03-03-2014

Talento Bastard

A Santander in Cantabria per scoprire una delle più scintillanti promesse di cucina spagnola

Il Pomodoro appassito con anemone di roccia e olio

Il Pomodoro appassito con anemone di roccia e olio di ginepro: «come fosse rimasto dimenticato sulla pianta, ha concentrato gli aromi», spiega il suo autore, Sergio Bastard, chef de La Casona del Judío in calle Repuente 20 a Santander (Cantabria, Spagna), telefono +34.670.953327. Secondo la critica iberica, Bastard è tra le più interessanti promesse del paese

Il mancato avvocato Sergio Bastard – studi a Valladolid, lui che è catalano di Barcellona – passa per essere una delle promesse della cocina española, cornucopia inesauribile di talenti. Mette d’accordo i critici: Capel lo pone tra gli chef a los que no perder de vista, giovani da tenere ben d’occhio; Pepe Barrena azzarda paragoni illustri («La sua cucina può inserirsi come filosofia tra quelle di Andoni Aduriz o Paco Morales». Ma ricorda anche un po’ Alija.

Sergio Bastard, 34 anni

Sergio Bastard, 34 anni

L’interessato intanto – giovane ma non più giovanissimo, ha 34 anni – colleziona partecipazioni ai congressi iberici, Madrid Fusión o il gallego-catalano Forum Gastronomico, l’altro giorno, dove era atteso per parlare de “L’importanza delle erbe della costa nell’alta cucina”. E’ questo il suo campo di ricerca: Bastard è l’alfiere di una naturaleza vegetal in cui si accostano verdure di mare, d’orto, radici, foglie, fiori, con le suddette erbe della riviera cantabrica, almeno da quando ha lasciato l’elegante hotel dove lavorava, in Navarra, per trasferirsi a Santander. Tappa finale, per ora, di un percorso con molto Pais Vasco: tra tutte, a splendere, la stella del passaggio dagli Arzak.

Nella capitale cantabrica occupa un edificio ottocentesco che par uscito da un quadro di Hopper; apparteneva a un commerciante noto per una certa parsimonia, da qui il nomignolo che gli venne affibbiato, che è rimasto al palazzo ed è stato ereditato dal ristorante: Casona del Judío. Lo chef vi conduce una quieta vita da bistronomo di provincia, tutto Bacalao al pil-pil e Croquetas de jamón ibérico, tradizione con qualche tocco 2014 per clienti abitudinari. Bisogna quindi scendere in cantina, nel sancta sanctorum gastronomico, per scoprire l’altro Bastard, quello che attizza le penne degli Anton Ego iberici: qui è allestita una mesa, una sola, per un servizio speciale con lo chef in ghingheri, che termina la preparazione e impiatta sul posto, spiegando ogni singolo passaggio.

L'esterno della Casona del Judío

L'esterno della Casona del Judío

Solo degustación, con 13 portate. Subito si vola alto con Sardina affumicata, PX e foglia di bietola marina, esplosione gustativa (la sardina, affumicata con cumino, si intiepidisce in un teapot dove infondono le erbe in un brodo di Pedro Ximénes). Torneranno note di fumo, nei Berberechos affumicati al pino, con finocchio marino, pinoli, more e pepe (a sostituire il classico limone-pepe con cui si condiscono i mitili nelle comidas tradizionali) o in un capolavoro, lo Scampo affumicato, di nuovo al cumino, con infusione di foglia di fico, amaranto con burro noisette e spinaci. Ed è "supernatural" (cit. Lo Mejor de la Gastronomia) il Raviolo di carabinero e granchio, col carpaccio del primo che racchiude la polpa del secondo, su jugo rojo dello stesso gambero e foglie e fiori di nasturzio.

Ma forse i risultati più puri Bastard li ottiene quando rimane nel suo universo verde: nel Pomodoro appassito («Come fosse rimasto dimenticato sulla pianta, ha concentrato gli aromi»), anemone di roccia e olio di ginepro. O in Barbabietola, acetosa marina, liquirizia e grasso di maiale iberico, premio “Miglior piatto vegetale 2013” per Fruit Fusión, fiera verde targata Madrid Fusión: la radice della pianta viene cotta a bassa temperatura per 55 minuti, assume così un perfetto equilibrio tra dolce e amaro e una consistenza croccante («Questa è una preparazione che cerca di rompere con lo establecido», spiega lo chef).

Barbabietola, acetosa marina, liquirizia e grasso di maiale iberico

Barbabietola, acetosa marina, liquirizia e grasso di maiale iberico

Viene spennellata con grasso di jamón a dare untuosità, l’acetosa marina conferisce note acide, la liquirizia quelle balsamiche, col tocco finale della foglia della barbabietola stessa che pare tostata e regala timbri amarognoli: «Molte sfumature, texture e sensazioni». Splendida complessità che già ora designa uno chef di enormi prospettive.


Casona del Judío
calle Repuente, 20
Santander (Cantabria)
Spagna
+34.670.953327.
Giorno di chiusura: domenica sera e l’intero lunedì
Solo menu degustazione a 85 euro


Carlo Mangio

Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo?
La meta è comunque golosa, per Carlo Passera

a cura di

Carlo Passera

classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera

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