Terry Giacomello
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Per puntare in alto non bisogna solo avere i terreni più vocati e la migliore tecnologia di cantina, ma soprattutto servono le persone.
Ermenegildo Giusti, imprenditore italo canadese, di questo ne è assolutamente convinto, tanto da aver chiamato Graziana Grassini, uno dei più importanti enologi d’Italia, a seguire la produzione della sua azienda vitivinicola, la Giusti di Nervesa della Battaglia, in provincia di Treviso, con i vigneti sui Colli Asolani e nell’area del Montello.
Ermenegildo Giusti all'esterno della sua cantina
Il legame con l’Italia è sempre rimasto molto forte: «E io volevo fare un vino per tutti i miei amici nel mondo. Nel 2000 abbiamo iniziato a investire qui in Italia, nel 2008 ho avuto la possibilità di acquistare le più belle vigne della zona, 125 ettari divisi in 10 tenute. E poi ho voluto fare anche la più bella cantina possibile». Senza contare che tra le proprietà c’è anche la splendida abbazia di Sant’Eustachio.
Graziana Grassini ed Ermenegildo Giusti
Graziana Grassini, toscana d'origine, è diventata famosa per il suo lavoro sui profumi e sui vini rossi
I vigneti dell'azienda
La carriera di Graziana Grassini, che da 10 anni segue i vini di Tenuta San Guido e il Sassicaia, parla da sola: «A 19 anni ho iniziato da sola con un laboratorio di analisi che ora è diventato più grande, con 15 dipendenti. E ho scoperto il vino. Mi iscrissi a Siena e nel 1986 sono diventata enotecnico. Ma sognavo di diventare enologo, anche se allora quella figura non esisteva ancora. Così ho scelto di laurearmi in biologia, con un piano di studi mirato al vino».
Una splendida immagine della cantina vista dall'alto
La sala degustazione con i vini prodotti
E poi c’è la Recantina: «Sono stato uno dei primi a recuperare questo vitigno, poi ho acquistato da Ruggeri due ettari di questo vitigno. È un rosso diverso: ora vogliamo vedere come lo interpreterà». «Il territorio del Montello è vocato per i vini rossi – incalza Grassini – Quest’anno, a inizio vendemmia, ho degustato tutte le uve, per capire tutte le potenzialità. La Recantina mi ha impressionato: ha tantissimi antociani, cioè di materia colorante, ma è anche ricchissima di profumi, tannini, e sostanze estrattive. Io consiglio di puntare su questo vitigno, con un vino che sia al 100% Recantina».
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose
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