un vino che ha sicuramente l’aspirazione di durare nel tempo. I presupposti ci sono tutti.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose
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