26-04-2021
Maki lumaca, il nuovo piatto di Wicky Priyan che ci ha fatto conoscere anche la nuova attività di Martino Crespi, quella di allevatore di lumache. Foto Tanio Liotta
È Massimo Bottura a spiegarci che la particolare vicinanza "culturale" tra due delle quattro maggiori tradizioni gastronomiche del mondo, ossia quella italiana e quella giapponese, derivi anche dalla comune attenzione che queste hanno nei confronti del prodotto, della materia prima eccellente, più ancora che delle tecniche. Evidenza confermata ennesime volte e ancora una l'altro giorno, gustando un delivery d'assoluto livello firmato Wicky Priyan, chef che è cingalese di nascita, ma assolutamente nipponico di formazione, e peraltro italiano d'adozione, possiamo ora aggiungere.
Il delivery di Wicky s'è contraddistinto a Milano per essere uno dei più eleganti, curati e meglio riusciti, tra classici pazzeschi e varianti che, seppur nuove, rimangono spesso su una falsariga controllatissima (Carpaccio di angus, Salmone & pecora, Carpaccio dei cinque continenti, Salmone scottato, il Sushi Kan Wicky’s brand...). Ma l'ultima volta, tra queste delizie ne spiccava una del tutto inedita, e la definiamo tale per due motivi: primo, perché era ed è appunto un piatto di recente ideazione; secondo, perché rappresenta l'esordio di Wicky - gran selezionatore di materia prima italiana di altissima qualità - alle prese con le lumache.
Gran assaggi di Wicky's, le foto sono di Tanio Liotta
Il Maki Lumaca
Fatto sta che questo Maki Lumaca, oltre al piacere di una nuova armonia di gusto, ci ha fatto scoprire anche qualcos'altro. L’idea del piatto è infatti nata dall'interazione di Wicky Priyan con un suo amico, Martino Crespi, persona ben nota nell'ambiente food come titolare della Martino Crespi Events; ed ora diventato anche allevatore di chiocciole, assecondando un'idea che gli frullava in testa da qualche tempo e che si è rivelata salvifica in questi mesi di lockdown, «nel 2019 ho organizzato 180 eventi, la mia agenzia prima del Covid-19 fatturava sei milioni di euro all’anno», poi tutto è stato azzerato o quasi dalla pandemia, allora «anziché passare le giornate con la testa tra le mani, questo allevamento ha acceso il mio entusiasmo al punto da convincermi a iniziare una nuova avventura imprenditoriale e a riversarci dentro tutta la mia esperienza».
Martino Crespi & lumache (le foto sono di Gabriele Basilico)
Il 1,618 - Lumachificio aureo
Ma Crespi ha in mente anche un ulteriore sbocco per le sue lumache, molto interessante. In pratica saranno vendute al pubblico in vasetti di vetro, insomma già cucinate (rimarrà solo la finalizzazione del piatto) in base alle ricette di tredici grandi chef, altri se ne aggiungeranno in futuro. «Ho coinvolto i miei amici, in pratica»: si tratta di Davide Oldani, Ernst Knam, Davide Botta, Silvio Battistoni, Riccardo De Prà, Enrico Gerli, Daniel Canzian, Luca Marchini, Marcello Trentini, Filippo Saporito, Luigi Pomata, Emanuele Scarello, ovviamente Wicky Priyan... «Ognuno di loro ha studiato una sua ricetta con la quale andrò a scaffale, al pubblico, nel giro di un paio di mesi».
Crespi nel lumachificio
Gita fuoriporta o viaggio dall'altra parte del mondo? La meta è comunque golosa, per Carlo Passera
di
classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
Lumache, lumache ed erbe dell’orto, un primo piatto di pasta secca di Simone Breda del ristorante Sedicesimo Secolo di Orzinuovi (Brescia)
L'Orto di lumache di Norber Niederkofler, piatto ritratto da Daniel Töchterle e raccontato da Lisa Casali per Identità Golose
Spaghettone ai Vermituri, basilico e datterini di Alfonso Crescenzo, chef salernitano del ristorante Pietramare, contenuto nel Praia Art Resort in località Praialonga a Isola di Capo Rizzuto (Crotone). I vermituri sono lumache saporitissime tipiche del Crotonese, a base delle quali si possono cucinare diverse pietanze gustose
Gita fuoriporta o viaggio all’estero? La meta è comunque golosa. Lo è perlomeno per il nostro Carlo Passera, alias Carlo Mangio. Un cibo succulento le sue parole, che stimolano curiosità e salivazione, pensieri limpidi, tanta sostanza per una delle penne più interessanti del panorama gastronomico nazionale