07-11-2013

The Pot Luck Club

La nuova creatura di Luke Dale-Roberts a Cape Town è un tapas bar di delizie asiatiche

Alcune delle tapa asiatiche dell’ultima creatura

Alcune delle tapa asiatiche dell’ultima creatura dello chef Luke Dale-Roberts, già noto per il Test Kitchen di Cape Town. Ispirato nel concetto alle cene americane anni Cinquanta, il menu del Pot Luck Club si divide in 6 parti: salato, acido, dolce, amaro, umami e dessert, telefono + 27.(0)21.4470804 (foto unlike.net)

L’ultima creatura di Luke Dale-Roberts è un raffinato tapa bar all’ultimo piano di un edificio industriale al Biscuit Mill, dove si trova anche l’altro suo ristorante, The Test Kitchen. Le Pot Luck dinners erano quelle cene nate negli anni Cinquanta in America in cui tutti i commensali contribuivano con varie portate, ma era soprattutto un modo per esibire nuovi piatti e ricette. Il Pot Luck Club, in cui gli chef cucinano a vista e così condividono lo show con i commensali, ha una vista stupenda su Città del Capo. Si sale in un ascensore di vetro e si arriva in questo spazioso locale, arredato con pezzi tutti diversi che creano un piacevole effetto retro, molto anni Cinquanta, per l’appunto.

Il menu è di chiara ispirazione asiatica, diviso in sei sezioni diverse: Salty (salato), Sour (acido), Sweet (dolce), Bitter (amaro), Umami (il quinto sapore) e Sweet Endings (dessert). A ogni sezione corrisponde un certo numero di preparazioni associate all’effetto dell’elemento principale al palato. Quindi, nella sezione Salty troviamo gamberi grigliati con burro al Tom Ka Gai (sapori thai di cocco, lemongrass e galanga) e arachidi arrostite, pollo fritto alla coreana in salsa di ananas e miso e fagioli edamame con miso e sale all’aglio. La sezione Sour presenta tacos di pesce, cozze in brodetto thai (strepitose), calamari fritti alla curcuma e zenzero e pesce grigliato con salsa Thai al pepe nero. La sezione Sweet ha due scelte: gli involtini di anatra croccante e le costolette di manzo glassate. Il sapore Bitter offre solo un sorbetto al Campari, arancia, mela e gin, per fare una pausa tra un’esperienza e l’altra. La categoria più sperimentale è Umami: Miglio, insalata di Elfin con Tahini, Funghi su bruschetta con limone, parmigiano e polvere di porcini (una delle cose più buone del menu), filetto di manzo al pepe nero e tartufi. Alla sera c’è anche il mitico foie gras di Luke.

I dolci sono un po’ più tradizionali, l’ultima volta la scelta era tra una torta di mandorle e mele cotogne, cheesecake all’arancia e miso oppure frutti di bosco con meringa e gelato di fico e olio d’oliva. Il menu, che cambia in continuazione, è pensato sicuramente per chi ha voglia di cimentarsi in un lungo giro gastronomico in Asia e riesce perfettamente nell’intento. Il mix di spezie, consistenze, colori e sapori così diversi è a dir poco esaltante. Inoltre la formula tapas è ottima per poter assaggiare tante cose. Anche persone non troppo avventurose possono trovare piatti più “facili”, tipo la pancetta di maiale con con cavolo rosso, il tagliere con pane di fattoria, olive e pesto oppure le patate con sale affumicato.

Pot Luck Club offre birre alla spina servite a un bellissimo bancone all’ingresso del locale ma ha anche una buona carta di vini (un po’ costosi). I prezzi per ciascun piatto vanno dai 3-4 euro fino ai 9-12 per i piatti più pregiati (filetto o foie gras). Per la sofisticazione dei piatti e il livello di ingredienti, decisamente un ottimo rapporto qualità prezzo. L’unico neo di questo locale sono i tempi d’attesa, Pot Luck è aperto sia a pranzo che a cena e fa pure due turni, però bisogna prenotare con largo anticipo. Chiuso la domenica sera.

The Pot Luck Club
Silo Top Floor
The Old Biscuit Mill, 373 – 375 Albert road
Woodstock, Cape Town
reservations@thepotluckclub.co.za
+ 27.(0)21.4470804

Le luminose vetrate del locale

Le luminose vetrate del locale

Luke Dale-Roberts

Luke Dale-Roberts


Giovanna a Capo-tavola

Il mondo della gola a Cape Town e dintorni raccontati da Giovanna Sartor

a cura di

Giovanna Sartor

Veneziana di nascita e milanese d'adozione, da gennaio 2010 si è trasferita a Città del Capo. Innamorata del Sudafrica, il suo sogno è produrvi prima o poi prosciutto San Daniele

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