27-05-2012

Carne alla Brasi

Dopo Civus, il cuoco apre anche La Braseria a Osio Sotto. Con tanto di magnifico girarrosto

Luca Brasi e il suo magnifico girarrosto a legna i

Luca Brasi e il suo magnifico girarrosto a legna in cui girano polli ruspanti e carne alla brace. Il cuoco di Clusone, già noto per la Lucanda, ha aperto qualche mese fa a Bergamo Civus, il suo personale "fast food". E ora è tornato a Osio Sotto (Bergamo), per scommettere su La Braseria, telefono +39.035.808692, ristorante che fa della grande carne il suo punto forte

Luca Brasi non smette di stupire. Dopo aver inaugurato qualche mese fa Civus, il suo personal fast food di design nel centro di Bergamo, ora, a distanza di 5 anni dalla chiusura di quella Lucanda che lo lanciò nel mondo dell’alta cucina, torna a farsi vedere a Osio Sotto, nelle sale rimaste di sua proprietà e fino a qualche settimana fa occupate dal ristorante Civico 17, ora a sua volta trasferitosi a Ponteranica, sempre in provincia di Bergamo.

Il cuoco originario di Clusone si presenta con un nuovo ristorante, La Braseria, telefono +39.035.808692, che ha aperto le sue porte da un paio di settimane, e che ancora una volta, nel nome, gioca con le parole come fu per la ben nota Lucanda. Dopo la sosta biennale a Cavenago, nel Devero Hotel che in seguito ha visto l’arrivo di Enrico Bartolini, Luca Brasi si cimenta ora con una cucina prevalentemente carnivora e rustica, meno elaborata, più concreta e di pancia. Molto lontana dal concetto del fine dining e più immediata.

La Braseria ha il look della trattoria moderna, si trova nel centro di Osio Sotto in via Risorgimento (al civico 17, ovviamente), e si presenta con un magnifico girarrosto a legna che occupa buona parte della cucina, e che grazie a una grande finestra aperta sulla sala principale diventa il principale protagonista dell’ambiente. Qui girano polli ruspanti, viene preparata la carne alla brace, ci sono squisite porchette, il cosciotto di maiale e tagli decisamente imponenti, come la classica costata fiorentina. Non manca anche qualche piatto di pesce come il Polpo arricciato pugliese grigliato o il Mezzo astice con germogli di spinaci, ma l’indirizzo rimane appetitoso soprattutto per i tagli di carne che sono magnificamente esposti in una cella trasparente e a vista in una delle sale.

La carne è assoluta protagonista, come detto, con una particolare attenzione per la Wagylem (la tipologia di Kobe, per intenderci), prodotta a Budrio, nel bolognese. La kobe, cioè la carne Wagyu ottenuta con un metodo di allevamento che prevede un’alimentazione dei bovini a base di cereali, barbabietole e patate, una razione quotidiana di birra e il massaggio degli animali per la perfetta marmorizzazione delle carni, è diventata subito una delle specialità della casa, ed è in carta sotto forma di costata, fiorentina e filetto. Ai clienti che scelgono di assaggiare questa specialità viene consegnata una dichiarazione di origine che certifica la provenienza. La scelta tra le pieghe del menu rimane comunque varia, passa attraverso stuzzicanti e fresche rivisitazioni di una cucina più impegnata, dalle forti connotazioni mediterranee.

Ecco così spuntare la Crema di piselli alla menta con ricotta, le Chicche di patate con melanzane, pomodorini e pecorino, la Ricotta di Seirass (selezione Fantino) con pomodori e asparagi, ma anche ottimi salumi come la brisaola di Stefano Masanti, il culatello Podere Cadassa o il prosciutto di Parma selezione Migliorati. Per non parlare della piccola selezione di birre (anche orobiche, con gli emergenti produttori di Elav di Comunnuovo) che accompagna magnificamente i poderosi tagli di carne.

L’ambiente è conviviale e molto semplice, con sedie e tavoli da osteria, ma anche oggetti di recupero e quadri moderni alle pareti, una bella sedia da barbiere ad arricchire gli interni, e qualche dettaglio da grande maison, come le posate d’argento sui tavoli. Interessante la scelta di ripristinare l’antica usanza dei carrelli in sala, con ampia scelta di formaggi e dolci. In tutto i posti a sedere nelle due stanze sono una sessantina, ma si può già approfittare dei 30 coperti posizionati in un piccolo cortile esterno che si affaccia sulle case del borgo. Poi, come accade ultimamente per molti ristoranti, non manca qualche camera ai piani superiori, per tutti coloro che vogliono fermarsi a dormire e, magari, bere in tranquillità qualche bicchiere di vino senza rischiare di perdere la patente. Sono 8 stanze (3 di queste mansardate) con i nomi di Biancaneve e dei Sette Nani, ognuna diversa dall’altra.

La Braseria
via Risorgimento, 17
Osio Sotto (Bg)
+39.035.808692
Prezzi medi: antipasti14, primi 14, secondi 22, dolci 7 euro
Chiuso domenica


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Le insegne, i sapori e le personalità cucinanti d'Europa, viste da Gualtero Spotti

a cura di

Gualtiero Spotti

giornalista per riviste di turismo ed enogastronomia italiana, ama le diverse realtà della cucina internazionale. E poi adora viaggiare
 

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