28-04-2021
Davide Guidara, campano di Cerreto Sannita, classe 1994. Ci colpì clamorosamente già nel 2016, quando aveva solo 22 anni e indossava per la prima volta i panni dello chef, all'Eolian di Milazzo. Da giugno sarà alla guida di un ristorante vegetale, il I Tenerumi all'interno del Therasia Resort, a Vulcano, sempre in Sicilia
Lo chef per noi più talentuoso della sua generazione - è un classe 1994 - inizia lunedì quella che immaginiamo possa diventare una delle prossime avventure gastronomiche più interessanti in Italia. Davide Guidara prenderà tra cinque giorni l'aliscafo che da Milazzo conduce a Vulcano, biglietto di sola andata, destinazione il Therasia Resort, ossia una meraviglia nella meraviglia. Obiettivo: aggiungere, non sostituire. Il Therasia ha già un suo giovane chef di valore indubbio, Giuseppe Biuso (leggi La squisita Sicilia contemporanea di Giuseppe Biuso), una stella Michelin ne Il Cappero; Guidara quindi integrerà l'offerta food della struttura con una nuova insegna, autonoma, particolarissima, promettentissima, totalmente "vegetale" (e non scriviamo "vegetariana", vedremo perché).
Il Therasia a Vulcano
In pratica: un prato come pavimento, il cielo come soffitto, le onde come sottofondo.
Cucina d'autore in un contesto totalmente informale, «è quello che oggi vuole la gente. Non deve essere sopraffatta dalla sovrastruttura, ma desidera sentirsi a proprio agio», dice lo chef. «Mangi a terra, te la godi davvero. Ti stendi, stai bene, la cena è indimenticabile, il tutto diventa ciò che si definisce experience a 360°» narra entusiasta Umberto Trani, general manager del Therasia, ossia colui che tanto ha fatto per portare Guidara a Vulcano.
I Tenerumi
Si parte dal grande studio già evidente al Sum di Catania, tappa precedente di Guidara, leggi La grande ricerca di Davide Guidara sulla concentrazione degli aromi (già questo titolo diceva molto). Quindi «la ricerca del superumami e del supergusto, con il lavoro sulla fermentazione e sull'ipermaturazione. Acidità, sapidità... Tutto ora traslato completamente nel mondo vegetale», per il quale peraltro lo chef mostrava già immensa sensibilità.
Per dire: ci saranno cipolle maturate nel miso, insalata di pomodori passati nella calce viva, lattuga fermentata nel latticello e poi grigliata sullo yakitori giapponese... Torneranno le Mezedes, ossia gli appetizer vegetali «come nell'Antica Grecia» allora, e in buona parte del Mediterraneo ancor oggi. E poi alcuni piatti che hanno fatto conoscere a tanti il nome di Guidara negli ultimi anni (noi lo conoscevamo già bene, eh), come Fagiolo casaruciaru e miso al pistacchio. O Peperone arrostito, pur modificato rispetto alla prima versione, «sarà molto più prepotente. Anzi: la prepotenza sarà caratteristica di ogni piatto». Ohibò Davide, quanta spavalderia... «Sono felice perché in genere ti chiedono di rallentare, di procedere a piccoli passi. Invece il Therasia ha le idee ben chiare, e io ugualmente: spingeremo al massimo, da subito». Trani conferma: «Il "problema" di Davide, può sembrare un paradosso, sarà quello di essere all'altezza della straordinaria bellezza del posto. Voglio dire: la gente arriva, si guarda attorno e subito alza l'asticella. Vuole essere stupita. Quindi ho detto allo chef: accelera, mettici dentro tutto quello che puoi, senza titubanze». Vien voglia di prenotare subito.
Fagiolo casaruciaru e miso al pistacchio. Il legume viene cotto in acqua con sedano, carote, cipolle e alloro. Quindi salsa di soia, miso bianco, pistacchi al miso e la riduzione intensa del fondo dei fagioli (da 5 litri a 700 g)
Peperone arrostito. Nella prima versione, lo descrivemmo così, con le parole dello chef: «Ne bruciamo la pelle con fiamma viva, la togliamo, l'esito è un peperone crudo ma privo di pelle, che cuociamo con olio al prezzemolo e all'aglio, buccia di limone e olive nere. Dopo, in una ulteriore preparazione, cuociamo altri peperoni normalmente nel forno, dopo la cottura vengono messi in una pressa da cui ricaviamo un'acqua che va a glassare le falde dei peperoni iniziali»; mentre un'altra parte viene disidratata e frullata con glucosio, per ottenere una crema che condisce il tutto, insieme a capperi in aceto e capperi fritti
"Autoproduzione" in che senso? Non solo le lavorazioni, ma anche le produzioni: il Therasia crede tanto nel progetto (e in Guidara, giustamente) e così ha comprato un terreno accanto al resort, circa 2mila metri quadrati che saranno destinati alla coltivazione... di cosa? «Di verdure autoctone che non si producono più - racconta Trani - Le innaffiamo con l'acqua che filtriamo dal sottosuolo, in modo che la mineralità rimanga nella terra». Aggiunge Guidara: «Abbiamo scoperto questa azienda, Sementi Indipendenti», che poi sono due ragazzi appassionatissimi, Eva e Francesco, in provincia di Messina. «Negli anni hanno raccolto semi di piante siciliane ormai rare o del tutto scomparse. Siamo riusciti a farceli dare e li stiamo piantando. Io dico: sarà un tripudio». Ossia una scoperta. Una sorpresa. Potenziale straordinario.
Il terreno acquistato accanto al Therasia
Ok, ok. Ma non giriamoci troppo attorno, diciamo quale è il suo sogno, dottor Umberto Trani. Suvvia, lo confessi... «Va bene. Sogno di ottenere una stella in entrambi i ristoranti della struttura, del Therasia. Non è mai successo, in Italia». Conoscendo il trio (Guidara da quando aveva 22 anni, leggi Marziani a Milazzo), il nostro pronostico è: a Trani piace vincere facile.
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera
di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
Alla fine della doppia masterclass, la foto di gruppo: da sinistra, Francesco Brutto, Chiara Pavan, Davide Guidara e Carlo Passera, che ha condotto la lezione (Tutte le foto sono di Brambilla / Serrani)
Davide Guidara al pass della sua nuova cucina in una sorta di serra, con vista sul tramonto di Vulcano, a I Tenerumi del Therasia resort
John Regefalk (head of culinary innovation al Basque Culinary Center di San Sebastian, Paesi Baschi), Andrea Tortora (AT Patissier, Volta Mantovana) e Davide Guidara (I Tenerumi del Therasia Resort, Isola di Vulcano), protagonisti di una cena a Identità Golose Milano, domenica 29 gennaio 2023
Gita fuoriporta o viaggio all’estero? La meta è comunque golosa. Lo è perlomeno per il nostro Carlo Passera, alias Carlo Mangio. Un cibo succulento le sue parole, che stimolano curiosità e salivazione, pensieri limpidi, tanta sostanza per una delle penne più interessanti del panorama gastronomico nazionale